Il presidio dei
centri sociali fuori dal Cimitero Maggiore
per dire no
alla presenza nel quartiere di Cuore Nero,
aggregazione neofascista.
Vedete anche la polizia presente sul posto.
La situazione è
complessivamente tranquilla. Anche se il
timore che le due parti
entrino in contatto c'è.
Scontri a Milano attorno alla sede di "Cuorenero"
da Milano
Milano, riapre "Cuore nero, scontri polizia-centri sociali
Doppia carica dopo
l'arrivo di un consigliere di zona leghista
postato 2 ore fa da APCOM
Milano, 6
set. (Apcom) - Due cariche della polizia,
qualche bottigliata, pochi contusi, nessun
ferito grave. E' questo il bilancio dei
circa venti minuti di tensione tra polizia e
militanti dei centri sociali durante il
presidio antifascista contro l'apertura
della nuova sede di Cuore nero, un centro di
estrema destra inaugurato oggi alla
periferia nord di Milano.
Gli
scontri, non particolarmente violenti
secondo alcune testimonianze, sono iniziati
dopo che si è avvicinato al presidio il
presidente della Commissione sicurezza del
Consiglio di Zona 9, Costante Ranzini, un
esponente leghista noto nel quartiere, e a
molti dei manifestanti, per aver chiesto
ripetutamente lo sgombero dell'adiacente
centro sociale Torchiera. Fino a quel
momento l'atmosfera era molto tranquilla,
con musica e anche famiglie con bambini tra
i manifestanti. Alcuni manifestanti hanno
però accolto come una "provocazione" la
presenza del consigliere del Carroccio, che
si è presentato con la spilla della Lega e
fazzoletto verde. Da li' il contatto con il
cordone di polizia, una prima carica e
alcuni momenti di tensione con risposta,
anche con bottiglie, e la successiva seconda
carica. Durante il parapiglia sono esplosi
anche due petardi.
Il
consigliere regionale di Rifondazione
comunista, Luciano Muhlbauer, ha raccontato
di essere stato colpito da due manganellate
mentre cercava di riportare alla calma
poliziotti e manifestanti.
La
situazione è tornata comunque presto alla
normalità. I manifestanti si sono trasferiti
nel vicino centro sociale Torchiera, dove è
prevista una serata di concerti. Intanto,
nella vicina nuova sede di Cuore nero la
conferenza stampa di presentazione è stata
annullata.
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Milano,in
500 a presidio contro apertura sede "Cuore
nero"
Muhlbauer:
"Inaccettabile silenzio del vicesindaco De
Corato"
postato 5 ore fa da APCOM
Milano, 6
set. (Apcom) - Circa 500 persone sono
riunite davanti all'ingresso del cimitero
Maggiore per un presidio anfifascista contro
l'apertura della sede dell'associazione di
estrema destra Cuore nero, alla periferia
nord di Milano. Alla manifestazione,
iniziata alle 15, partecipano giovani dei
centri sociali, esponenti dell'Anpi, del Caf
(comitatiantifascisti),
Comitato
antirazzista milanese, Compagni singoli
provenienti dalla provincia di Milano e
Varese e Rifondazione comunista,. La nuova
sede del centro neofascista sta per essere
aperta a poca distanza dal luogo dove doveva
sorgere un centro della stessa associazione
Cuore nero, distrutto però in un incendio
doloso pochi mesi fa.
Gli
organizzatori puntano il dito contro "il
silenzio e l'indifferenza"
dell'amministrazione comunale, colpevole,
affermano, di non contrastare l'apertura
della sede del gruppo di estrema destra: "E'
inaccettabile che un gruppo neonazista possa
tranquillamente aprire una spazio pubblico a
Milano - afferma spiega il consigliere
regionale di Rifondazione comunista Luciano
Muhlbauer - Noi ci batteremo perché vadano
via da questo quartiere e affinché non
abbiano cittadinanza nella città di Milano".
Il presidio
è stato organizzato, spiega l'esponente di
Rifondazione, contro "un centro di
reclutamento e di iniziativa che si trova a
pochi metri dal Centro sociale Torchiera e a
pochi centinaia di metri dal campo Rom del
Triboniano e di via Barzaghi. Tutto ciò -
prosegue Muhlbauer - avviene nel silenzio e
nell'indifferenza più totale degli
amministratori milanesi, a partire dal
vicesindaco e assessore alla sicurezza De
Corato. L'esponente di An - sottolinea - di
solito fa comunicati stampa e proclami sulla
sicurezza anche quando un giovane fa
soltanto una scritta sul muro invece tace se
un gruppo notoriamente violento di
ispirazione neonazista apre un centro
pubblico".
Tra i manifestanti, Claudia, abitante del
quartiere e militante di sinistra, si dice
preoccupata per la crescita delle violenze
da parte delle organizzazioni di estrema
destra: "Siamo molto preoccupati per
l'aumento di fatti violenti e di aggressioni
nei confronti di giovani di sinistra,
immigrati e chiunque venga percepito come
'diverso' aumentano non soltanto a Roma ma
in tutta la Lombardia".
A poco meno
di trecento metri di distanza, in via Pareto,
i giovani del centro neofascista, circa una
cinquantina, quasi tutti con i capelli
rasati o cortissimi e in giubbotto nero,
stazionano davanti alla nuova sede di Cuore
nero. Gli uomini del servizio d'ordine
impediscono il passaggio di fotografi e
operatori tv. Per ora i militanti di estrema
destra non rilasciano dichiarazioni.
Sul sito
internet di Cuore nero è pubblicato il testo
dell'invito alla cerimonia di apertura della
nuova sede: "Sono attesi - si legge - amici
e parenti, mogli e amanti, figli e nipoti,
ufficiali, sottufficiali, gregari di tutte
le forze armate dello Stato in Africa e in
Italia, uomini e donne al di là dei monti e
al di là del mare... e pure quelli che gli
rode..."
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