COMUNICATO
COBAS DI SOLIDARIETA' AI CONDANNATI SUI I FATTI DEL 15 OTTOBRE
2011 A ROMA
“ STATO BORGHESE UN DI’ NE AVRAI VERGOGNA
……..”
ANCORA PESANTI CONDANNE PER “ DEVASTAZIONE E SACCHEGGIO”
I questurini romani , in particolare l’Ufficio del Gup , continuano
nella
funzione di plotone di esecuzione nei confronti dei movimenti e delle
manifestazioni di opposizione sociale.
Il 2013, il 7 gennaio, comincia con la pesantissima condanna a 6 anni
per 6
giovani teramani partecipanti alla manifestazione del 15 ottobre 2011
a Roma, a
cui il Gup Massimo Battistini ha mantenuto il reato di “devastazione
e
saccheggio”, per determinare una pena esemplare .
Solo che anche il mostruoso reato di “ devastazione e saccheggio”-
tipico del
Codice fascista Rocco, mantenuto in “ democrazia” ma mai applicato
prima del
luglio 2001 , servito a Genova durante il famigerato G8 per colpire
duramente
10 compagni/e – prevede la prova della partecipazione attiva, non la
condanna
per essere stati visti e/o fotografati vicino ad un blindato
incendiato o
altro, che di per se non permette di far scattare quel reato “
mostre”!
Dunque il processo è stato “ speciale” perché ha prevalso la
giustizia
sommaria della “ ragion di stato” , che anche in “ democrazia”
come nelle
dittature fa a meno delle prove per condannare i contestatori e gli
oppositori
delle misure antipopolari,vessatorie e liberticide dei governi.
Sempre del 7 gennaio è la notizia della condanna dell’Italia da
parte della
Corte di Giustizia Europea per le terribile violenze del regime
carcerario : la
sentenza impone allo Stato di risarcire con 100.000 euro 7 carcerati e
di
rendere entro il 2013” vivibili e rieducanti” le carceri italiane.
Non è la prima volta che l’Italia viene condannata per i cicli
repressivi –
per l’uso di leggi,processi e sentenze speciali- che ancora da
Genova 2001 a
quest’ultima sentenza “ politica”, ha visto e vede 25000
cittadini denunciati-
indiziati-processati-condannati per legittime attività
sindacali-sociali-
ambientali-studendesche rivendicanti la libertà di movimento e le
risposte ai
bisogni-diritti negati.
Come parte integrante di questo generale movimento,la Confederazione
Cobas non
smette un attimo nel denunciare la permanente lesione dei diritti
costituzionali e di mobilitarsi a fianco dei perseguitati e degli
arrestati ,
rivendicando la libertà di tutte/i.
La Confederazione Cobas impegnata nel sostegno alle iniziative di
lotta per
far cessare le misure restrittive nei confronti degli arrestati il 15
ottobre,
esprime solidarietà e vicinanza a Davide Rosci che ha avviato lo
sciopero della
fame, come protesta contro l’ingiusta condanna che lo colpisce.
Roma 9.1.2013 CONFEDERAZIONE COBAS
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