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Gli infortuni sul lavoro a Brindisi?

In media 13 al giorno, 1 ogni due ore, oltre 5000 l’anno.

 Gli unici a pagare,con la controriforma del ministro Sacconi, sarebbero i lavoratori!

 15 MAGGIO CONFERENZA STAMPA DELLA CGIL DI BRINDISI

su SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO

 

Nella conferenza stampa tenutasi oggi presso la sede territoriale della CGIL, presente il segretario Leo Caroli e  Beppe Ciracì,  sono stati illustrati i dati e la situazione della sicurezza sul Lavoro a Brindisi. Il quadro è sconfortante, sia per quanto riguarda le cifre degli infortuni che  le prospettive in vista nel nuovo ddl Sacconi in merito alle variazioni sulle attuali leggi ( Testo unico su salute sicurezza , varato dal governo Prodi nel 2008-decreto legislativo nà81) che lo depotenzierebbero addirittura facendo ricadere le colpe degli incidenti sul lavoro dai padroni ai lavoratori, ai medici e ai costruttori di materiali e macchine.

Una vera follia , in barba alla strage continua in fabbrica e sui cantieri e che produce migliaia di morti e feriti l’anno , con un costo sociale altissimo. (a Brindisi, 6130 disabili e solo per indennizzi per invalidità temporanee  ben 3.000.000 di Euro)

In questo contesto e con l’attuale impossibilità per mancanza di uomini e mezzi per controllare i piccoli cantieri ed aziende che operano con lavoratori precari , se non al nero, il quadro della sicurezza sul lavoro a Brindisi è nero e dove l’incidente sul lavoro è praticamente quotidiano e sotto gli occhi di tutti, così come è successo alla nostra redazione che lo ha potuto documentare in diretta, vivendo gli attimi drammatici del salvataggio di un operaio infortunato insieme ai soccorritori e ai suoi compagni di lavoro.

Con le nuove norme che il governo Berlusconi vorrebbe varare si arriverebbe al punto che gli operai infortunati dovrebbero risarcire i padroni per i danni subiti.

La sicurezza può generare lavoro e sviluppo? In questo il segretario CGIL Leo Caroli  indicando nei grossi complessi industriali brindisini ,quali i primi che per sopravvivere obbligatoriamente devono ripensare e riconvertire cicli produttivi in termini di sostenibilità ambientale, indica anche la possibilità di aprire sin da subito decine e decine di nuovi cantieri, con l’utilizzo di centinaia di lavoratori , nella ristrutturazione di tutti i complessi scolastici brindisini alle nuove norme sulla sicurezza . Questa potrebbe essere una boccata di ossigeno per quel tessuto di piccole aziende che diversamente in una situazione economica pesantissima pagheranno lo scotto più salato.

 

Cronaca dell’OpenArea di Pugliantagonista

Brindisi 15 maggio 09