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COMUNICATO CAM ALTA MURGIA
domenica 18 aprile 2010
presso la Masseria
Martucci riunitasi
l´Assemblea dei CAM [Comitati Alta Murgia]:
La Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima la L.R.
31/2008 nella parte (Art. 2, commi 1, 2, 3) che preservava le Aree
Protette da impianti
di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. La
sentenza della Corte ha sancito il principio secondo cui le politiche
energetiche sono
prerogative senza mediazioni del Governo centrale, nonostante ciò
quest´ultimo non aveva e non ha ancora provveduto a redigere le Linee
Guida per
la realizzazione di impianti da fonti rinnovabili (Art. 12 della Legge
Statale N. 387/2003). Il vuoto determinato dall´inerzia del
governo e la
cancellazione del divieto di installare tali impianti, non solo blocca
i processi più virtuosi per la comunità ma agevola, per l´assenza
di regole
chiare, i peggiori istinti degli affaristi vecchi e nuovi, che così
avranno più spazio per tentare di imporre la logica del mero profitto
a
discapito degli interessi collettivi e della necessaria tutela dell´ambiente.
Del resto la medesima logica ha consentito, nel più recente
passato, di procedere alla distruzione di ampie superfici dell´Alta
Murgia: dallo spietramento ai cosiddetti invasi artificiali, dalle
numerose cave
alle discariche tossiche, dai capannoni alle seconde e terze case,
alla proliferazione di impianti eolici che tutti invocano senza che a
nessuno
importi realmente sapere se queste produrranno benefici veri e
sufficienti a coprire i costi che in gran parte ricadranno sulla
collettività e senza
valutare il danno, anch´esso irreversibile, in un´area così
delicata e già molto compromessa come la murgia. In conseguenza
del vulnus sancito
dalla sentenza, invitiamo il Governo e la Regione Puglia ad
intervenire al più presto con norme chiare e rispettose delle tutele
ambientali. Non è
possibile continuare ad agire come se il parco nazionale non fosse
stato mai stato istituito, come se la Zona di Protezione Speciale
Murgia Alta non
avesse mai ricevuto la ratifica ufficiale da parte dell´Unione
Europea, del Governo nazionale e della Regione Puglia. I
problemi relativi
all´Alta Murgia non solo restano ancora irrisolti ma si sono persino
aggravati in questi ultimi anni. Al di là della discutibile gestione
del Parco
Nazionale da parte dell´Ente, quasi tutti i Comuni interessati all´area
protetta non hanno fatto nulla perché il parco potesse esprimere le
sue
più timide potenzialità, hanno al contrario combattuto ogni forma
pur timida di tutela, in quanto ritenuta ostacolo alla "libertà
di impresa",
e anche oggi continuano a cavalcare gli appetiti di gruppi ristretti
ed equivoci, che guardano al territorio come ad una sorta di
complemento oscuro
da utilizzare secondo "opportune convenienze" economiche. In
quest´ottica, alcuni comuni come Altamura, senza mai
"entrare" fattivamente nel
parco, senza mai collaborare con l´Ente hanno dichiarato
ufficialmente di voler "uscire", di sottrarre i terreni
agricoli al parco e renderli
disponibili agli ultimi assalti sempre possibili e che con le attività
agropastorali non hanno nulla a che fare. Gli esempi non mancano, e la
logica,
purtroppo, è la stessa che ha presieduto tutte le altre opere citate
e realizzate. Piuttosto è necessario attivare tutte le forze in
campo, sia
istituzionali che sociali per invertire la tendenza all´abbandono e
al degrado, come sperimentano ormai da anni, quasi fosse una strategia
per una
loro lenta agonia, i pastori e i coltivatori seri e onesti di quest´area
interna della provincia di Bari. Da anni i CAM, nelle loro forme
autonome
e organizzate in tutti i comuni dell´area, hanno proposto progetti
concreti che hanno riguardato i vari settori d´intervento: dal
problema
energetico (attraverso osservazioni puntuali al piano energetico
regionale, progetti di sperimentazione di micro-impianti di energia da
fonti
rinnovabili tesi a incentivare le ricadute direttamente sul territorio
piuttosto che favorire fantomatiche società per azioni o
multinazionali che
non hanno prodotto né produrranno alcun beneficio per gli operatori
murgiani e per le comunità), a quello agricolo (attraverso una più
oculata
gestione e incentivazione delle risorse rese disponibili mediante i
Piani di Sviluppo Rurale, i GAL, per una necessaria riconversione
produttiva per
l´istituzione di filiere corte del grano, di aziende agro-ambientali,
di tutela e incentivazioni del settore zootecnico, ecc,), alla
necessaria
opera di bonifica e di tutela del patrimonio naturale e
storico-architettonico. Tali proposte in quasi tutti i casi sono
rimaste inascoltate. Così
come sono rimaste sulla carta le varie proposte progettuali presentate
in sede regionale: il Parco della pace, il progetto di Mobilità
dolce,
l´Accademia Aperta (progetto polifunzionale diretto principalmente
alla creazione di un centro di ricerca e di formazione per nuove
professionalità tese al recupero dei manufatti rurali dell´Alta
Murgia...) Per tutto questo i CAM rivendicano da parte di tutti
gli Enti preposti
alla tutela e allo sviluppo di quest´area, una maggiore attenzione e
disponibilità a coinvolgere le realtà di base operanti a più
livelli nel
territorio nei processi analitici e decisionali. In particolare alla
Regione Puglia chiedono di far entrare l´Alta Murgia a pieno titolo
nella
agenda politica di programmazione e di coordinamento degli interventi;
di considerare seriamente, anche nella formazione dell´Amministrazione
regionale, la possibilità di affidare ruoli importanti ai
rappresentanti del territorio eletti dalle comunità murgiane.
Nel frattempo, i CAM
continueranno a mobilitarsi in tutti comuni dell´area, a mettere in
campo tutte le proprie capacità per contribuire fattivamente a
delineare un
futuro "durevole" per questo territorio.
(cerchiamo di essere puntuali)
Anche quest’anno i falchi sono tornati.
Hanno percorso migliaia di chilometri, partendo dalle
regioni più a sud del continente africano e già cacciano e
volteggiano nei nostri cieli.
Chissà cosa di nuovo percepiscono del paesaggio e
degli anfratti urbani in cui decideranno di nidificare…
È col pensiero a questi straordinari animali che vi
arriva questo invito: i falchi, si sa, sono anche pendolari per
eccellenza, nei mesi in cui curano il loro ripopolamento, infatti,
vanno e vengono dai paesi alle murge, dalle murge ai paesi, quasi
senza soste. Chi meglio di loro potrà sapere quel che accade, quello
che cambia e sta cambiando intorno a noi, nei luoghi in cui viviamo e,
quando va bene, anche lavoriamo?
Sono passati cinque anni dall’istituzione del parco
nazionale i cui organi di gestione sono in procinto di essere
rinominati. Si può dire, senza sforzo, che il risultato che si
attendeva è complessivamente molto deludente. Ai problemi vecchi se
ne sono aggiunti di nuovi ed incombenti: le attività tradizionali
sono allo spasimo, le forme del degrado mostrano ancora tutte le loro
ferite, ed altre sono in agguato, e solo per citare l’ultima in
ordine di tempo: la minaccia delle perforazioni petrolifere.
Vendola è stato riconfermato ma tutti i paesi
dell’Alta Murgia, comprese le due rispettive Province, hanno oggi
amministrazioni di destra. Fra queste Altamura, Corato e Minervino che
hanno già deliberato la volontà di uscire dal perimetro tortuoso del
parco nazionale…
I vari progetti elaborati e presentati ai vari Enti
locali, compresa la Regione, giacciono ancora sulla carta…
Che fare?
Qualsiasi decisione non può prescindere da una analisi
concreta dei processi in atto.
Qualsiasi azione che si potrebbe intraprendere non può attendere il
via da presunti “stati generali”.
Qualsiasi volontà non può fare a meno di costruire alleanze e
solidarietà…
È per tentare di riallacciare le fila di un percorso
forse allentato in questi ultimi tempi ma mai interrotto, per
confrontarci, per tentare di far sentire più forte una voce sola che
vi invitiamo tutti (ma
proprio tutti)
a partecipare all’incontro che si svolgerà
domenica 18 aprile 2010
presso la Masseria
Martucci
alle ore 10,00
(vi aspettiamo per un buon caffè prima di iniziare).
DAL
SITO ALTRAMURGIA
Ti segnaliamo il terzo incontro del ciclo "CITTADINANZA E
PACE"
questa sera sabato 20 Febbraio
ore 19,00 Masseria Martucci - Altamura
Nicola Pignatelli
Università di Pisa
La dimensione costituzionale dell'Europa: il Trattato di Lisbona e la
tutela dei diritti
seguirà lettura teatrale a cura di
teatro minimo
Ti segnaliamo il 1* anniversario della scomparsa di Fabio Perinei.
Domani 21 febbraio 2010 | ore 18.00
Altamura | Monastero del Soccorso
Sala Tommaso Fiore
(corso Federico II di Svevia)
Presentazione del libro
Silvio Teot
A FUROR DI POPOLO
Fabio Perinei e la stagione della Murgia
Piazza edizioni
Interverranno
RAFFAELE NIGRO
scrittore
ERIC JOZSEF
corrispondente dall'Italia di Liberation
NICHI VENDOLA
Presidente della Regione Puglia
MARIA MORAMARCO
del gruppoUaragniau
Presenta
PIERO CASTORO
Centro studi Torre di Nebbia
Sarà presente l'autore
Sarà proposta la costituzione del Centro Studi Fabio
Perinei
per raccogliere, archiviare e divulgare, in particolare nelle scuole,
materiale inerente i movimenti politici e sindacali della Murgia.
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