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è consentita la riproduzione a fini non di lucro con l'obbligo di riportarne la fonte ALENIA AERONAVALI BRINDISI NO ALLA CHIUSURA 19 settembre 2010 Gli operai della Alenia Aeronavali di brindisi cpresenti con i loro striscioni e volantini alla festa di Sviluppo e Lavoro ( Brigante) durante l'incontro con Vendola: -Sviluppo e lavoro? a Brindisi non esiste! - Questo uno dei loro striscioni tragicamente ironico! Ben presto la loro azienda chiude per far favore alla lega che chiede che le loro lavorazioni si spostino al Nord. Vendola promette una forte pressione della regione, come anche assicura i NO AL CARBONE presenti al dibattito che questa volta otterremo un buon risultato con l'ENEL, intanto parla di cappio al collo gettato da Fitto e Berlusconi sui bilanci pugliesi
REPORT DELL'INCONTRO DEL 21 APRILE 2010 CON PREFETTO E PROVINCIA , APPELLO DEI LAVORATORI ALLA CITTADINANZA E SCHEDA SU QUESTA IMPORTANTE ATTIVITA' DEL SETTORE AERONAUTICO NELLA NOSTRA CITTA', CHE CORRE IL RISCHIO DI SCOMPARIRE. Dalle officine delle Aeronavali di Brindisi ( Alenia) non si muoverà uno spillo! Questa la dichiarazione del Presidente della provincia Ferrarese durante l’incontro, tenutosi oggi alle ore 11.00 presso il salone di rappresentanza della provincia di Brindisi, con il lavoratori delle Officine Aeronavali-Alenia gruppo che, insieme ai loro rappresentanti sindacali hanno portato la protesta in città ,dopo l’annunciata decisione di Alenia di chiudere lo Stabilimento e liquidare i lavoratori spostandone in parte presso il sito di Grottaglie e in parte prepensionarli. “-Le officine Aeronavali non si spostano poiché si disattenderebbero tutti gli impegni presi dal gruppo Alenia con le parti sociali e politiche di questo territorio e la violazione di questi accordi da un soggetto il cui capitale è buona parte Statale e quindi pubblico significherebbe che siamo di fronte ad un processo che ci costringerà a stare in continua lotta. No quindi all’espropriazione di risorse e professionalità, come sta succedendo per le Aeronavali, no a quelle di servizi come la vicenda dell’acquedotto Pugliese che vuol trasferire 80 dipendenti a Taranto, praticamente andando via dal nostro territorio, no alle ristrutturazioni di un servizio come quello della Banca d’Italia, annunciato anch’esso. La Provincia insieme al Comune si impegnerà sino in fondo, io stesso sarò con voi in fabbrica ad impedire lo spostamento di personale ed impianti!”- Che la situazione costringa i soggetti politici di questo territorio a far seguire alle promesse i fatti, si è compreso quando, mentre il Presidente Ferrarese profferiva il suo discorso, arrivava in diretta la notizia della rottura di ogni trattativa a Roma dopo che l’Alenia ribadiva la sua assoluta volontà di chiudere le Aeronavali a Brindisi! Rabbia e volontà di lottare sino alla vittoria traspariva dai lavoratori oggi in Piazza Santa Teresa , dal Prefetto, in Provincia e in Comune, ma anche la richiesta che nelle mille vertenze del settore aeronautico si crei un cemento comune che possa arginare l’emorragia occupazionale e il depauperamento di risorse e professionalità, ma anche, come ha esplicitato nell’ intervento di un exlavoratore Alenia, oggi pensionato, come ciò che sta avvenendo oggi sia, forse, l’ennesima tassa che il Sud, la Puglia e Brindisi devono pagare alle spinte corporative, di salvaguardia dei settori industriali allocati nel Nord che la Lega porta avanti e che a fronte dell’ultimo successo elettorale, il governo Berlusconi ci farà pagare. Pugliantagonista si augura che superando le false divisioni sindacali, attraverso una mobilitazione unitaria di tutti i lavoratori del settore aeronautico brindisino, con la solidarietà dell’intera popolazione, si possa capovolgere questo diabolico disegno. Oggi uin piazza insieme alle organizzazioni sindacali abbiamo visto i rappresentanti del PD e di Sinistra e Libertà, speriamo che ad essi si aggiungano nelle prossime lotte quelli di tutte le formazioni politiche che hanno a cuore il bene del nostro territorio. Pugliantagonista continuerà come sempre a testimoniare con la presenza della sua redazione , le sue foto, i suoi video tutto ciò Nota: ben presto saranno accessibili sul canale You Tube di Pugliantagonista i filmati dell’incontro dei lavoratori con il presidente Ferrarese. La redazione brindisina di Pugliantagonista.it http//:www.pugliantagonista.it Brindisi 21 aprile 2010
Appello
dei lavoratori di Alenia Aeronautica di Brindisi Rivolgiamo questo appello pubblico agli organi di informazione, alle istituzioni locali, Comune, Provincia di Brindisi e Regione Puglia, a Finmeccanica e Alenia Aeronautica. Perché la prospettiva di attività industriale dello stabilimento viene messa in discussione. Siamo convinti che le attività di Revisioni, le
Manutenzioni e le Trasformazioni, svolte
dallo stabilimento di Brindisi di Alenia Aeronautica sono un
patrimonio produttivo e industriale che la comunità locale non può
permettersi di perdere. Queste attività possono continuare nel tempo a produrre opportunità di lavoro e di ricchezza per l’intera comunità locale, come lavoratori e cittadini di questo territorio crediamo a tale prospettiva e vogliamo, nei limiti delle nostre possibilità, contribuire ad una soluzione industriale, economica e sociale. Per questi motivi crediamo che sia giunta l’ora di chiedere a Finmeccanica ed Alenia Aeronautica un tavolo a Brindisi assieme alle istituzioni locali, in modo che si affrontino, con chiarezza, anche le prospettive industriali del nostro stabilimento. È
utile a questo punto fare una breve cronistoria della nostre vicende Lo
stabilimento era già noto come “sezione revisione velivoli” e
svolgeva attività di manutenzione almeno da 80 anni, nel tempo al
padrone privato nel 1978 si è sostituito quello pubblico EFIM
con Agusta diventando di revisioni di ala fissa . Lo
stabilimento da Agusta, nel 1999 è passato attraverso
una serie di cessioni intermedie tra società Finmeccanica , prima ad
Alenia Aeronautica e poi da aprile 2000 ad
Alenia
Aeronavali, leader nel settore delle manutenzioni e trasformazioni di
aeroplani DC 10 ed MD 11,
la cedente Agusta oltre il personale, la concessione taroccata,
trasferì anche l’attività di manutenzioni del C 130 H
dell’aeronautica italiana. Da
subito nasce il problema degli Hangar in concessione demaniale, su cui
grava una opzione dell’ONU che già ne ha uno dei quattro esistenti
, per fare in modo che cadesse l’opzione che pareva creare grave
pregiudizio ai piani industriali OAN, i sindacati e le istituzioni
locali fecero in modo che il Governo e dello Stato trovassero
risorse pubbliche (tra gli 8
e gli 11 miliardi di vecchie lire) per fare costruire per
l’ONU magazzini equivalenti e fare in modo che l’opzione
dell’ONU sui tre hangar, cadesse a favore dell’attuale attività
aeronautica. In
attesa dei promessi DC 10 ed MD 11 (mai venuti) oltre che continuare
ad esaurimento la commessa ( non di poco conto) sui C 130 H , lo
stabilimento viene qualificato da OAN anche per le manutenzioni civili
ottenendo la Parte 145 per attività sopra al velivolo ATR. Nel
frattempo si registra (tra il 2002 e il 2003) l’unico investimento
sugli immobili con il rifacimento delle coperture, ormai completamente
fatiscenti, dei tre hangar in concessione ( sarebbe interessante
sapere quanto dal 2000 al 210 quanto è stato speso a Brindisi in
Investimenti). Poiché
i promessi DC 10 ed MD 11 tardavano ad arrivare ed avendo un poco di
attività sugli ATR , noi lavoratori pensammo bene di suggerire alla
amletica direzione del gruppo OAN, con senso di responsabilità e un
pizzico di realismo (forse togliendo da qualche imbarazzo su accordi
mai mantenuti più di qualche responsabile) di concentrare le attività e quindi la missione di Brindisi
sui piccoli e medi aeroplani a turboelica, tutta questa vicenda (come
le precedenti) fu registrata nell’accordo integrativo aziendale che
testualmente recitava:
“Brindisi[...] conferma la vocazione al sostegno delle flotte
Turboprop, sia militari che civili, queste ultime legate in
particolar modo al velivolo ATR, per quest’ultima piattaforma
l’Azienda prevede la localizzazione, in prospettiva, di tutte le
attività inerenti a tale programma. Portafoglio prodotti: ATL-1,
G-222, C 130 J e programmi ATR.” Data documento 1 gennaio 2004-31
dicembre 2007 Attualmente lo stabilimento svolge regolarmente attività di revisione, di modifica e di ammodernamento su velivoli militari da trasporto C-130J, su ATR 42 e 72, su i Canadair antincendio CL-415 inoltre sugli ATR si svolge una attività di trasformazione in Maritime Patrol (pattugliatore marittimo) che pare avere un interessante mercato attorno al Mediterraneo ed oltre. Siamo
convinti che le attività
di Revisioni, le
Manutenzioni e le Trasformazioni sono una cosa distinta dalle altre
attività dell’industria aeronautica, esse sono legate in primo
luogo ad assicurare la Sicurezza in Volo degli aerei, i quali volano
di continuo e quindi hanno continuamente
bisogno di manutenzioni, da ciò proviene
la nostra fiducia sulla insostituibilità
delle manutenzioni, anche perché sono il 25-30% del mercato
delle attività aeronautiche. In
Italia stanno accadendo eventi
industriali e produttivi nel settore delle manutenzioni che dimostrano
che vi sono opportunità che si possono e devono cogliere (come
mai Finmeccanica partecipa con il 10 % in uno dei progetti?). Abbiamo inoltre il sospetto che dietro alcuni giudizi
pessimisti che circolano
sul mercato delle manutenzioni e delle trasformazioni si nascondano
giochi atti a far prevalere interessi di realtà locali diverse da
quelli per lo stabilimento di Brindisi, un tavolo locale con le
istituzioni locali e Finmeccanica potrebbe dissipare tale ipotesi. Ci piace anche pensare che nell’attività di
manutenzione, che è il nostro lavoro, è centrale il contributo delle
persone, sono le loro
competenze e le loro professionalità che fanno volare le aeromobili, sarebbe
bello se i nostri giovani potessero continuare a pensare che
vi saranno luoghi del
nostro territorio dove sperare di poter svolgere questo bel mestiere. Ricordiamo che le attività di Revisioni, Manutenzioni e Trasformazioni sono una parte molto importante dell’industria aeronautica di Brindisi, come dimostra la presenza di l’Avio spa e di altre piccole e medie imprese, per cui impoverire e smobilitare questo settore di attività significa dare un colpo mortale all’industria aeronautica locale. Chiediamo se è possibile
pensare ad un centro
di manutenzione per l’Area del Mediterraneo, inteso come un
sistema integrato di attività di revisioni tra Imprese grandi e
piccole, ben dotato sul piano delle infrastrutture e degli impianti,
geograficamente collocato per servire
tutta l’area che sta tra
la Puglia e il Medio Oriente, il Mediterraneo, il Nord Africa e i
Balcani. Ricordiamo che a Brindisi ci sono anche le
condizioni logistiche, produttive e geografiche ( basti pensare
all’aeroporto, dove è geograficamente collocato, oltre che alle
imprese e le professionalità esistenti), perché un aeromobile
atterrando a Brindisi, può essere sottoposto a tutte le attività di
manutenzione ( strutture, impianti, motori, avionica, livrea ecc.) nel
raggio di pochi chilometri. Per queste peculiarità Brindisi di fatto è una realtà unica. Finmeccanica sbaglia, in
questa fase di crisi e di recessione, a trascurare un settore
dai notevoli volumi quali le Manutenzioni e Revisioni che comunque ci
saranno negli anni futuri. Fineccanica sa di poter contare su Brindisi su un modello di
organizzazione produttiva sicuramente più agile e dedicato, oltre che
basso sul costo orario. Non
siamo d’accordo a continuare ad essere vittime assieme a molti
lavoratori aeronautici brindisini di un “paradosso”: che una realtà
debole come Brindisi deve soccorrere realtà territoriali più forti
sul piano industriale, come è accaduto destinando la linea di
produzione NH 90
o con la chiusura del reparto di revisione degli elicotteri.
Senza tacere che l’indotto locale soffre a prescindere da minori
costi, con la singolarità terribile che in Puglia si parla di
crescita aeronautica ed in pratica
decine di lavoratori e di imprese di Brindisi stentano,
qualcosa va raddrizzato nelle politiche del Distretto, mettendo molta
più attenzione su Brindisi e alle sue caratteristiche industriali di
imprese grandi medie e piccole, inoltre ed è la ragione più
importante, per il numero dei lavoratori che ogni giorno ci stanno dentro
e fanno il loro dovere. Nelle
imprese soprattutto quelle grandi presenti a Brindisi ci sono le
intelligenze, le competenze le risorse e le conoscenze utili e da
meglio impiegare in una idea di sviluppo concreto,che parte dalle
fabbriche quelle che operano adesso a Brindisi. Siamo
contro la guerra tra poveri ma ci deve essere qualcuno che ci tuteli
con criteri di uguaglianza e giustizia, sino a prova contraria noi
siamo una realtà industriale del Sud e siamo ancora in grande debito
di sviluppo, la Finmeccanica
pare dare l’impressione di essere debole con i forti e forte con i
deboli. Oggi che tutto ciò
pare esser messo in discussione, chiediamo
che la Finmeccanica (in cui c’è capitale pubblico tramite il
Ministero dell’Economia col la partecipazione di oltre il 33%) più che una sua controllata venga a discutere a Brindisi. Chiediamo che la
Provincia e la Regione attivino subito un tavolo di confronto,
chiediamo che tutte le forze politiche e sociali si schierino per la
difesa degli interessi del territorio di Brindisi Questa è la sfida
che lanciamo come meridionali che lottano contro l’attendismo e il
clientelismo, che credono nel lavoro industriale come un fattore
decisivo per il riscatto di Brindisi e del Mezzogiorno. I lavoratori dello
stabilimento Alenia Aeronautica di Brindisi Casale SCHEDA DELLE ATTIVITA’ DI ALENIA
AERONAUTICA DI BRINDISI
TRASFORMAZIONI
2 velivoli per la Nigeria [3]
(già fatti) + un’opzione di 2 1 velivolo per la Libia in fase di realizzazione 2 velivoli per la Guardia di Finanza 1 velivolo per la Capitaneria di Porto
L’aeroplano viene comprato da Alenia Aeronautica presso ATR (che è una società di diritto francese partecipata al 50% da Alenia e da EADS) allo stato green ma in condizioni di volare, portato con un volo di trasferimento da Tolosa a Brindisi che fa le trasformazioni che partono da un’importante modifica e di rinforzo strutturale in quanto il portello di coda da basculante diventa a scorrimento, infine vi sono le altre modifiche meccaniche per i vari alloggiamenti di antenne e di altri apparati, e di tutti i sistemi elettronici e di condizionamento, infine presso il sito produttivo Alenia Aeronautica di Torino Caselle si conducono le attività di installazione e integrazione dei sistemi e dei sensori caratteristici della configurazione da pattugliamento marittimo e le prove di volo.
4 velivoli per l’Aeronautica Militare (a dicembre 2008 si è stipulato
un contratto da 225 MLE) 10 velivoli per la Marina Turca (219 MLE) La nuova configurazione ATR 72 è una evoluzione posta dalla Marina Militare che aggiunge al requisito di Pattugliamento Marittimo la funzione ASW antisommergibile e che deve sostituire i vecchi Brequet Atlantic in sevizio dal 1972.- “Secondo Alenia Aeronautica ci sono realistiche possibilità di aggredire il mercato dei Maritime Patrol con 40 macchine, e quello degli ASW con 48-50, a fronte di un potenziale di circa 300 macchine.” da AERONAUTICA & DIFESA Dicembre 2009 N. 278
Il velivolo ATR72 viene convertito da passeggeri a cargo l’aereo è stato modificato nella configurazione Large Cargo Door che prevede l’istallazione di una porta cargo di ampie dimensioni sulla fusoliera per permettere il carico e scarico di container e pallet standard. La modifica da passeggeri a cargo della piattaforma ATR viene eseguita in accordo alle specifiche del costruttore dell’aeromobile (Alenia Aeronautica e Eads) ed è stata già certificata sia dalla agenzia europea Easa che dalla agenzia americana Faa .
Si
svolge l’attività di Modifiche Avioniche (assimilabile alla
trasformazione) necessarie per poter permettere agli aerei della
Protezione Civile di volare in condizioni di volo strumentale ( i
Canadair CL 415 escono
dalla Bombadier , casa costruttrice, senza la strumentazione
necessaria a questo tipo di volo), ciò prevede l’esecuzione di modifiche strutturali ed
avioniche pesanti sul velivolo al fine di garantire il miglioramento
delle capacità operative dell’aeromobile ( chiamato E-Kit).
Queste modifiche includono ad esempio, in aggiunta ad altre
modifiche minori, l’installazione di un nuovo radar meteorologico,
l’installazione di un nuovo impianto auto-pilota e
l’installazione di un nuovo impianto FMS. L’attività di Aggiornamento è
prevista per tutti i velivoli della Protezione Civile che sono 19,
per la modifica si
impiegano circa 4.000 ore, si impiegano 10 lavoratori diretti in un
mese e mezzo. MANUTENZIONI ATR MP per i velivoli della Guardia di Finanza e Capitaneria di Porto (o Guardia costiera che è lo stesso) sono previsti come attività di manutenzione ricorrenti due Check tipo A da 7 a 14 giorni con 3-4 diretti; tipo B che durano in media da 1 mese ad un mese e mezzo, a cui bisogna aggiungere ciò che prevede lo specifico “service bulletin “[5] ATR 42/72Cantiere che è un’attività di ricondizionamento del velivolo usato che la casa costruttrice “ATR” affida ad aziende qualificate (Brindisi è una delle 4 aziende qualificate nel mondo); l’attività “cantiere” in media prevede 3 mesi di lavoro 15 unità lavorative dirette.
ATR 42/72 tutte le serie Lo stabilimento di Brindisi ha fatto manutenzione con i Check previsti a diverse compagnie aeree ( per esempio ha fatto la manutenzione ad Alitalia Express ha prezzi competitivi tali da sottrarli a società tedesche) i Check sono simili per quantità a quelli previsti pe gli ATR MP. Anche in questo caso bisogna aggiungere ciò che prevede lo specifico “service bulletin “
Canadair CL 415 e CL 215 E’
possibile definire l’approntamento del servizio di manutenzione
programmata di base per gli aeromobili Canadair CL 415
in
forza alla Protezione Civile Italiana, tale questione e potrebbe
anche avere un interessante futuro
in quanto la SAN che gestisce le attività non riesce a
sostenere e garantire in prospettiva i carichi di lavoro. Già la SAN (che è la società che svolge la manutenzione dei Canadair) ha grande difficoltà in questo momento a completare i circa 14 interventi manutentivi previsti sui CL 415 per circa 30.000 ore, ed è disponibile a dare questa attività allo stabilimento di Brindisi : 8 ispezioni sui velivoli; 4 Check B; 2 riparazioni strutturali oltre che 2 interventi E-Kit. Sui Canadair CL 215 (che hanno i motori a pistoni) 4 di essi necessitano di un Check B.
C
130 J dell’Aeronautica
Militare Italiana Brindisi è qualificato come
“Mantinance Center” da Lockheed Martin che è la casa
costruttrice dei C 130 J dell’Aeronautica Militare. L’attività
prevista consiste nelle
ispezioni
programmate chiamate “isocrone”
che prevedono per ogni velivolo in media
5 settimane di attività ed impiegano in 10 risorse dirette,
in un anno si prevedono 5 i velivoli AMI da sottoporre a questa
attività. In
aggiunta alle lavorazioni previste dalle ispezioni ISO, si attuano
le Prescrizioni Tecniche Applicative (PTA) e le Direttive Tecniche
Interna (DTI), emesse rispettivamente dalla Direzione Generale degli
Armamenti Aeronautici e dal Gruppo Efficienza Aeromobili (GEA) della
46° Aerobrigata di Pisa. Inoltre
sui velivoli C 130 J si svolgono riparazioni di struttura ed
impianti di bordo, oltre che analisi
ed eliminazione di avarie in accordo alle “pubblicazioni
tecniche” emesse dal costruttore Lockheed Martin. CLICLO “TIPO” di
MANUTENZIONE ACCETTAZIONE
RIMOZIONI per ispezionare ISPEZIONI: Generali; Dettagliate; emissione eventuali Non Routine Card TEST OPERATIVI
CONTROLLI FUNZIONALI e VERIFICHE CONTROLLO TEST con Accessori LETTURA DATI COMPUTER DRENAGGIO LUBRIFICAZIONI PROVE IN USCITA E CONSEGNA QUALIFICAZIONI dello STABILIMENTO di
BRINDISI
AER-Q-2110 (AQAP-2110) "Requisiti di assicurazione qualità della D.G.A.A. concernenti
la progettazione, lo sviluppo e la produzione"
EASA PART 145 "Approved Maintenance Organisation"
UNI EN ISO 9001:2008 "Sistemi di gestione per
la qualità” EN 9100:2003 "Sistemi di gestione per la
qualità" [1] MP-Maritime Patrol [2] NB
per ogni velivolo trasformato le ore medie impiegate sono
13-14.000 nella fase iniziale a regime circa 10.000 ore, i tempi
sono da 4 mesi e mezzo a 6 mesi di attività per 15 unità
dirette. Inoltre c’è da
considerare il Kit di fornitura che può essere fatto a Brindisi. [3] Il contratto originale, stipulato nel marzo 2007 e del valore di circa circa 73 milioni di dollari, prevedeva la fornitura dei velivoli in configurazione da pattugliamento marittimo, l’erogazione del necessario addestramento a piloti e operatori, la consegna di una serie di attrezzature di terra (Ground Support Equipments) e delle parti di ricambio necessarie per assicurare l’operatività del velivolo e garantire la continuità delle missioni di pattugliamento. (fonte Alenia Aeronautica) [4] ASW-Anti-Submarine Warfere [5] il service bulletin lo emette la casa costruttrice (ATR) per rispondere alle particolari esigenze del cliente, ed interessa accessori , opzioni e quantaltro
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