Open Area  di  CLICCA QUI PER ENTRARE NELLA >>>HOMEPAGE<<<

CHI SIAMO COMUNICATI INCHIESTE NEWS BLOG    VIDEO ARCHIVIO
MAIL

 FOTO DA BRINDISI

RASSEGNA STAMPA FORUM LINK ARCHEOLOGIA MISCELLANEA

Osservatorio

sui Balcani di Brindisi

Archivio storico

Benedetto Petrone

 Pugliantagonista

homepage

Pugliantagonista

YOU TUBE

indice/elenco

l'articolo/notizia comunicato nella OpenArea di  Pugliantagonista

Link

Manifestazioni e iniziative 

INIZIATIVE

 

ARCHIVIO COMUNICATI 2008

TUTTE  LE INCHIESTE

 

 

 

 

 

DA LEGGERE E DA VEDERE

LIBRI CONSIGLIATI

FILM O DVD

DOCUMENTARI

DA ASCOLTARE

MUSICA

 
 
 

è consentita  la riproduzione a fini non di lucro con l'obbligo di riportarne  la fonte


ALENIA AERONAVALI BRINDISI

NO ALLA CHIUSURA

19 settembre 2010 

Gli operai della Alenia Aeronavali di brindisi cpresenti con i loro striscioni e volantini alla festa di Sviluppo e Lavoro ( Brigante) durante l'incontro con Vendola:

-Sviluppo e lavoro? a Brindisi non esiste! -

Questo uno dei loro striscioni tragicamente ironico! Ben presto la loro azienda chiude per far favore alla lega che chiede che le loro lavorazioni si spostino al Nord. 

Vendola promette una forte pressione della regione, come anche assicura i NO AL CARBONE presenti al dibattito che questa volta otterremo un buon risultato con l'ENEL, intanto parla di cappio al collo gettato da Fitto e Berlusconi sui bilanci pugliesi  

 

    
alenia_svil1.JPG (223037 byte) alenia_svil4.JPG (250601 byte)
alenia_svil2.JPG (183773 byte) alenia_svil5.JPG (155123 byte)

  

REPORT DELL'INCONTRO DEL 21 APRILE 2010 CON PREFETTO E PROVINCIA ,  APPELLO DEI LAVORATORI  ALLA CITTADINANZA E SCHEDA SU QUESTA IMPORTANTE ATTIVITA' DEL SETTORE  AERONAUTICO NELLA NOSTRA CITTA', CHE CORRE IL RISCHIO DI SCOMPARIRE.

Dalle officine delle Aeronavali di Brindisi  ( Alenia) non si muoverà uno spillo!

 

Questa la dichiarazione del Presidente della provincia Ferrarese durante l’incontro, tenutosi oggi alle ore 11.00 presso il salone di rappresentanza  della provincia di Brindisi, con il lavoratori delle Officine Aeronavali-Alenia gruppo che, insieme ai loro rappresentanti sindacali  hanno portato la protesta in città ,dopo l’annunciata decisione di Alenia di chiudere lo Stabilimento  e liquidare i lavoratori spostandone in parte presso il sito di Grottaglie e in parte prepensionarli.

 

“-Le officine Aeronavali  non si spostano poiché si disattenderebbero tutti gli impegni presi dal gruppo Alenia con le parti sociali e politiche di questo territorio e la violazione di questi accordi da un soggetto il cui capitale è buona parte Statale e quindi pubblico significherebbe che siamo di fronte ad un processo che ci costringerà a stare in continua lotta. No quindi all’espropriazione di risorse e professionalità, come sta succedendo per le Aeronavali, no a quelle di servizi come la vicenda dell’acquedotto Pugliese che vuol trasferire 80 dipendenti a Taranto, praticamente andando via dal nostro territorio, no alle ristrutturazioni di un servizio come quello della Banca d’Italia, annunciato anch’esso. La Provincia insieme al Comune si impegnerà sino in fondo, io stesso sarò con voi in fabbrica ad impedire lo spostamento di personale ed impianti!”-

 

Che la situazione costringa i soggetti politici di questo territorio a far seguire alle promesse i fatti,  si è compreso quando, mentre il Presidente Ferrarese profferiva il suo discorso, arrivava in diretta la notizia della rottura di ogni trattativa a Roma  dopo che l’Alenia ribadiva la sua assoluta volontà di chiudere le Aeronavali a Brindisi!

Rabbia e volontà di lottare sino alla vittoria traspariva dai lavoratori oggi in Piazza Santa Teresa , dal Prefetto, in Provincia e in Comune, ma anche la richiesta che nelle mille vertenze del settore aeronautico si crei un cemento comune che possa arginare l’emorragia occupazionale e il depauperamento di risorse  e professionalità, ma anche,  come ha esplicitato nell’ intervento di un exlavoratore Alenia, oggi pensionato,  come ciò che sta avvenendo oggi sia, forse, l’ennesima tassa che il Sud, la Puglia e Brindisi devono pagare alle spinte corporative, di salvaguardia dei settori industriali allocati nel Nord  che la Lega porta avanti e che a fronte dell’ultimo successo elettorale,   il governo Berlusconi ci farà pagare.

Pugliantagonista si augura che superando le false divisioni sindacali, attraverso una mobilitazione unitaria  di tutti i lavoratori del settore aeronautico brindisino, con la solidarietà dell’intera popolazione,  si possa capovolgere questo diabolico disegno.  Oggi uin piazza insieme alle organizzazioni sindacali abbiamo visto i rappresentanti del PD e di Sinistra e Libertà, speriamo che ad essi si aggiungano nelle prossime lotte quelli di tutte le formazioni politiche che hanno a cuore il bene del nostro territorio.

Pugliantagonista continuerà come sempre a testimoniare con la presenza della sua redazione , le sue foto, i suoi video tutto ciò

Nota: ben presto saranno accessibili sul canale You Tube di Pugliantagonista i filmati dell’incontro dei lavoratori con il presidente Ferrarese.

 

La redazione brindisina di Pugliantagonista.it

http//:www.pugliantagonista.it

Brindisi 21 aprile 2010


 

Appello dei lavoratori di Alenia Aeronautica di Brindisi

 

Rivolgiamo questo appello pubblico agli organi di informazione, alle istituzioni locali, Comune, Provincia di Brindisi e Regione Puglia, a Finmeccanica  e Alenia Aeronautica.

 

Perché la prospettiva di attività industriale dello stabilimento viene messa in discussione.

Siamo convinti che le attività di  Revisioni, le Manutenzioni e le Trasformazioni, svolte dallo stabilimento di Brindisi di Alenia Aeronautica sono un patrimonio produttivo e industriale che la comunità locale non può permettersi di perdere.

Queste attività possono continuare nel tempo a produrre opportunità di lavoro e di ricchezza per l’intera comunità locale, come lavoratori e cittadini di questo territorio crediamo a tale prospettiva e vogliamo, nei limiti delle nostre possibilità, contribuire ad una soluzione industriale, economica e sociale. 

Per questi motivi crediamo che sia giunta l’ora di chiedere a Finmeccanica ed Alenia Aeronautica un tavolo a Brindisi assieme alle istituzioni locali, in modo che si affrontino, con chiarezza,  anche le prospettive industriali del nostro stabilimento.

È utile a questo punto fare una breve cronistoria della nostre vicende

Lo stabilimento era già noto come “sezione revisione velivoli” e svolgeva attività di manutenzione almeno da 80 anni, nel tempo al padrone privato nel 1978 si è sostituito quello pubblico EFIM  con Agusta diventando di revisioni di ala fissa .

Lo stabilimento da Agusta, nel 1999 è passato attraverso una serie di cessioni intermedie tra società Finmeccanica , prima ad Alenia Aeronautica e poi da aprile 2000 ad  Alenia Aeronavali, leader nel settore delle manutenzioni e trasformazioni di aeroplani  DC 10 ed MD 11, la cedente Agusta oltre il personale, la concessione taroccata, trasferì anche l’attività di manutenzioni del C 130 H dell’aeronautica italiana.

Da subito nasce il problema degli Hangar in concessione demaniale, su cui grava una opzione dell’ONU che già ne ha uno dei quattro esistenti , per fare in modo che cadesse l’opzione che pareva creare grave pregiudizio ai piani industriali OAN, i sindacati e le istituzioni locali fecero in modo che il Governo e dello Stato trovassero  risorse pubbliche (tra gli 8  e gli 11 miliardi di vecchie lire) per fare costruire per l’ONU magazzini equivalenti e fare in modo che l’opzione dell’ONU sui tre hangar, cadesse a favore dell’attuale attività aeronautica.

In attesa dei promessi DC 10 ed MD 11 (mai venuti) oltre che continuare ad esaurimento la commessa ( non di poco conto) sui C 130 H , lo stabilimento viene qualificato da OAN anche per le manutenzioni civili ottenendo la Parte 145 per attività sopra al velivolo ATR.

Nel frattempo si registra (tra il 2002 e il 2003) l’unico investimento sugli immobili con il rifacimento delle coperture, ormai completamente fatiscenti, dei tre hangar in concessione ( sarebbe interessante sapere quanto dal 2000 al 210 quanto è stato speso a Brindisi in Investimenti).

Poiché i promessi DC 10 ed MD 11 tardavano ad arrivare ed avendo un poco di attività sugli ATR , noi lavoratori pensammo bene di suggerire alla amletica direzione del gruppo OAN, con senso di responsabilità e un pizzico di realismo (forse togliendo da qualche imbarazzo su accordi mai mantenuti più di qualche responsabile)  di concentrare le attività e quindi la missione di Brindisi sui piccoli e medi aeroplani a turboelica, tutta questa vicenda (come le precedenti) fu registrata nell’accordo integrativo aziendale che testualmente recitava: “Brindisi[...] conferma la vocazione al sostegno delle flotte  Turboprop, sia militari che civili, queste ultime legate in particolar modo al velivolo ATR, per quest’ultima piattaforma l’Azienda prevede la localizzazione, in prospettiva, di tutte le attività inerenti a tale programma. Portafoglio prodotti: ATL-1, G-222, C 130 J e programmi ATR.” Data documento 1 gennaio 2004-31 dicembre 2007

Attualmente lo stabilimento svolge regolarmente attività di revisione, di modifica e di ammodernamento su velivoli militari da trasporto C-130J, su ATR 42 e 72, su i Canadair antincendio CL-415 inoltre sugli ATR si svolge una attività di trasformazione in Maritime Patrol (pattugliatore marittimo) che pare avere un interessante mercato attorno al Mediterraneo ed oltre.

 

Siamo convinti che  le attività di  Revisioni, le Manutenzioni e le Trasformazioni sono una cosa distinta dalle altre attività dell’industria aeronautica, esse sono legate in primo luogo ad assicurare la Sicurezza in Volo degli aerei, i quali volano di continuo e quindi hanno continuamente  bisogno di manutenzioni, da ciò proviene  la nostra fiducia sulla insostituibilità  delle manutenzioni, anche perché sono il 25-30% del mercato delle attività aeronautiche.

In Italia stanno accadendo eventi industriali e produttivi nel settore delle manutenzioni che dimostrano che vi sono opportunità che si possono e devono cogliere (come mai Finmeccanica partecipa con il 10 % in uno dei progetti?).

Abbiamo inoltre il sospetto che dietro alcuni giudizi pessimisti  che circolano sul mercato delle manutenzioni e delle trasformazioni si nascondano giochi atti a far prevalere interessi di realtà locali diverse da quelli per lo stabilimento di Brindisi, un tavolo locale con le istituzioni locali e Finmeccanica potrebbe dissipare tale ipotesi.

 

Ci piace anche pensare che nell’attività di manutenzione, che è il nostro lavoro, è centrale il contributo delle persone, sono  le loro competenze  e le loro  professionalità che fanno volare le aeromobili,  sarebbe bello se i nostri giovani potessero  continuare a pensare  che vi saranno luoghi  del nostro territorio dove sperare di poter svolgere questo bel mestiere.

 

Ricordiamo che le attività di Revisioni, Manutenzioni e Trasformazioni sono una parte molto importante  dell’industria aeronautica di Brindisi, come dimostra la presenza di  l’Avio spa e di altre piccole e medie imprese, per cui  impoverire e smobilitare questo settore di attività  significa dare un colpo mortale all’industria aeronautica locale.

 

Chiediamo se è  possibile pensare ad  un centro di manutenzione per l’Area del Mediterraneo, inteso come un sistema integrato di attività di revisioni tra Imprese grandi e piccole, ben dotato sul piano delle infrastrutture e degli impianti, geograficamente collocato per  servire tutta l’area che sta  tra la Puglia e il Medio Oriente, il Mediterraneo, il Nord Africa e i Balcani.

Ricordiamo che a Brindisi ci sono anche le condizioni logistiche, produttive e geografiche ( basti pensare all’aeroporto, dove è geograficamente collocato, oltre che alle imprese e le professionalità esistenti), perché un aeromobile atterrando a Brindisi, può essere sottoposto a tutte le attività di manutenzione ( strutture, impianti, motori, avionica, livrea ecc.) nel raggio di pochi chilometri. Per queste peculiarità  Brindisi di fatto è una realtà unica.

Finmeccanica sbaglia, in  questa fase di crisi e di recessione, a trascurare un settore dai notevoli volumi quali le Manutenzioni e Revisioni che comunque ci saranno negli anni futuri.

Fineccanica sa di poter contare su Brindisi su un modello di organizzazione produttiva sicuramente più agile e dedicato, oltre che  basso sul costo orario.

 

Non siamo d’accordo a continuare ad essere vittime assieme a molti lavoratori aeronautici brindisini di un “paradosso”: che una realtà debole come Brindisi deve soccorrere realtà territoriali più forti sul piano industriale, come è accaduto destinando la linea di produzione  NH 90  o con la chiusura del reparto di revisione degli elicotteri. Senza tacere che l’indotto locale soffre a prescindere da minori costi, con la singolarità terribile che in Puglia si parla di crescita aeronautica ed in pratica  decine di lavoratori e di imprese di Brindisi stentano, qualcosa va raddrizzato nelle politiche del Distretto, mettendo molta più attenzione su Brindisi e alle sue caratteristiche industriali di imprese grandi medie e piccole, inoltre ed è la ragione più importante,  per il numero dei lavoratori che ogni giorno ci stanno dentro e fanno il loro dovere.

 

Nelle imprese soprattutto quelle grandi presenti a Brindisi ci sono le intelligenze, le competenze le risorse e le conoscenze utili e da meglio impiegare in una idea di sviluppo concreto,che parte dalle fabbriche quelle che operano adesso a Brindisi.

 

Siamo contro la guerra tra poveri ma ci deve essere qualcuno che ci tuteli con criteri di uguaglianza e giustizia, sino a prova contraria noi siamo una realtà industriale del Sud e siamo ancora in grande debito di sviluppo, la  Finmeccanica pare dare l’impressione di essere debole con i forti e forte con i deboli. 

 

Oggi che tutto ciò pare esser messo in discussione,  chiediamo che la Finmeccanica (in cui c’è capitale pubblico tramite il Ministero dell’Economia col la partecipazione di oltre il 33%)  più che una sua controllata venga a discutere a Brindisi.

Chiediamo che la Provincia e la Regione attivino subito un tavolo di confronto, chiediamo che tutte le forze politiche e sociali si schierino per la difesa degli interessi del territorio di Brindisi

Questa è la sfida che lanciamo come meridionali che lottano contro l’attendismo e il clientelismo, che credono nel lavoro industriale come un fattore decisivo per il riscatto di Brindisi e del Mezzogiorno.

 

I lavoratori dello stabilimento Alenia Aeronautica di Brindisi Casale


 

 

SCHEDA DELLE ATTIVITA’ DI ALENIA AERONAUTICA DI BRINDISI

 

 

 

 

TRASFORMAZIONI

 

 

  1. ATR 42 MP[1] “Surveyor”[2]

 

2 velivoli per la Nigeria [3] (già fatti) + un’opzione di 2

1 velivolo per la Libia in fase di realizzazione

2 velivoli per la Guardia di Finanza

1 velivolo per la Capitaneria di Porto

L’aeroplano viene comprato da Alenia Aeronautica presso ATR (che è una società di diritto francese partecipata al 50% da Alenia e da EADS) allo stato green  ma in condizioni di volare, portato con un volo di trasferimento da Tolosa a Brindisi che fa le trasformazioni che partono da un’importante modifica e di rinforzo strutturale  in quanto il portello di coda da basculante diventa a scorrimento, infine vi sono le altre modifiche meccaniche per i vari alloggiamenti di antenne e di altri apparati, e di tutti i sistemi elettronici e di condizionamento,  infine presso il sito produttivo Alenia Aeronautica di Torino Caselle si conducono le attività di installazione e integrazione dei sistemi e dei sensori caratteristici della configurazione da pattugliamento marittimo e le prove di volo.

 

 

 

 

 

  1. ATR 72 “Modello lungo” da MP a ASW[4]

 

4 velivoli per l’Aeronautica Militare (a dicembre 2008 si è stipulato un contratto da 225 MLE)

10 velivoli per la Marina Turca (219 MLE)

 

La nuova configurazione ATR 72 è una evoluzione posta dalla Marina Militare che aggiunge al requisito di Pattugliamento Marittimo la funzione ASW antisommergibile e che deve sostituire i vecchi Brequet Atlantic in sevizio dal 1972.-

 

“Secondo Alenia Aeronautica ci sono realistiche possibilità di aggredire il mercato dei Maritime Patrol  con 40 macchine, e quello degli ASW con 48-50, a fronte di un potenziale di circa 300 macchine.”  da AERONAUTICA & DIFESA Dicembre 2009 N. 278

 

 

 

 

  

  1. ATR 72 Cargo

 

Il velivolo ATR72 viene convertito da passeggeri a cargo l’aereo  è stato modificato nella configurazione Large Cargo Door che prevede l’istallazione di una porta cargo di ampie dimensioni sulla fusoliera per permettere il carico e scarico di container e pallet standard.

La modifica da passeggeri a cargo della piattaforma ATR viene eseguita in accordo alle specifiche del costruttore dell’aeromobile (Alenia Aeronautica e Eads) ed è stata già certificata sia dalla agenzia europea Easa che dalla agenzia americana Faa .

 

 

 

  

 

  1. Canadair CL 415 Antincendio

 

Si svolge l’attività di Modifiche Avioniche (assimilabile alla trasformazione) necessarie per poter permettere agli aerei della Protezione Civile di volare in condizioni di volo strumentale ( i Canadair CL 415 escono dalla Bombadier , casa costruttrice, senza la strumentazione necessaria a questo tipo di volo), ciò prevede l’esecuzione di modifiche strutturali ed avioniche pesanti sul velivolo al fine di garantire il miglioramento delle capacità operative dell’aeromobile ( chiamato E-Kit). Queste modifiche includono ad esempio, in aggiunta ad altre modifiche minori, l’installazione di un nuovo radar meteorologico, l’installazione di un nuovo impianto auto-pilota e l’installazione di un nuovo impianto FMS. L’attività di Aggiornamento è prevista per tutti i velivoli della Protezione Civile che sono 19, per la modifica  si impiegano circa 4.000 ore, si impiegano 10 lavoratori diretti in un mese e mezzo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

MANUTENZIONI

 

ATR MP  per i velivoli della Guardia di Finanza e Capitaneria di Porto (o Guardia costiera che è lo stesso) sono previsti come attività di manutenzione ricorrenti  due Check  tipo A da 7 a 14 giorni con 3-4 diretti; tipo B che durano in media da 1 mese ad un mese e mezzo, a cui bisogna aggiungere ciò che prevede lo specifico “service bulletin “[5]

 

ATR  42/72Cantiere che è un’attività di ricondizionamento del velivolo usato che la casa costruttrice “ATR” affida ad aziende qualificate (Brindisi è una delle 4 aziende qualificate nel mondo); l’attività “cantiere” in media prevede  3 mesi di lavoro 15 unità lavorative dirette.

 

 

 

 

ATR 42/72 tutte le serie Lo stabilimento di Brindisi ha fatto manutenzione con i Check previsti a diverse compagnie aeree ( per esempio ha fatto la manutenzione ad Alitalia Express ha prezzi competitivi tali da sottrarli a società tedesche) i Check sono simili per quantità a quelli previsti pe gli ATR MP. Anche in questo caso bisogna aggiungere ciò che prevede lo specifico “service bulletin “

 

 

 

Canadair CL 415 e CL 215

E’ possibile definire l’approntamento del servizio di manutenzione programmata di base per gli aeromobili Canadair CL 415 in forza alla Protezione Civile Italiana, tale questione e potrebbe anche avere un interessante futuro  in quanto la SAN che gestisce le attività non riesce a sostenere e garantire in prospettiva i carichi di lavoro.

Già la SAN (che è la società che svolge la manutenzione dei Canadair) ha grande difficoltà in questo momento a completare i circa 14 interventi manutentivi previsti sui CL 415 per circa 30.000 ore, ed è disponibile a dare questa attività allo stabilimento di Brindisi : 8 ispezioni sui velivoli; 4 Check B; 2 riparazioni strutturali oltre che 2 interventi E-Kit.

Sui Canadair CL 215 (che hanno i motori a pistoni) 4 di essi necessitano di un Check B.

 

 

 

 

C 130 J  dell’Aeronautica Militare Italiana

Brindisi è qualificato come “Mantinance Center” da Lockheed Martin che è la casa costruttrice dei C 130 J dell’Aeronautica Militare. L’attività prevista  consiste nelle ispezioni programmate chiamate  “isocrone” che prevedono per ogni velivolo in media  5 settimane di attività ed impiegano in 10 risorse dirette, in un anno si prevedono 5 i velivoli AMI da sottoporre a questa attività.

In aggiunta alle lavorazioni previste dalle ispezioni ISO, si attuano le Prescrizioni Tecniche Applicative (PTA) e le Direttive Tecniche Interna (DTI), emesse rispettivamente dalla Direzione Generale degli Armamenti Aeronautici e dal Gruppo Efficienza Aeromobili (GEA) della 46° Aerobrigata di Pisa.

Inoltre sui velivoli C 130 J si svolgono riparazioni di struttura ed impianti di bordo, oltre che  analisi ed eliminazione di avarie in accordo alle “pubblicazioni tecniche” emesse dal costruttore Lockheed Martin.

 

 

 

 

 

CLICLO “TIPO” di MANUTENZIONE

 

ACCETTAZIONE   

RIMOZIONI per ispezionare           

ISPEZIONI:  Generali; Dettagliate; emissione eventuali Non Routine Card

TEST OPERATIVI              

CONTROLLI FUNZIONALI e VERIFICHE

CONTROLLO TEST con Accessori

LETTURA  DATI COMPUTER

DRENAGGIO

LUBRIFICAZIONI

PROVE IN USCITA E CONSEGNA

 

 

 

 

QUALIFICAZIONI dello STABILIMENTO di BRINDISI

 

             

AER-Q-2110 (AQAP-2110)  "Requisiti di assicurazione qualità della D.G.A.A.  concernenti la progettazione, lo sviluppo e la produzione"

 

 

 

enac.gif (2137 bytes)    

EASA PART 145 "Approved Maintenance Organisation"

 

 

unavia.gif (13656 bytes)

UNI EN ISO 9001:2008 "Sistemi di gestione per la qualità”

EN 9100:2003 "Sistemi di gestione per la qualità"

 



[1] MP-Maritime Patrol

[2] NB per ogni velivolo trasformato le ore medie impiegate sono 13-14.000 nella fase iniziale a regime circa 10.000 ore, i tempi sono da 4 mesi e mezzo a 6 mesi di attività per 15 unità dirette. Inoltre c’è da considerare il Kit di fornitura che può essere fatto a Brindisi.

 

[3] Il contratto originale, stipulato nel marzo 2007 e del valore di circa circa 73 milioni di dollari, prevedeva la fornitura dei velivoli in configurazione da pattugliamento marittimo, l’erogazione del necessario addestramento a piloti e operatori, la consegna di una serie di attrezzature di terra (Ground Support Equipments) e delle parti di ricambio necessarie per assicurare l’operatività del velivolo e garantire la continuità delle missioni di pattugliamento. (fonte Alenia Aeronautica)

[4] ASW-Anti-Submarine Warfere

[5] il service bulletin lo emette la casa costruttrice (ATR) per rispondere alle particolari esigenze del cliente, ed interessa accessori , opzioni e quantaltro


 

 

 

home page

 

Open Area Pugliantagonista informa

mail provvisoria

pugliantagonista@libero.it

 
 

 
Osservatorio sui Balcani di Brindisi
osservatoriobrindisi@libero.it
 
 

Archivio Storico
Benedetto Petrone
 
mail provvisoria
archiviobpetrone@libero.it
 

Presidio Permanente  NO DISCARICHE Taranto
 

 

 

 

no discarica in Irpinia altopiano formicoso
 
 
 

adnkronos

afsouth.nato

altravicenza

altrenotizie

ansa

apcom

arianna editrice

http://www.glocaleditrice.it/