FEBBRAIO 1970 DISTRIBUITO AI
MILITANTI IL VADEMECUM CONTRO LA REPRESSIONE
NO ALLA REPRESSIONE!
Quarant’anni
fa il 1969:
ovvero,
il Vademecum contro la Repressione
L’anno che
vide la nascita di un movimento di lotta e di protesta che coinvolse
il nostro paese dal sud al nord dalle campagne alle fabbriche
e alle scuole lo presentiamo con un documento che rende
l’idea quanto la repressione colpì in maniera inaspettatamente
violenta quell’anno.
E’ un
ciclostilato dell’epoca, stampato
a Roma e redatto
il 30 gennaio del 1970 e diffuso durante il mese successivo.presso
tutte le sedi di movimento.
Questo esemplare
fu distribuito nelle riunioni di Movimento Studentesco brindisino
presso il Centro Servizi Culturali dove operava tra gli altri
Mimmo
Albano, tenutesi nel mese
di febbraio del 1970 in occasione di organizzazione di manifestazioni
per richiedere la scarcerazione di Valpreda e contro la repressione .
E’ il
Vademecum contro la Repressione, che il Comitato Unitario delle Forze
Rivoluzionarie decide di produrre affinché ogni militante sappia le
norme di comportamento generali nei confronti delle forze della
repressione. Sono i mesi bui della controrivoluzione attuata a colpi
di stragi e di criminalizzazione delle forze della sinistra a partire
dagli anarchici incriminati per Piazza Fontana. E’ l’ora dei
processi contro le migliaia di operai, contadini e studenti che
avevano reso caldo l’autunno del 1969
Il Vademecum
Fa sorridere
rileggere la premessa di quel documentino ciclostilato in soli otto
fogli a4 extra large (per
ciclostile), oggi ingialliti e consunti dal tempo…
…“nelle
centinaia e centinaia di fermi che sono stati operati nell’ultimo
periodo, la polizia ha fatto ai compagni molte domande politiche. E’
possibile che si avvalga di simili occasioni per cercare di avere un
controllo sui militanti , sull’attività, le strutture
organizzative, le idee politiche, i
programmi di organizzazioni e gruppi. Bisogna combattere anche
su questo fronte ed avere un comportamento responsabile…questo
vademecum contiene le regole di difesa che il compagno deve adottare
di fronte ad ogni sopruso…”
Gli argomenti
trattati:
1)Chi sono
gli agenti di polizia
2)la richiesta
di documenti da parte dei poliziotti
3)convocazione a
un posto di polizia
4)sulla
detenzione e perquisizioni personali
5)Fermo e
arresto
6) Arrestati e
fermati
7)imputati e
testimoni
8)regole comuni
di condotta
9)diritti della
difesa
10)
sull’inviolabilità del domicilio e sulla libertà e segretezza
della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione
11)perquisizione
12)sequestro
sulla libertà
di circolare e soggiornare liberamente
13)Foglio di via
14)sulla libertà
di riunione e manifestazione
15)riunioni
pubbliche ( comprese le modalità di scioglimento
16) sulla stampa
di manifesti e volantini
Termina con
l’indirizzo ove è stato ufficialmente ciclostilato: Via di Torre
Argentina 16/A
Se molte cose
consigliate su questo documento sembrano ancora attuali e
praticabili molte altre
sono state depennate dalle legislazioni di emergenza durante la
cosiddetta guerra al terrrorismo e/o anni di piombo o ancora
nell’attualità di oggi dove lo strapotere di spioni e
intercettatori privati, statali o a mezzo servizio ha fatto del nostro
paese quello in cui si passa il tempo ad ascoltare i propri nemici e
fare di ciò un’arma di guerra politica. Son passati i tempi in cui
si difendeva strenuamente ciò che dice l’articolo 15 della
Costituzione, anzi proprio quelle forze che continuano a dirsi
difensori della Carta Costituzionale invocano la “libertà di
intercettare sempre e ovunque e illimitatamente”volendo nascondere
la loro incapacità di comprendere
e ascoltare ciò che proletari,
e strati sociali in via di proletarizzazione sentono ogni giorno sulla
propria pelle e quali risposte si vuol dare come alternativa alla
crisi capitalista.
LA
REDAZIONE DELL'ARCHIVIO STORICO BENEDETTO PETRONE
Febbraio
2009
vedi
anche il libro REPRESSIONE di FIM FIOM UILM ed Tindalo 1970
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