Archivio storico"Benedetto Petrone"
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Napoli capodanno 1947 75anni fa, l’assassinio del comunista Giorgio
Baldirano a Barra. I giorni della Costituente segnati dal sangue
versato dai proletari nelle piazze.
Il cammino incerto della Repubblica attraverso le
pagine dell’Avanti! 1947-2022: Costituzione e Nuova Resistenza. di Antonio Camuso Premessa: L’ Archivio Storico Benedetto Petrone,in
occasione del 75esimo del varo della Costituzione,
intende ripercorrere il difficile
cammino per la sua approvazione, nel dicembre 1947,
attraverso la rilettura di
quotidiani e documenti
dell’epoca. Un cammino segnato dal sangue versato dai “nuovi
partigiani” : disoccupati, operai, contadini, studenti nelle piazze
d’Italia, in gran parte meridionali caduti sotto il piombo poliziesco, dei
neofascisti, monarchici, qualunquisti/sovranisti, ma anche dei mafiosi e
camorristi al soldo dei ceti che
rimpiangevano il regime fascista ed osteggiavano il cammino verso
la democrazia. Nell’articolo che segue descriviamo attraverso la
lettura delle pagine dell’Avanti , dell’edizione napoletana, l’episodio
emblematico dell’assassinio del comunista Giorgio Baldirano, a
Barra-Napoli, per mano di un gruppo di qualunquisti e alla presenza di un
maresciallo dei carabinieri frequentatore della sede dei
qualunquisti-fascisti assassini. Poco dopo ad essere arrestati sono anche
i compagni aggrediti, accusati dai fascisti di aver anche loro sparato.
Circostanze che ricordano la morte di altri compagni della nostra
generazione come Benedetto Petrone. Rileggendo la cronaca , apparsa sull’Avanti!,
appprendiamo come il clima tra i comunisti e i socialisti napoletani fosse
quello di fraterna comunione di intenti , nonostante che il Partito
Socialista fosse, al vertice, in balia delllo scontro tra le correnti e
sull’orlo della scissione, a causa delle pressioni e dei finanziamenti
americani agli scissionisti. Avanti!, 3
gennaio 1947, edizione Napoli Direttore
responsabile : Sandro Pertini (Archivio
Storico Benedetto Petrone, sezione Irpinia, fondo M.C.)
UN COMUNISTA UCCISO da fanatici qualunquisti.
Il giorno di Capodanno un nuovo fatto di sangue ha colpito la popolazione
di Barra, dopo i recenti episodi che, sempre ad opera dei qualunquisti
locali, si so-no verificati alcune settimane la,
I fatti si sono svolti cosi. Il primo giorno dell'anno, poco dopo le ore
venti, un corteo composto da alcune decine di comunisti, preceduto da una
banda musicale si recava alla
sede della sezione socialista per porgere ai nostri
Dopo la cerimonia il festoso corteo si muoveva per rientrare in sede,
salutando l
‘avvenimento con canti e lancio di fuochi artificiali. A questo punto
dalla sede dell’Uomo Qualunque U. Q. un gruppo di individui si faceva
innanzi minaccioso prònunciando insulti e improperi.
A questo punto intervenivano alcuni compagni, e fra questi il compagno
Pepe che riuscivano a disarmare il Conte ed a consegnare la pistola al
maresciallo dei Carabinieri Gargiulo, il quale in quel momento si trovava
nella sede dell'U. Q. della quale è attivo frequentatore.
Il compagno Baldirano trasportato all'ospedale degli Incurabili è deceduto
ieri mattina in seguito alle ferite riportare.
La polizia ha arrestato il Conte ed il nipote; però in seguito a
segnalazione dei qualunquisti locali ha fermato i compagni Loffredo e
Pepe, accusandoli di aver
Avanti! , 4 gennaio 1947 edizione Napoli
(Archivio Storico Benedetto Petrone, sezione Irpinia, fondo M.C.)
II compagno Baldirano è stato ucciso dal Conte (Conti)
o
dal Cocozza?
Oggi molto probabilmente avranno luogo a Barra i funerali del compagno
Ballirano ucciso il giorno di Capodanno dagli uomoqualunque
A proposito degli incidenti provocati a Barra dai qualunquisti si apprende
che il Procuratore della Repubblica ha ordinato l'autopsia del cadavere
del Baldirano per accertare se l'efferato omicidio è stato commesso dal
Conte o dal
Cocozza.
Avanti! , 4 gennaio 1947 edizione
Napoli
(Archivio Storico Benedetto Petrone,
sezione Irpinia, fondo M.C.)
Il qualunquista Conti ferito nel corso del tragico episodio di Barra, di
cui abbiamo dato già notizia nei numeri dei giorni scorsi,ha dichiarato in
extremis al cappellano dell'ospedale degli Incurabili, alla presenza del
comandante del locale drappello di pubblica sicurezza, di avere ucciso
Giorgio Baldirano, sparandogli un colpo di pistola in pieno petto.
Dopo l'efferato omicidio, nellatragica agitazione che ne seguì, il Conti
stesso rimaneva ferito ed è deceduto ieri poco dopo mezzogiorno.
Si precisò in un primo momento che il Conti, con la confessione
resa in punto di morte, tendesse a
disimpegnare dall'accusa di omicìdio il nipote, qualunquista Cocozza, ma
l'autopsia del Baldirano e la estrazione del proiettile che uccise,
periziato dello stesso calibro della pistola del Conti, hanno documentato
che l'omicida, a sua volta deceduto, nella vicinanza della morte aveva
dichiarato il vero.
Oggi intanto alle ore 10 precise hanno avuto luogo le onoranze funebri al
compagno Baldirano. Con la partecipazione di larghe masse di popolo di
Barra, e rappresentanze dei partiti socialista e comunista nonché degli
altri partiti democratici.
I compagni Loffredo e Pepe che erano stati fermati, sono stati rimessi
in libertà. Il partito socialista di Napoli per l'episodio causato
dai qualunquisti di Barra, ha tenuto a manifestare l'espressione del
cordoglio fraterno ai familiari del compagno scomparso. Archivio Storico Benedetto Petrone , Brindisi 7 gennaio 2022
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