Archivio storico"Benedetto Petrone"
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Gennaio 1988, la rivista autoprodotta Tracce
in distribuzione nel Centro
Sociale di via Santa Chiara e tra i giovani di Brindisi.
Le
attività del collettivo Spazio Musica.L’intervista ai Birdy Hop e ai
Black Board Jungle.
di Antonio Camuso Con quest’ulteriore approfondimento sulle attività socio-culturali svoltesi per oltre un ventennio nel Centro Sociale contro l’Emarginazione giovanile , di Brindisi, in via Santa Chiara diamo il via ad una nuova fase della rielaborazione di quella singolare esperienza. Una richiesta proveniente da coloro che poterono usufruire e far vivere quegli spazie interagendo in momenti di socialità difficili da prodursi nel contesto una piccola città di provincia del Meridione.
Una richiesta cui l’Archivio Storico Benedetto Petrone , cercherà di
dare il suo contributo, auspicando che il testimone di quella
esperienza sia raccolto e rigenerato da una nuova generazione.
Tracce : la rivista di Spazio Musica.
Riportiamo integralmente come si presentavano gli autori di questa
fanzine:
• Spazio Musica appoggia e sostiene ogni iniziativa di tipo culturale
che abbia come scopo la comunicazione giovanile e di sperimentazione
artistica.
• Spazio Musica è centro di documentazione sulle culture giovanili,
dischi, fanzines, rarità nazionali ed internazionali.
• Spazio Musica è sala prove per gruppi già esistenti e per chi ha
voglia di inventarsene uno.
• Spazio Musica promuove insieme al Centro Sociale, rassegne
cinematografiche e concertistiche di vario genere e tendenza.
È presso il Centro Sociale in Via S. Chiara 6.
. Alcuni particolari
fanno comprendere il rapporto
tra Spazio Musica e il
resto delle attività che si svolgevano nel Centro Sociale e lo stesso
tra i responsabili della Cooperativa che gestiva il Centro Sociale e
gli utenti da circa 9 anni. Il Centro Sociale aveva due ingressi e
relativi numeri civici: il
numero 6, che racchiudeva la “chiesetta “ dell’exconvento delle
Clarisse e il numero 8,
dove si accedeva ai locali biblioteca uffici, Centro Donna, sala
prove, sala ceramica, ed infine il giardino del Centro Sociale luogo
dove si svolgevano i concerti e gli incontri culturali all’aperto,
meteo permettendo . I locali del numero 8 furono i primi ad essere
recuperati, dopo un lavoro immane da parte dei volontari della
nascente cooperativa, mentre solo in seguito la “chiesetta” potè
divenire uno spazio alternativo/ parallelo e non in collisione con il
resto delle attività. Un lavoro di recupero, di quest’ultima,che vide
in prima fila nella fase progettuale Giuseppe Bortone, Giovanni
Dormio, oltre che Mario Merico,
ma che poi fisicamente coinvolse sia tutti gli
operatori/operatrici della Cooperativa che gli/le utenti.
La chiesetta grazie al recupero di un vano laterale potè quindi accogliere una buvette, l’Hard Fun Cafè, dove “Jo” Giuseppe Bortone, la sua compagna ed altri, si alternavano grazie all’installazione del mitico frigorifero del Centro Sociale, una cucina, la macchinetta del caffe, e il cui ricavato andava a finanziare, le attività, in primis dello Spazio Musica. Uno spazio quindi autogestito all’interno di
una reale autogestione, se pur teoricamente sotto la sorveglianza di
una amministrazione comunale , spesso insofferente per la presenza di
quella realtà giovanile, poco
prona alle lusinghe/ minacce
dei partiti locali.
Nelle pagine interne di Tracce troviamo la presentazione della rivista
e dei suoi autori e dei collaboratori ed utenti degli spazi e attività
offerte da Spazio Musica all’interno del Centro Sociale.
Tracce è un progetto <<Spazio musica»,gruppo creativo del Centro
Sociale di via
Giuseppe Dormio e Giulio Sarcinella
Del ruolo di
Giuseppe Dormio nel
Centro Sociale , rinviamo la lettura delle pagine che abbiamo a lui
dedicato nell’Archivio Storico Benedetto Petrone.Link
https://www.youtube.com/watch?v=EYVnM9DXm0c
https://www.youtube.com/watch?v=xI_YvJ6aTa4
All’artista
Giuseppe Dormio, pennino ribelle del Centro
Sociale, attivista Gay e promotore del collettivo di cultura
omosessuale Attika,
scomparso nel 2010, abbiamo dedicato buona parte della mostra aperta
al pubblico , grazie alla disponibilità della associazione Yeah-sì,
che oggi gestisce gli spazi, nei locali dello stesso exCentro Sociale
e in occasione del Pride svoltosi ad agosto del 2021. Della stessa
potete trovare anche video su You-tube per chi non avesse potuto
vederla.Link
attika youtube
https://www.youtube.com/watch?v=wB9JstrQfqQ attika youtube
https://www.youtube.com/watch?v=pqbdlaEENEU
A
Giulio Sarcinella,
scomparso quest’anno abbiamo dedicato una pagina
, non dimenticando che quell’esperienza unica del Centro
Sociale, nacque anche
grazie alla sua caparbia volontà di creare luoghi dove promuovere
cultura alternativa nel nostro territorio.Link
I Birdy Hop e i Black Board Jungle: I gruppi “di casa” nel Centro
Sociale. In questo numero di Tracce, vi è
l’intervista a questi due gruppi storici del rock brindisino e che
con il Centro Sociale avevano un rapporto molto particolare. Le
due interviste le riportiamo in apposite pagine a loro riservate che
pubblicheremo nei prossimi
giorni sul nostro sito.
La presentazione del giornalista Leonardo Sgura.
E’ con una firma di prestigio del giornalismo brindisino con la quale
si presenta questo numero unico di Tracce, ovvero quella di Leonardo
Sgura che inseguito sarà giornalista per la RAI sui canali nazionali e
che fa comprendere quanta importanza fosse data da certa stampa
sensibile a deteminate problematiche l’esperienza singolare del Centro
Sociale di via Santa Chiara a Brindisi.
La programmazione di Tracce - Celluloide per l’anno 1988. L’elenco infinito dei film/incontri /dibattiti
programmati da gennaio a giugno 1988 di film del cinema d’avanguardia
e d’essais, è la prova
lampante dell’alto valore del messaggio culturale che operatori ed
utenti del Centro Sociale davano a questa parte di territorio
salentino.
Fine prima parte Tracce
Antonio Camuso (Archivio Storico Benedetto Petrone)
Brindisi 31 gennaio 2022.
Antonio Camuso Brindisi 31 gennaio 2022
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