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MOVIMENTo  contro il rigassificatore a BRINDISI

LA STORIA

I DOCUMENTI 

LE TESTIMONIANZE

 

MOVIMENTO CONTRO IL RIGASSIFICATORE

Apriamo questo pezzo di storia e tentiamo di raccontarvi molto velocemente come è nato e come è cresciuto il movimento contro il rigassificatore di Brindisi.

Già dal 2003 cominciano le prime proteste contro la possibile costruzione di un impianto di rigassificazione a BRINDISI senza l'autorizzazione della popolazione locale. Un gruppo di cittadini comincia a mobilitarsi e a cercare chiarezza....... dalle notizie ricercate si riesce a capire che l'impianto verrà costruito vicino al mare in zona CAPO BIANCO.....(l'ultima zona libera, l'ultimo angolo rimasto tra le varie centrali già costruite nella zona industriale di BRINDISI).......La gente comincia a mobilitarsi si raccolgono decine di migliaia di firme da spedire al PRESIDENTE in cui la gente si oppone al RIGASSIFICATORE.

Nascono le prime occupazioni simboliche a CAPO BIANCO dai manifestanti e dagli ambientalisti locali nel 2003.

Si comincia a sensibilizzare la gente in merito alla questione rigassificatore, tutta questa rabbia  sfocia nella prima manifestazione popolare a Brindisi il 27 MARZO 2004, una vera vittoria, migliaia di cittadini sfilano per la città contro l'ennesimo scempio.

UN NO DECISO della CITTA'

 con lo slogan

UN'ALTRA BRINDISI E' POSSIBILE

Nascono nuovi comitati, nuove proposte, la gente parla , si incontra in piazza e discute sul tema del rigassificatore,si sensibilizza la gente che il rigassificatore non si deve fare perchè Brindisi ha già dato tanto, con le centrali elettriche, a carbone, con l'enichem, e con l'alto tasso di tumori dovuto all'inquinamento delle centrali.

Arriviamo al 9 maggio 2004 con l'ennesima occupazione simbolica di CAPO BIANCO sotto una pioggia scrosciante i manifestanti bloccano la zona per tutta la mattinata e decidono nuove iniziative

C'e' da dire che nel frattempo alcuni sindacati UIL CISL, alcuni politici locali e il PRESIDENTE della CONFINDUSTRIA MASSIMO FERRARESE sono favorevoli alla costruzione dell'impianto e tentano di costruite un movimento a favore del rigassificatore strumentalizzando i disoccupati brindisini.....non riuscendoci riescono a radunare solo poche centinaia di giovani con l'acqua alla gola e con tanta sete di lavoro, disposti a tutto pur di prendere un pugno di lenticchie. Nel frattempo questo gioco sporco viene denunciato più volte dai manifestanti.....i sindacati cominciano a fare una pessima figura

Il movimento cresce la gente inizia a studiare come verrà costruito l'impianto, dove e perchè proprio a Brindisi, va indietro nel tempo e trova notizie interessanti sugli incidenti negli impianti di rigassificazione con centinaia di morti, capisce che il rischio e troppo alto e si oppone decisamnete al RIGASSIFICATORE con una nuova manifestazione nel DICEMBRE 2004 . Di manifestazione in manifestazione, i manifestanti aumentano e decine di migliaia di persone sfilano per la città.

Partono le lettere e le cartoline per SILVIO BERLUSCONI, allora PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, in cui si i cittadini di Brindisi non autorizzano la costruzione del Rigassificatore

 

cominciano i SIT IN IL 4 GIUGNO 2005 davanti alla sede della LNG LIQUID NATURAL GAS con contestazioni accese, scritte sulla strada con acqua e gesso, raccolte firme e fondi per il movimento

 

IL COMUNE E LA PROVINCIA SI RIUNISCONO E VOTANO SULLA QUESTIONE RIGASSIFICATORE SE L'IMPIANTO DEBBA ESSERE COSTRUITO O NO.....

IL voto  è DECISO, STRAVINCE IL NO AL COMUNE E ALLA PROVINCIA

 

25 LUGLIO 2005 altra data importante con l'ennesima  manifestazione contro il rigassificatore presenti il SINDACO MENNITTI, il PRESIDENTE DELLA PROVINCIA ERRICO, e il PRESIDENTE DELLA REGIONE PUGLIA  NIKI VENDOLA migliaia di persone scendono per la città

Andiamo avanti nel tempo, arriviamo al 19 novembre 2005 con l'accesa contestazione contro il ministro MATTEOLI in visita al comune Brindisi, il ministro aveva già rassicurato in una sua precedente visita che l'impianto non si sarebbe costruito (e invece ce lo stavano per fare sotto il naso) a insaputa dei cittadini. Al suo arrivo non dimentichiamo la sua auto con scorta a seguito bloccata dai manifestanti con volantini, striscioni, insulti, fischi e urla  "MINISTRO PINOCCHIO, SEI UN VENDUTO,TORNATENE A CASA",il ministro fa una pessima figura davanti alla città assieme ai suoi amici politici locali di Alleanza Nazionale

27 novembre 2005 marcia contro il rigassificatore per raggiungere Capo Bianco luogo in cui sono cominciati i lavori di colmata o meglio cementazione del mare. I manifestanti si organizzano ancora meglio affittando le corriere e i pullman per raggiungere la zona industriale di Brindisi. Sotto una giornata fredda con un vento fortissimo i manifestanti bloccano l'ingresso dei CAMION delle PIETRE. IL POPOLO BRINDISINO acquista coscienza e matura nuove azioni.

 OGNI sera  la gente comune, i manifestanti, gli ambientalisti,si incontrano in PIAZZA DELLA VITTORIA nel centro della città con striscioni,e volantini vari...arrivano le tv nazionali e scoppia il caso nazionale CRISI GAS in cui sembra che in tutta l'italia manchi il gas. La russia blocca i gasdotti e sembra che l'italia debba utilizzare le poche riserve per affrontare l'inverno, con questa scusa il governo spinge per la costruzione dei rigassificatori (per non essere più dipendenti da altre nazioni per l'approviggionamento del gas) compreso quello di Brindisi senza alcuna regola senza alcuna VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE, contro LA VOLONTA' DEI CITTADINI. Scoppia la protesta, ogni giorno in ogni posto di brindisi, volantinaggi a tappeto ovunque, intere trasmissioni dedicate al tema rigassificatore sulle reti nazionali, esce il CASO Brindisi città dimenticata da tutto e da tutti luogo in cui sembrano non esserci regole per la ditta BRITANNICA  LNG che tenterà di costruire la centrale senza la valutazione di impatto ambientale e senza interpellare i brindisini.

 

Per tutto l'inverno volantinaggi a tappeto anche nella provincia addirittura nei centri commerciali come quello di Mesagne.

Arriviamo al GENNAIO 2006, freschissimi gli eventi della NO TAV il movimento contrario alla costruzione della ferrovia ad alta velocità in VAL DI SUSA. Si crea un gemellaggio tra alcuni manifestanti di Brindisi del movimento NO AL RIGASSIFICATORE a altri di TORINO del NO TAV.

Nel frattempo parte la marcia della FIACCOLA OLIMPICA per tutta l'italia, lo scopo della fiaccola è  girare la nazione e arrivare indisturbata aTORINO e inaugurare così le OLIMPIADI INVERNALI DEL 2006, ed arriva anche a Brindisi. Ad accoglierla i manifestanti con gli striscioni NO TAV- NO RIGASSIFICATORE, non possiamo dimenticare il tedoforo con le guardie e scorte varie che corrono per la città con manifestanti asseguito con gli striscioni, e con la contestazione e le urla no tav- no al rigassificatore.Non dimentichiamo il tedoforo con che rabbia scagliarsi contro alcuni manifestanti e con  il successivo intervento della polizia di Torino che tentava di scortarlo, con minacce nei confronti dei manifestanti. Nulla di grave però. I manifestanti erano dislocati per la città e in vari punti uscivano e contestavano la tav e il rigassificatore......naturalmente in Val di Susa la fiaccola non è mai passata, perchè i manifetsanti no tav furono in grado di bloccarla per questo e stata fatta arrivare a torino con altri mezzi poco consoni alla marcia.

 

LE CONTESTAZIONI CONTINUARONO ANCHE CONTRO ALCUNI GAZEBO DISPOSTI AL CENTRO DELLA CITTA' DALLA LNG, CON UNA SETTIMANA INFORMATIVA FAVOREVOLE AL RIFASSIFICATORE. LA GENTE CONTESTA IN MODO ACCESO il 16 GIUGNO 2006 il direttore della BRITISH GAS LNG brindisi GIORGIO BATTISTINI e i sindacalisti locali QUESTI ERANO SEDUTI su un palco predisposto al centro della città. Lo scopo era convincere la gente che l'impianto fosse sicuro e che potesse dare migliaia di posti di lavoro. FALSISSIMO.  Donne, bambini, anziani, contadini,lavoratori, operai,disoccupati, ambientalisti e i tanti compagni contestarono quella sera tutta la messa in scena della LNG, le forze dell'ordine non riuscirono a placare le contestazioni fino a tarda sera quando tutti dovettero andar via compresi quei pochi disoccupati (dell'altra schiera) con posto già assegnato all'interno del futuro impianto con chissà quale raccomandazione. Memorabile quella serata non possiamo dimenticarla.

In seguito continuano le occupazioni a CAPO BIANCO CON CONCERTI vari all'aperto per tutta l'estate con il gruppo locale LA RESISTENZA con l'inno PAIAVA (un testo scritto contro il rigassificatore)

29 APRILE 2006 e 28 OTTOBRE 2006 altre manifestazioni massicce, questa volta presenti anche le realtà di tutta la puglia e di tutto il meridione compresi no global e centri sociali, si crea il gemellaggio BRINDISI-TARANTO anche lì si vuole costruire un rigassificatore questa volta dalla ditta spagnola GAS NATURAL. Nasce il movimento contro il rigassificatore a taranto, numerose le manifestazioni di solidarietà ai compagni tarantini e a tutta la popolazione di taranto

lo slogan è

NE' A TARANTO N'E' A BRINDISI NON SA DA' FA!!!

 SENZA SE SE E SENZA MA' 

NE' A TARANTO N'E' A BRINDISI NON SA DA' FA!!!

e lo slogan

 

GAS NATURAL

LNG

I VOSTRI SPORCHI AFFARI

 NON LI FARETE QUI

 

BRINDISI HA DECISO IL RIGASSIFICATORE NON SI DOVRA' FARE NE' ALL'INTERNO DEL PORTO, NE' FUORI DAL PORTO

BRINDISI HA GIA'DATO

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il volantino unitario del 29 aprile 2006

 

 

ARRIVIAMO a una data stupenda per il movimento di BRINDISI

 12 FEBBRAIO 2007

 ci svegliamo con gli elicotteri che svolazzano per la città e con le sirene spigate dalla polizia, accendiamo la tv e apprendiamo dalle reti  nazionali che a brindisi viene BLOCCATO il RIGASSIFICATORE e sequestrata l'area a CAPO BIANCO, pioggia di arresti per la dirigenza della LNG e per alcuni politici locali, in manette anche l'ex Sindaco ANTONINO già arrestato per tangenti, SCAGLIARINI, GIORGIO BATTISTINI E 29 avvisi di garanzia fino in INGHILTERRA per tutta la dirigenza  BRITISH GAS

tutta l'italia sà che ha Brindisi c'è stato

UN TERREMOTO GIUDIZIARIO

il movimento aveva ragione il movimento sapeva che erano state violate tutte le leggi e qualcuno doveva pagare....

Oggi  2008 tutti sono stati scarcerati la costruzione del rigassificatore è ferma.L'AREA è SOTTO SEQUESTRO. Le indagini VANNO avanti. Nel frattempo la LNG ha chiesto IL VIA valutazione di impatto ambientale cosa che non aveva mai fatto fino ad oggi anzi pretendeva che si costruisse l'impianto senza il VIA e senza interpellare la popolazione. Il movimento è sempre presente, con le orecchie ben aperte e vigile pronto ad intervenire per difendere la città, perchè la città ha già deciso

NO AL RIGASSIFICATORE

 

volantini raccolti dalla redazione

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