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speciale FOCUS TUNISIA/3 pagina standard Osservatorio
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Tunisia,febbraio 2021, scontri con l'esercito nella città di Anakin Skywalker della saga di Guerre Stellari" di Antonio Camuso ...-"12 febbraio 2021 l’esercito tunisino è intervenuto per liberare il complesso petrolifero di Tatouine. Proseguono le partenze dai porti tunisini verso l’Italia."-
“ Dopo l’ultimo diverbio con le guardie imperiali ,il giovane Anakin Skywalker, con cupa tristezza, decise di accettare l’invito del maestro Jedi, ad abbandonare il suo villaggio natale Tatoine e le sue case fatte con mattoni impastati con le sabbie rosse del deserto che la circondava .
“Mamma se vuoi , io rimango qui!” …ma sua madre in lacrime gli fece cenno di partire poiché a Tatoine non c’era speranza di poter affermare il suo destino con la Forza…:-“ Vai figlio mio, segui la tua strada, per te qui non c’è futuro!”-
George Lucas sceneggiando la Saga di Guerre Stellari, non si sarebbe mai immaginato che 40 anni dopo, che nella piccola cittadina di Tatouine, posta al confine est della Tunisia , dove il regista aveva girato questa scena, essa ,replicata, sarebbe entrata nelle pagine dei media internazionali, a seguito delle proteste di centinaia di giovanissimi tunisini disoccupati, coetanei del suo Anakin Skywalker.
Come il tormentato protagonista, Anakin, poi trasformatosi nel cupo Lord Fener, altri giovanissimi abitanti delle tante Taoiuine tunisine, insofferenti all’autorità e spinti dalla miseria crescente stanno seguendo la strada dell’abbandono dai loro paesi dirigendosi verso la costa per imbarcarsi verso l’Italia. IL giovane Anakin Skywalker , in Stars Wars, lascia Tatoine a bordo di una nave stellare dei maestri jedi e ad accoglierlo era la Repubblica della Confederazione, invece per i suoi concittadini attuali, il viaggio verso la Repubblica italiana , dell’Europa comunitaria, inizierà su un gommone o una barca guidata non da un maestro Jedi, bensì da un trafficante di uomini, spesso suo coetaneo, e ad accoglierli i materassi all’aperto di uno stracolmo centro di prima accoglienza. Alcuni anni fa, altri Anakin delle Tatoine più misere della Tunisia, si erano lasciati irretire da altri “ maestri della Forza” che parlavano a nome di un presunto Stato islamico. Ragazzi, spesso analfabeti, provenienti dalle zone più interne e più povere di una Tunisia che sulla costa ospitava resort turistici e affollate spiagge da turisti occidentali. Ragazzi che si erano trasformati come il giovane Anakin, spinti dal rancore nei confronti di una società che li metteva al margine, in tanti Lord Fener , divenendo i guerrieri del Male, al servizio del califfo nero dell’ISIS e che avevano poi colpito il cuore del loro stesso paese di origine , mettendo in ginocchio la vitale economia legata al settore turistico, in spietati attacchi terroristici.
Oggi , la Tunisia che affronta una gravissima crisi economico-finanziaria e con una crescente popolazione giovanile a causa dell’alto tasso di natalità, si avvia , come nel 2011 ad esser costretta a dar sfogo alla spinta demografica, lasciando emigrare un intera generazione senza speranza , con tasso di abbandono scolastico sempre più crescente. Un dato allarmante per il governo tunisino, ma anche per quelli dei paesi dove i giovani si dirigono, poiché quest’ultimo dato li rende più difficilmente inseribili nei settori produttivi e invece più facilmente preda della criminalità e delle stesse cellule dormienti dell’Isis sul territorio europeo. La cronaca delle manifestazioni a Tatouine nelle pagine dei media internazionali ripresi dal sito dei compagni di https://lesoiseauxdelatempete.wordpress.com/ “12 febbraio Alcune dozzine di giovani hanno bloccato venerdi le strade a Tataoine nel sud della Tunisia per denunciare le promesse non mantenute dal governo che si era impegnato a fornire impieghi e investimenti All’alba l’esercito era intervenuto per impedire a decine di membri di questo cordinamento ad accedere al sito pereolifero di El Kamour e che minacciavano di fermare un pipeline che trasporta la metà della produzione petrolifera della Tunisia e che è stato bloccato a più riprese a partire dal 2017 con dei sit in che poi si erano trasformati in scontri con le forze di sicurezza… Nel novembre dello scorso anno l’amministrazione del Prime Minister Hichem Mechichi aveva propmesso la creazione di centinaia di posti di lavoro e la creazione di un fondo progettuale economico per Tatouine dopo colloqui con i leader delle proteste dopo un mese di blocco di una installazione petrolifera. Tre mesi dopo il movimento di protesta ha indetto nuove manifestazioni se le promesse non abbiano un a concreta realizzazione. Venerdì alcuni manifestanti hanno incendiato barricate e cantato slogan mentre altri hanno fatto chiudere con la forza le attività private e pubbliche e preso parte allla dimostrazione ma criticati da una parte dei residenti, in gran parte piccoli commercianti che a loro volta hanno paura di saccheggi e vandalismo…
Tataoine soffre il 30 per cento della disoccupazione una delle più alte del paese e la povertà è al 17,8 per cento. L a pandemia di coronavirus ha distrutto centinaia di posti di lavoro precari ed avventizi e strangolato gli stessi affari illeciti che si consumavano attraverso il confine tra Libia e Algeria, che si traducevano in vitali entrate nelle zone confinarie.
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2)Carthago delenda Est! Savinus versus Dragus febbraio2021 1)Tunisini…tsunami umano …La maledizione di Annibale e il mondo alla rovescia( di Antonio Camuso) aprile 2011
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