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Bilancio e riflessioni sulla controcena G-7 a
Brindisi. La voglia di partecipazione, la vera sorpresa
della giornata. I ringraziamenti Parte seconda Pensieri in libertà di Antonio Camuso
“ Benvenuto signor Camuso. L’ho vista in
televisione La stavo aspettando per presentarla ai miei colleghi per la
bella iniziativa in piazza Vittoria. La debbo solo rimproverare di non
avermi avvisata. Sarei venuta insieme ad altre miei amiche
che ballano la pizzica!” Il
sottoscritto,additato dalla mia agente assicuratrice dinanzi ai suoi
colleghi d’ufficio, nonostante i miei
71 anni suonati , è arrossito , incespicando nel trovare le parole
di ringraziamento per
complimenti immeritati, visto che ben altri e con maggiore dono di energie
si erano dedicati alla riuscita della “Cena dei Poveri”.
Questa immeritata fama è scaturita dall’intervista concessami dalla
RAI insieme alla attivista femminista Lia
Caprera dinanzi ai tavoli dove si apparecchiava la “tavola dei Poveri” e
nella quale ricordavo, mostrando delle pentole vuote avvolte nelle
bandiere palestinesi, come le
politiche dei G-7 siano complici dell’affamamento di milioni, se non
miliardi di esseri umani e come oggi a Gaza la fame che colpisce ancor più
i bambini palestinesi, sia un disumano strumento di guerra.
Ma i complimenti immeritati della mia
assicuratrice, giunti a distanza da una settimana da quell’evento, hanno
confermato che era la scelta
giusta, il dare l’opportunità alla città e a coloro che volevano
dire il loro NO! ai G-7, ognuno nella sua autonomia di esprimersi,
e che questo si dovesse fare a un paio di centinaia di metri dal Castello
in cui i SETTE NANI erano a
gozzovigliare.
Se le immagini e il valore di festa comunitaria e
forma di vita solidale da offrire come contraltare al modello
consumistico-neoliberista imposto dai G-7 ( e non solo da essi) , hanno
così entusiasmato la mia assicuratrice, con la quale non ci siamo lasciati
mai ad andare a discorsi prettamente politici, ebbene speriamo che siano
di stimolo anche per coloro che per motivi i più disparati, pur essendo
molto “scafati” nell’agone politico, hanno preferito non partecipare a
quella festa.
L’augurio
che per emulazione o meglio per voglia di dimostrare di esser capaci di
produrre eventi migliori,
che si attivino: a guadagnare sarebbe l’intera città e la sua vita
sociale e politica . Se invitati,
a mio avviso ritengo che tutti coloro che hanno costruito l’evento
del 13 giugno, aderirebbero con entusiasmo, senza “steccati o paletti “da
apporre. I Ringraziamenti dovuti Se quella festa è così ben riuscita i
ringraziamenti vanno prima di
tutto a coloro, semplici cittadine/i o attiviste/i
che quel pomeriggio han deciso di
uscire dalle loro case e venire in Piazza. Quei complimenti della mia
assicuratrice vanno a loro innanzitutto. In tanti hanno portato
bandiere, cartelli, striscioni con i quali esprimersi e ciò è
servito per dare valore alla parola inclusività. I ringraziamenti vanno a quel caro “amico” fornaio
che ha fornito le centinaia
di frise brindisine che sono
state consumate quella sera, i ringraziamenti vanno alla bravissima
signora africana che ha preparato il cous cous , i ringraziamenti vanno a
Marinella che da Taranto ha
portato la frutta e le friselle condite
da sgranocchiare senza acqua, una prelibatezza,
i ringraziamenti vanno a Lia, , Anna, e alle compagne
che hanno preparato
tagliandoli e condendoli decine di chili di pomodori, e poi con gli
altri compagni , sino a sera tardi , hanno servito
le centinaia di persone che ordinatamente si sono messe in fila,in
un’atmosfera da feste dell’Unità di un tempo, o per noi “più giovani” le
feste popolari che con il Centro Sociale di via Santa Chiara ,
organizzavamo in piazza.
I ringraziamenti vanno ai nuovi cittadini della Brindisi multietnica che han partecipato con la loro presenza , un semplice ma significativo messaggio di fratellanza, alternativa alle politiche di rapina e guerra dei G-7.
E come non ringraziare Drissa ,
rappresentante della comunità africana di Brindisi con il suo intervento
dal palco nel quale ha denunciato episodi di discriminazione,
e violenza contro migranti da
parte di soggetti che un tempo avremmo definito
“ fascistelli sottoproletari” galvanizzati dalle campagne di odio
portate avanti da certe forze di destra .
Drissa ha anche voluto ricordare le tante guerre dimenticate che
ancor oggi straziano il continente africano e fanno milioni di vittime.
Fine parte seconda Antonio Camuso blogger di pugliantagonista.it Brindisi 20 giugno 2024
vedi anche Bilancio e riflessioni sulla controcena G-7 a
Brindisi. La scelta giusta contro la militarizzazione di una
città.
Pensieri in libertà di Antonio Camuso
MAIL: PUGLIANTAGONISTA@LIBERO.IT
leggi anche3) La cena insanguinata dei G-7 a Brindisi, ovveroil fantasma di Romero agita i sonni dei G-7(parte seconda)Pensieri in libertà di Antonio Camuso
2)Brindisi: il fantasma di Romero agita i sonni dei G-7ovvero uomini come topi /il ritorno dei morti viventi(parte prima)
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