Archivio storico"Benedetto Petrone" ritorna a >HOME PAGE<
|
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
I libri del Lockdown
La lettura per combattere le
conseguenze della pandemia.
Il libro salvato dal macero ...
Recensione di Antonio Camuso
Teresa e Anna , due donne del nostro Meridione
e il rapporto difficile con i loro uomini e la cultura contadina. Vite
tormentate femminili colpite da lutti e disgrazie
eppure piene di intensa umanità. L’autore : Angelo Piccigallo
un insegnante , pensionato, di San Vito dei
Normanni, poeta e scrittore. La copertina:
un
quadro di Maria Brandi, mi ha colpito per quel viso di donna, di una
bellezza fuori dal comune e cui occhi e l’espressione avevano dentro
l’intenso sentire femminile , ammaliante, misterioso e per noi uomini,
la sua inafferabilità che produce,
a seconda dei casi, smarrimento, innamoramento folle, o purtroppo, come la
cronaca ci riporta ogni giorno, forme compulsive d’amore/odio che giungono
sino al femminicidio.
Un libro che stava per andare al macero e che per caso ho afferrato al
volo , nonostante che avessi
tanti altri libri in fila da essere letti in questo periodo e di
tutt’altro argomento.Non ho avuto da pentirmi, nonostante che esso si
potrebbe catalogare come libro di cultura locale , quella della provincia
di Brindisi, e di autore “minore” e che si è classificato solo al 3° posto
nel concorso letterario “Città di Avellino”, eppure pieno di insegnamenti
per noi uomini e riflettere sul nostro rapporto
quotidiano con l’universo femminile. Premessa
Il
Decamerone è forse l’opera che più si addice a comprendere come
la narrazione, orale e
scritta, e la condivisione
della memoria delle proprie esperienze, ma anche i sogni e le
fantasticherie, siano i migliori rimedi per combattere il senso di
annientamento della socialità che avviene tra gli umani durante le grandi
pandemie. La lettura dei libri, sia in forma cartaceca che
on-line, come riportano le ricerche di mercato, ha avuto un forte impulso
nell’occasione dataci dall’epidemia del Coronavirus. Il sottoscritto, sin
dall’infanzia , ha trovato rifugio nel piacere della lettura, quando
colpito da malattie o altri accidenti. In questi giorni, una fastidiosa artrosi
cervicale, mi ha impedito ad occuparmi delle attività di pensionato amante
della natura, limitandomi nei movimenti e nel piacere dell’hobby
dell’agricoltura. Questo mi ha spinto a curiosare nella lettura di libri
dall’argomento diverso del mio solito, quale
la storia contemporanea o di natura tecnica. la recensione
Donne; Racconti,
di
Angelo Piccigallo narra la vita di due donne del popolo, di San Vito dei
Normanni (Brindisi) , Teresa
ed Anna, dai destini ed epoche diverse, ma vissute in contesto di una
cultura e società contadina, solo parzialmente intaccata dalla modernità
che avanza.
Teresa sposa in bianco, con Luigi militare, prigioniero durante la seconda
guerra mondiale , in India e la cui esperienza
inciderà con i futuri rapporti con la moglie e le altre donne della
sua vita. Teresa, e il dolore per la maternità colpita da dolorosi lutti,
rendendola subalterna al
coniuge sino ad una tragica fine. Anna, una bambina figlia di contadini, che a otto anni accudisce i fratellini più piccoli e poi la stessa madre che in campagna è ferita per lo scoppio di un residuato bellico. Una storia di superlativo coraggio e carattere femminile, e che consiglierei far leggere alle nostre figlie e nipoti abituate ad avere tutto senza sacrifici o sottomissioni…. lo stile. Il libro è scritto
in forma di narrazione senza dialoghi, quasi fosse un racconto
ascoltato durante le notti d’inverno dinanzi al focolare, su storie di
parenti o vicini, con linguaggio semplice, quasi per un pubblico
infantile. Probabilmente gli esteti della bella scrittura e del linguaggio
forbito, lo cestinerebbero dopo poche pagine, ma la grande umanità che in
esso traspare e le lezioni da raccogliere ne fanno un libro dalle grandi
riflessioni e che inserirò alle categorie : femminismo/cultura locale, nei
fondi dell’Archivio Storico Benedetto Petrone, presso la biblioteca posta
nei locali dell’ANPI di Brindisi, che
speriamo presto di poter rendere fruibile al pubblico.
Antonio Camuso
Brindisi 14 gennaio 2022
|
|