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1974
l'anno
delle stragi e dei complotti
LA STRAGE DI BRESCIA
A distanza di
45 anni , una strage impunita!
LE PROTESTE IN PUGLIA
E ... NON SOLO Brescia 28 maggio 1974-28 maggio
2019
LA STRAGE FASCISTA IMPUNITA:
la cronaca, i volantini , le foto delle
manifestazioni di protesta che si svilupparono
a Bari,
a Brindisi, in
Puglia e non solo… la repressione poliziesca , che seguì , (a Bari,l
’arresto di De Razza , di LC )
Oggi a 45 anni di distanza abbiamo sentito
affermare che, nonostante quella strage,
lo Stato ha vinto, ma ci
domandiamo quale Stato ha vinto? Se ancor oggi c’è il balletto
giudiziario intorno al nome di questo o quel neofascista, oggi
ultrasessantenne,
ben
conosciuto
45 anni fa per
i rapporti e
le coperture con Servizi
Segreti, associazioni golpiste e massoniche
sotto la protezione della NATO !!!.
Gli stessi Servizi Segreti
che volevano impedire ad ogni
costo una svolta progressista nella società italiana, in nome
dell’anticomunismo e foraggiando i gruppi teroristici neofascisti e il
MSI che in Parlamento forniva loro la copertura istituzionale.
Forse è vero,
alla luce dei fatti,
e
dell’attuale
involuzione
politica italiana, quello STATO
che
continuò a chiudere gli occhi su mandanti ed esecutori delle Stragi
fasciste, ebben sì!
ha vinto! e
il caso di Brescia, dove ancor oggi si cerca un colpevole,
ne è la prova lampante.
Perché fu dato l’ordine ai pompieri di lavare la
piazza dal sangue e dai resti dell’esplosivo di quella bomba ,
impedendo quindi di raccogliere l’indizio che avrebbe portato
sicuramente ai mandanti ed organizzatori di quella strage?
Eppure la risposta da dove veniva
quell’esplosivo, forse era contenuta in quel trafiletto che per un
caso era stato , precedentemente alla notizia della strage,
impostato sul giornale Lotta
Continua che uscì nelle ore successive a essa: Un trafiletto
che parlava
di
giudici che volevano interrogare il generale Miceli, capo del SID ed
in rapida ascesa
a
divenire il capo di Stato Maggiore delle Forze armate,
secondo quindi nella catena di
comando al presidente della Repubblica. Giudici che volevano metterlo
a confronto con il colonnello
“nero”,
il neofascista
Spiazzi, capo della sezione I del SID e collegato alla Rosa dei Venti,
una organizzazione
neofascista
armata
e protetta dai servizi segreti della NATO , collegati a Camp Darby e
facente parte di quelle GLADIO
,
a copertura NATO, attivate ogni volta che il “pericolo comunista” si
facesse sentire, sia con il consenso elettorale che con la forza
sindacale e la protesta giovanile.
Questa pagina dell’Archivio Storico Benedetto
Petrone dedicata alla Strage di Brescia, contiene documenti, foto,
ritagli di giornale provenienti da diversi fondi archivistici a
disposizione dell’Archivio Storico B Petrone di Brindisi e vuol essere
anche
uno stimolo per
contattarci e supportarci in questo lavoro di salvataggio della
memoria dei movimenti di lotta
del lungo ’68 che ebbe protagonista anche la Puglia.
Riportiamo in questa pagina il testo
dell’articolo di Lotta Continua del 29 maggio 1974 relativo alal
cronaca della Strage ed il relativo trafiletto sul generale Miceli e
la Rosa dei Venti , (archivio
Cosimino Pecere, catalogo Lotta continua,
www.OstuniRibelle.it).
Seguono i volantini
e i
testi di essi :dell’ FLM di
Brindisi, della CGIL –CISl-UIL di Brindisi , di Lotta Continua di Bari
e del
volantino firmato
congiuntamente da Organizzazione Comunista Fronte UNITO
( ex Circolo Lenin di Puglia)
e
Lotta Continua di Brindisi.
Tali documenti provengono dal fondo Nicola
Latorre /Lotta continua per il Comunismo di Bari , ospitato
nell’Archivio Storico Benedetto Petrone di Brindisi
Sempre allo stesso fondo appartiene il volantino
di Avanguardia Operaia , diffuso alcuni giorni dopo e che rivendica
come suoi simpatizzati/militanti due delle vittime della strage : GIULIETTA BANZI e
LUIGI PINTO . Nello stesso volantino le accuse contro le montature e
la repressione poliziesca seguita alle manifestazioni di protesta
antifasciste, richiedendo quindi la liberazione del compagno De Razza
di Lotta Continua di Bari
e di tutti
gli antifascisti arrestati
A seguire
le cronache (apparse su Lotta Continua)
delle proteste durissime in
Puglia che si svolsero sotto la parola d’ordine
MSI Fuorilegge! E nessuna pietà per gli assassini fascisti!
Infine la cronaca delle manifestazioni
e scioperi di solidarietò della classe operaia napoletana
di Pozzuoli
e
Bagnoli.
A corredo della pagina vi sono alcune delle
numerose foto scattate in quei giorni, e non solo,
della mobilitazione
antifascista a Brindisi, le cui copie sono raccolte in un apposito
fondo dell’Archivio Storico Bendetto Petrone .Tra esse vi è quella
dello spezzone di corteo di corteo di Lotta Continua di Brindisi
in cui
il suo cordinatore dell’epoca , Michele Boato indossa un
cartello a mò di uomo sandwich
Per l’Archivio Storico Benedetto Petrone
Antonio Camuso
Brindisi 29 maggio 2019
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