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THIENE DI VICENZA, 20/11/08, UNA STRAGE AEREA MANCATA PER UN SOFFIO ED ANNUNCIATA DA TUTTI. Commento di notizia ANSA:PROVANO NUOVE EVOLUZIONI, AEREO CADE NEL VICENTINO http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_818799215.html
L'ARTICOLO /COMMENTO DI ANTONIO CAMUSO Questa volta c’è mancato poco che la tragedia del Cermis si riproponesse questa volta, tutta in chiave italiana e a pochi chilometri e a dieci anni di distanza di un’altra contestata base a stelle e strisce, quella della Ederle di Vicenza e dell’annesso aeroporto Dal Molin. Ieri , 20 novembre 2008, un aereo da turismo, trasformato in aereo da acrobazia aerea e condotto da un veterano delle Frecce Tricolori si è infilato nella camera da letto di una bambina in una villetta di Rozzampia di Tiene, causando la distruzione dell’abitazione e la sola morte del pilota, grazie ad un colpo di fortuna. La notizia si potrebbe archiviare sotto la categoria degli incidenti aerei di “ routine per i velivoli leggeri” se non fosse per le circostanze precedenti al fatto, che configurano la faccenda in un quadro per lo meno poco chiaro sul rispetto di norme , procedure, osservanza di regolamenti, oltre che quello della mancanza di sensibilità sulle esigenze di vita delle popolazioni che vivono a contatto di siti dove si svolgono attività aeroportuali di “carattere estremo”. Quale sia stata la causa ultima, che non ha permesso ad un pilota super esperto come Stefano Rosa, exFreccia Tricolore, di riprendere quota dopo l’ultima evoluzione e schiantarsi sulla villetta dei coniugi… forse lo lo stabiliranno le tecniche in atto ma la ricerca di tutte le responsabilità dovrà essere approfondita ed esemplare anche a causa della presenza della contesta base USA, per due elementari motivi: 1) Chiudere un occhio sulle violazioni alle norme riguardanti la sicurezza aerea, da parte di piloti nostrani o ancora meglio “padani”, farebbe gridare allo scandalo quegli ambienti militari americani che giudicarono un affronto quella voglia di giustizia del popolo italiano dopo la criminale strage della funivia del Cermis (causata nel febbraio 1998, da un aereo Prowler statunitense guidato da piloti un po’giocherelloni e ai quali nessuno aveva mai contestato il loro spassarsela terrorizzando sciatori e abitanti delle zone da loro sorvolate). 2) Far pensare che nei cieli di Vicenza si possa tranquillamente fare quel che si vuole, può innescare nella mente di altri piloti giocherelloni o exreduci stressati delle forze americane, che si possa ricominciare come se il Cermis non fosse mai accaduto.
Alla ricerca della VERITA’ : Omissioni o compiacenti corresponsabilità? Per contribuire affinché ciò non avvenga esaminiamo sinteticamente il materiale reperibile relativo alle attività dell’Aeroporto privato “Arturo Ferrarin” di Tiene Srl per quanto riguarda le attività di volo acrobatico Partiamo dall’ordinanza emessa dal comune di Tiene prt. 13800 del 19/5/2008 con la quale si prescrivevano le modalità delle attività di volo ( ricordiamo che questa ordinanza nonostante le proteste degli abitanti della zona dove si è schiantato il velivolo è rimasta operante e sospesa in tutta urgenza solo dopo la mancata strage) a) Nel primo punto troviamo che oltre al rispetto degli orari “staKanovisti” ovvero la possibilità di operare mediamente 10 ore al giorno , d’estate e d’inverno da questa pista in materiale erboso e mancante di impianti di illuminazione o di ausilio alla navigazione strumentale, si raccomandava il rispetto delle procedure antirumore aeroportuali b) Nel punto 4 si fa riferimento al volo acrobatico “sopra il cielo campo” e per una durata di 20 minuti al massimo “. Previo possesso di autorizzazione ministeriale e della eventuale pubblicazione nei prescritti fogli aeronautici e sempre nel rispetto delle prescrizioni poste dall’ente gestore dell’Aeroporto di Tiene Srl.”-
DOVERI DELLA SOCIETA’ DI GESTIONE DEL FERRARIN Sul sito dell’aeroporto di Tiene http://www.aeroportothiene.it/index.php?link=flightinfo.php troviamo ben in vista le procedure di salita iniziale che impongono a chiare lettere ai piloti dello scalo di Tiene di decollare virando in maniera tale da essere dalla parte opposta alla zona di Rozzampia onde evitare il fenomeni di superamento di livelli di rumore per gli abitanti di quella zona. Ma non solo (e qui iniziano i nostri dubbi su possibili omissioni e responsabilità) “ il gestore aeroportuale” ha il dovere di rilevare e comunicare all’autorità tutti i casi di violazione della INITIAL CLIMB ( ovvero passaggio in decollo – ma non solo- sulla zona di ROZZAMPIA.
Cosa vuol dire questo? La società di gestione dell’Arturo Ferrarin doveva ASSOLUTAMENTE avvisare di TUTTE LE VIOLAZIONI riguardanti le norme antirumore alle autorità: ovvero il sindaco, i carabinieri per competenza (a loro riservata da Ministero Difesa dopo il caso Cermis su violazioni norme volo a bassa quota su territorio italiano), l’ ENAC che ha rilasciato le autorizzazioni per le attività aeree e l’ENAV per quanto riguarda il controllo del traffico aereo. Oltre a questo le violazioni dovevano essere sanzionate onde evitare che vi fosse corresponsabilità su condotte illegittime da singoli piloti o società operanti sullo scalo. Vi è traccia su documenti ufficiali di tutto ciò o gli abitanti della zona che protestavano erano impazziti? DOVERI DEL SINDACO DI THIENE Una volta emessa l’ordinanza che autorizzava il volo acrobatico, dopo una serie di proteste di suoi concittadini ad un tratto impazziti e che sognavano aerei che giostrando tra i panni stesi in giardino atterravano sul tetto di casa, avrebbe per lo meno dovuto avvisare i carabinieri, inviare una segnalazione all’ENAC e richiedere immediatamente uno stop ai voli sino all’assicurazione che la sua ordinanza fosse pienamente rispettata. Possibile che quelle attività di traffico, come da AIP di ENAV ,per le quali è abilitato l’Aeroporto Ferrarin, di 1000 piedi standard, ovvero 330 metri , erano confuse dai piloti dei Breitling Devils come se fossero possibili ad appena tre metri dal suolo? No! Avrà detto il nostro sindaco leghista :-“ Non ci voglio credere , neanche se mi dite che un aereo vi si è infilato nella stanza da pranzo! Non capite che quel posto è la nostra attrazione e quando inviteremo anche gli americani di Vicenza a mandarci i loro Angeli Volanti a farci le acrobazie, lì intorno ci metteremo i LUNA PARK, le slot machines, e ci faremo le sfilate con le bande e le nostre ragazzine in paillet e gonnellini…insomma un affare!!! E voi di Rozzampia vi mettete a fare il casino come quelli del NO DAL MOLIN? Ingrati , tornate a casa e fidatevi dei vostri amministratori!!!
FATALI CERTEZZE Quell’aereo infilatosi nella casa di Rozzampia è la prova evidente che qualcuno non ha impedito di far decollare un aereo della pattuglia acrobatica una seconda volta (quando ancora non conosciamo neanche quanto era durata l’attività acrobatica della mattina). Aveva superato i 20 minuti massimi? Chi aveva il compito di controllare orari e rispetto delle procedure di decollo sorvolo e quota? Perché l’aereo evoluiva su una zona vietata alle acrobazie e per di più a bassa quota? Il fatto che alla guida ci fosse un veterano questa è un aggravante, poiché chi opera nel traffico aereo sa che la sicurezza proviene dal pieno rispetto dalle regole e se questo non accade è solo in presenza di una concomitanza di connivenze e coperture che ti garantiscono l’impunità. Purtroppo quando questi fattori divengono una regola prima o poi accade la tragedia: lo fu per Linate e la sentenza parla chiaro ma non lo è stato per il Cermis con i piloti USA tutti in salvo negli USA e tutti liberi dopo un processo in cui confessavano di aver distrutto le prove che li accusavano. Speriamo che la verità sulla mancata strage di Thiene venga presto a galla…
ANTONIO CAMUSO OSSERVATORIO SUI BALCANI DI BRINDISI osservatoriobrindisi@libero.it http://www.pugliantagonista.it/osservatorio.htm BRINDISI 21/11/08 SEGUE ARTICOLO ANSA THIENE DI VICENZA UNA STRAGE AEREA MANCATA PER UN SOFFIO ED ANNUNCIATA DA TUTTI. http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_818799215.html
PROVANO NUOVE EVOLUZIONI, AEREO CADE NEL VICENTINO
ROZZAMPIA DI
THIENE (VICENZA) - Uno schianto fortissimo, un'esplosione, poi il fuoco:
questo hanno avvertito gli abitanti della villetta di Rozzampia, nella
quale si è infilato l'aereo condotto da Stefano Rosa, morto nell'impatto.
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Vedi anche:
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