Open Area di RITORNA A >>>HOMEPAGE<<<
|
|||||||||||||||||||||||
|
è consentita la riproduzione a fini non di lucro con l'obbligo di riportarne la fonte COMUNICATO PDCI BARI SU NOMINA CANDIDATO PRESIDENTE GIUNTA REGIONALE Care compagne e cari compagni, vi allego il documento conclusivo del comitato regionale del partito tenutosi il 9 u.s. che vi invito a leggere e diffondere in ogni modo alle emittenti ed ai giornali locali, affinchè ogni notizia distorta ed interessata a creare confusione anche tra di noi comunisti italiani, possa essere smentita. Sfasciare tutto è, a mio avviso, la strada intrapresa da chi sempre più caparbiamente, tenta questa strada per trarsi fuori dal grave impaccio ed isolamento politico a cui si autoconsegnato. Non è interessante dilungarsi sul perchè di questa azione politica gravemente diseducatrice e fuorviante e sugli interessi materiali che potrebbe celare; è interessante, al contrario affermare le qualità politiche e di autonomia del nostro Partito e la nostra determinazione ad evitare CONCRETAMENTE il rischio di riconsegnare la Puglia al governo delle destre. Fraterni saluti, franco De Mariocomunicato 9 gennaio 2010 COMUNICATO
STAMPA Il
giorno 09/01/2010 si è riunito in Bari il comitato politico regionale
dei comunisti italiani ed ha approvato la relazione e le conclusioni
del segretario regionale, Giuseppe Merico, ed il seguente documento. I
comunisti italiani esprimono preoccupazione per lo stato del confronto
tra le forze politiche di sinistra, progressiste e democratiche, per
la costruzione di una possibile alleanza alle prossime regionali e
stigmatizzano il comportamento di quanti, con volontà dilatoria,
diffondono notizie non vere. I
comunisti italiani a livello regionale e nazionale, non hanno mai
espresso sostegno alla candidatura di alcuno, mancando, al momento,
una coalizione definita di forze convergenti su un programma di
governo e sulla condivisione di una cultura politica e istituzionale. Tale
condizione è il frutto di un sistema che negando le culture
politiche, l’espressione e la rappresentanza degli interessi da
queste sostenuti, sta sempre più degenerando verso una deriva
plebiscitaria, populista, presidenzialista e personalistica. La
Puglia purtroppo, nonostante un Presidente di sinistra, non si è
sottratta a questa deriva. In questi anni è stata mortificata la
partecipazione democratica consapevole dei cittadini, alla vita del
governo regionale attraverso i partiti che sono stati cancellati, non
si è realizzata quella svolta di metodo e di contenuti rispetto al
governo della destra, i cui uomini hanno continuato a ruotare dentro e
intorno al palazzo del governo regionale. Il risultato di questa deriva è: ·
un bilancio di
realizzazioni modesto, comunque al disotto delle promesse e delle
aspettative suscitate; ·
l’esplosione di una
questione morale in relazione alla gestione della spesa pubblica,
orientata a mantenere un sistema di potere e di costruzione del
consenso, con politiche di favore verso gruppi finanziari,
imprenditoriali, grandi professionisti, ecc. Questa gestione oltre che
a compromettere la qualità della stessa democrazia nel mezzogiorno,
per il peso e la capacità di condizionamento che qui hanno le risorse
pubbliche, ha ferito gravemente l’elettorato di sinistra. Una
questione morale che non può essere imputata alla responsabilità dei
singoli, ma trova la sua origine nell’accentuarsi di una
“questione democratica” che vede nel Presidente e nel PD i
maggiori responsabili; ·
la rottura della
coalizione che ha dato vita alla stagione entusiasmante della “
primavera pugliese”, attraverso il non coinvolgimento nel governo
prima e l’estromissione poi dalla stessa maggioranza delle forze,
quale la nostra, che hanno mantenuto un punto di vista critico. Ciononostante,
vi è la disponibilità dei comunisti italiani: a ricercare
un’intesa con le altre forze della sinistra e democratiche per un
nuovo inizio ed un’alleanza che impedisca alla destra più retriva
di riconquistare la
Puglia; a difendere le cose buone che pure in questi cinque anni sono
state fatte, ma senza alcuna logica opportunistica o elettoralistica e
solo se vi è la condivisione di una nuova cultura politica
istituzionale e di governo che può essere l’unico terreno di
incontro tra forze diverse. Guardiamo
per questo con interesse al possibile nuovo corso che potrebbe
avviarsi con la vittoria di Bersani al congresso del PD, che
abbandonando la scelta dell’autosufficienza (ovvero di una visione
istituzionale di tipo bipartitico o bipolare coatto, oltre che
presidenzialista, di cui le primarie sono un caposaldo) per quella
delle alleanze larghe, può dar luogo a una diversa cultura politica
da noi auspicata. Valutiamo,
altresì, positivamente le stesse dichiarazione di Blasi e Boccia
nell’incontro con la nostra delegazione. Verificheremo
nella stesura del documento politico e del programma di governo tali
aperture sia rispetto alla necessità di contrastare in Puglia la
deriva plebiscitaria, sia attraverso il riconoscimento delle diverse
culture politiche. Un
segnale concreto in questa direzione può e deve essere dato
approvando nel consiglio regionale del 19 gennaio prossimo, una norma
di rinvio della nuova legge elettorale, per affrontare
complessivamente ed organicamente le questioni riguardanti:
l’ordinamento regionale in merito ai poteri del Presidente, della
Giunta, del Consiglio, del numero dei Consiglieri, delle indennità,
dei meccanismi del sistema di elezione e rappresentanza. I
comunisti pugliesi ritengono, infine, di dover rivolgere un accorato
appello al compagno Vendola a non dividere il popolo della sinistra e
democratico su una questione nominalistica, senza avere, peraltro,
ancora verificato se esiste e da chi e composta la coalizione. Riteniamo
che la sinistra unita, nel confronto con le altre forze moderate
democratiche, possa realizzare un’avanzata intesa programmatica e
politica. Fuori
da questa percorso vediamo la Puglia consegnata alla destra, la
stagione della primavera pugliese finita, la sinistra lacerata, con
una parte condotta a sbattere la testa contro il muro e l’altra
condannata alla ininfluenza politica e culturale. Bari, lì
09/01/2010
Partito dei Comunisti Italiani Comitato
Regionale della Puglia Il s segretario – Giuseppe Merico
|
|
|||||||||||||||||||||