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FABRICA ETHICA , UN'UTOPIA APPLICATA di Fabrizia Paloscia costruire in modo olistico la responsabilità sociale delle imprese LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO E LA COPERTINA Brindisi 22 aprile 2011 , Palazzo Granafei Nervegna dalle 18.00 alle 2100 ne
discutono:
la recensione di Antonio Camuso Una Fabbrica Etica è possibile? Il punto di vista di una brindisina, Fabrizia Paloscia, controcorrente… Venerdì 22 aprile 2011 , ritorna nella sua città natale , Brindisi, dopo 35 anni , Fabrizia Paloscia, che in città tanti e tante sue coetanee ricordano, a cavallo degli anni 60-70, impegnata nel Movimento studentesco prima e in quello Femminista poi. Lei ha lasciato questa città nel momento in cui iniziava la fase discendente di quel processo di industrializzazione forzosa che aveva visto, all’inizio degli anni 60, nascere il dualismo monopolistico dell’industria chimica e dell’energia elettrica, che avrebbe influenzato fortemente la stessa vita sociale della Città. Poco dopo il trasferimento di Fabrizia a Firenze , avvenne a Brindisi lo scoppio del petrolchimico, il P2T, che segnò il giro di boa di quella fase e diede poi l’avvio al predominio del Regno del Carbone . La Fabbrica ormai aveva assunto il ruolo di gestore, non solo del futuro dei suoi dipendenti, ma anche della vita degli abitanti di un territorio a cui era stata espropriata la libertà di scegliere, dove agricoltura, commerci marittimi, turismo, cultura erano accantonati, pardon, sotterrati sotto milioni di tonnellate di carbone e rifiuti industriali. Fabrizia portava in quegli anni a Firenze il suo essere controcorrente, il suo volersi cimentare nel dimostrare che essere donna del Sud non era sinonimo di sottomissione, di ricerca di un posto sicuro, dell’accettazione supina di regole, modi pensare e di produrre; portava con sé l’esperienza positiva e pur difficile delle lotte dei giovani di una piccola città di provincia e del loro confrontarsi con quella particolare realtà industriale che avevano visto nascere, mentre loro studiavano sui banchi di scuola. Si è occupata così, presso la Regione Toscana, di molteplici progetti, nel campo dell’imprenditoria, dell’industria , dei servizi,dell’artigianato , del settore noprofit, della ricerca e valorizzazione della cultura contemporanea sperimentale , di progetti di recupero legati al settore detentivo, ma… nonostante tutto, Fabrizia è rimasta figlia del suo tempo ed oggi , gettandosi con entusiasmo nel suo nuovo ruolo di imprenditrice molto speciale,nella Olomanager , si occupa di consulenza olistica , di costruire reti di imprese finanziate dal micro-credito, che abbiano finalità non solo di dare benessere a imprenditori e dipendenti , ma anche di rapportarsi e costruire con il territorio e le popolazioni, relazioni non aggressive, forme di condivisione, salvaguardando ambiente , salute, qualità di vita, recuperando e salvaguardando tradizioni, cultura, ma innanzitutto donando il sogno di un futuro eticamente migliore. La presentazione a Brindisi di Fabbrica Ethica, utopia applicata , il 22 aprile, sarà l’occasione per questa brindisina, molto particolare, di darci una lezione sulla possibilità della quadratura del cerchio in un luogo , come la nostra città , dove Industria e territorio sembrano in perenne conflitto, con la prima che detta ed impone regole e stili di vita, al secondo. Con un fervido augurio , invitiamo a partecipare all’iniziativa e , se soddisfatti o semplicemente incuriositi, ad acquistare il suo libro. Antonio Camuso
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