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30 APRILE 1976
I FASCISTI MILANESI CON UN RITUALE DA BELVE SI PASSARONO IL COLTELLO DI MANO IN MANO PER ACCANIRSI SU GAETANO, SICURI DELL'IMPUNITA' CHE FINO AD ALLORA LI AVEVA SALVATI...
ma non fu cosi...
L´ASSASSINIO DI GAETANO AMOROSO CONFERMA, NON SOLO IL FURORE OMICIDA
DEI FASCISTI, MA ANCHE L´IMPOTENZA DEGLI ANTIFASCISTI DEMOCRATICI.
Il 30 aprile [1976] č spirato Gaetano Amoroso, il giovane colpito il
27 da un commando di 9 fascisti del Fronte della Gioventų. Martedė sera
27 aprile, mentre l´Amoroso in compagnia della fidanzata e di altri tre
compagni ritornava a casa, č stato aggredito da una squadra fascista
che andava a "caccia" di elementi da far fuori. L´Amoroso e i suoi
compagni si davano alla fuga, cosė i fascisti dopo aver ferito Luigi
Spera e Carlo Palma, inseguivano l´Amoroso e passandosi di mano il
pugnale lo colpivano ripetutamente.
Questo assassinio ha sollevato una ondata di indignazione. La giunta
comunale "rossa" se ne č servita per montare una campagna di difesa
dell´ordine borghese a Milano: Anche in noi internazionalisti l´
assassinio ha suscitato indignazione, ma noi ne traiamo la conclusione
opposta; la conclusione che contro i fascisti occorre la pių energica
autodifesa e la lotta conseguente contro l´ordine borghese.
Gli antifascisti democratici cui apparteneva infelicemente Gaetano
Amoroso, quando sono in massa gridano "fascisti carogne tornate nelle
fogne"; quando sono in pochi si affidano alle gambe; dimostrando anche
in questo il carattere verbale e moralistico del loro antifascismo.
Sarebbe opportuno che molti giovani "antifascisti" cominciassero a
trattare i fascisti come una forza politica e non come una "carogna"
e
su questa base imparassero a maneggiare i giusti strumenti di azione
che sono le armi della lotta di classe. IL VITTIMISMO E´
SERVI.
CONTRO LO SQUADRISMO FASCISTA GRUPPI AUTONOMI DI AUTODIFESA E COMITATI
PROLETARI DI LOTTA NEI QUARTIERI.
Pubblicato su Lotte Operaie murale nr. 114 del 2 maggio 1976.
Edizione a cura di
RIVOLUZIONE COMUNISTA
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