MOVIMENTI ANNI 70 RACCONTATI DA NOI INTERNAZIONALE |
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I movimenti per i diritti civili nell'Irlanda nel Nord |
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MOVIMENTI NEL MONDO
Osservatorio sui Balcani di Brindisi Archivio Storico Benedetto Petrone
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16 gennaio 1981 il tentato omicidio di Bernadette Devlin, la paladina dei diritti civili nell'Irland del Nord
BBC News “-Oggi,16 gennaio, la paladina per i diritti civili dell’irlanda del Nord e deputato al parlamento di Westminster , Bernadette Devlin (in mcAliskey) è stata colpita da un gruppo di uomini armati penetrati nella sua abitazione a Coalisland in County Tyrone. I tre uomini hanno colpito Bernadett Devlin, in tre parti del corpo con armi da fuoco, al torace, alle braccia e a una coscia quando ha cercato di mettere in salvo uno dei tre figli. Suo marito Michel McAliskey è stato colpito due volte a bruciapelo. I tre uomini sono attualmente interrogati dalla polizia. Essi sono stati catturati da soldati del reggimento di paracadutisti che erano di pattuglia nelle vicinanze ed hanno udito gli spari. I coniugi McAlinskey sono stati portati in volo con un elicottero dell’esercito in ospedale a Belfast in gravi condizioni . La polizia parla di un attacco condotto in maniera professionale . I Killer hanno prima tagliato i fili del telefono e poi sfondato a colpi di mazza ferrata la porta della Devlin. Le formazioni paramilitari (lealisti all’Inghilterra) sono state accusate dell’attacco. Bernadette Devlin “signora McAliskey” stava conducendo un ruolo da leader nella campagna a favore dei diritti dei prigionieri Repubblicani irlandesi (IRA) chiusi nel carcere di massima sicurezza di Maze a Belfast e che chiedono lo staus di prigionieri politici o di guerra e per il quale stanno conducendo lo sciopero della fame. Altri quattro rappresentanti del movimento dei diritti civili e contro le Carceri Speciali sono stati assassinati ultimamente., mentre 7 prigionieri dell’IRA stanno conduicendo lo sciopero della fame. Lo sciopero si è interrotto il 12 dicembre dopo che il primo ministro Charles Haughey ha invitato i loro familiari a convincerli ad interromperlo.”
Con questo comunicato diffuso, 40 anni fa, la BBC faceva conoscere al mondo ciò che avveniva in quei giorni nell’Irlanda del Nord, dove vigeva il coprifuoco, e nonostante che il governo inglese avesse inviato i paracadutisti a presidiarlo, le bande dei terroristi sovvenzionate dai gruppi politici di orientamento religioso protestante ed appoggiate dalla polizia locale continuavano a seminare il terrore. Intanto nelle carceri speciali inglesi in cui erano rinchiusi i combattenti dell’IRA ed i loro sostenitori erano l’equivalente delle carceri speciali tedesche di Stanhmein o quelle italiane dell’Asinara dove nello stesso periodo era scoppiata una rivolta capeggiata dai prigionieri delle Brigate Rosse e di altre formazioni della lotta armata di sinistra in Italia. L’annientamento del dissenso pianificato, legalizzato e sostenuto anche da partiti di sinistra al governo di quei paesi che aspiravano di presto esserci, aveva bisogno di sangue e lacrime per divenire consenso alla nuova ristrutturazione politica sociale ed economica dell’Europa che si voleva costruire in quegli anni.
A CURA DEL COLLETTIVO REDAZIONALE ARCHIVIO STORICO BENEDETTO PETRONE BRINDISI 16 GENNAIO 2021 |