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Taranto: cronache atomiche…

di quarant’anni fa

 

Rileggendo i giornali locali dell’ottobre del 69 , non vi sono solo agitazioni sindacali, studentesche o di preti contestatori che anche nella nostra regione in quella stagione di effervescenza sociale fecero sentire la loro voce, ma anche  notizie che ci parlano delle avvisaglie dei problemi causati dall’altra faccia della medaglia dell’industrializzazione  senza controllo o del rischio sempre incombente del disastro nucleare, sia che esso fosse causato dalla follia suicida di una guerra atomica o anche semplicemente da un incidente nucleare.

Leggiamo nelle cronache della Gazzetta del Mezzogiorno di allora che il 21 ottobre 1969 attraccava a Taranto il sommergibile nucleare  della marina di Sua maestà britannica  , il “Valiant” gioiello di una classe di sottomarini dotati di armi nucleari ed elemento di punta di quella che si chiamava la strategia della deterrenza nucleare.

Taranto come Brindisi in quel mese di ottobre de 69 furono visitate da moltissime navi americane e inglesi che si davano il cambio per mantenere l’equilibrio navale strategico tra il Patto di Varsavia e la NATO , nel Mediterraneo e pronti vicendevolmente a renderlo, con lo schiacciare di un pulsante , un enorme lago radioattivo.

Quel 21 ottobre a far visita alla base navale di Taranto fu il comandante del Valiant , il capitano di fregata  G.R.King che pose il saluto agli ammiragli comandanti la stessa Base e la sua squadra sommergibili. La sera, in cambio, sul sommergibile atomico, ci sarebbe stata una serata d’onore a cui autorità locali, amministratori e nostri ufficiali avrebbero preso parte. Cronache quasi mondane , identiche a tante altre salvo di esser fatte su  una nave degna rappresentante di un mondo che viveva sotto l’incubo dell’olocausto nucleare…pochi mesi prima stessi rituali con un altro sommergibile nucleare,  lo Scorpion, che “fortunatamente” ebbe in seguito un incidente in pieno oceano…se fosse successo a Taranto , forse non staremmo a raccontarlo.

 

Antonio Camuso

Osservatorio sui Balcani di Brindisi

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