Archivio storico"Benedetto Petrone"
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La rivolta arabo-palestinese di 85 anni fa,
repressa dai carri armati inglesi.
E’ una pagina di storia di Resistenza palestinese quella che oggi , come
Archivio Storico Benedetto Petrone, vogliamo ricordare sul sito di
www.pugliantagonista.it Nel luglio 1936 la rivolta degli arabi contro gli occupanti inglesi e per protestare contro il continua afflusso di migranti e profughi ebrei in Palestina, raggiunse livelli da guerra aperta e il pugno di ferro dei militari inglesi fu applicato spietatamente. Carri armati, contro insorti armati di pistole e vecchi fucili, dinamite per far saltare in aria interi quartieri arabi per snidare gli insorti con l’aiuto dall’alto di squadriglie di bombardieri.
Riportiamo qui di seguito è quanto si legge sui giornali italiani
dell’epoca, che furono molto attenti nel seguire quegli avvenimenti. Un
esempio è il titolo in prima pagina del Mattino dell’8 luglio 1936, ma
anche la tavola a colori da firma di A. Beltrame , sulla Domenica del
Corriere del 19 luglio 1936 e delle foto pubblicate sullo stesso numero,
di soldati inglesi che a Giaffa fanno saltare in aria il quartiere arabo
insorto.
Antonio Camuso
Archivio Storico Bendetto Petrone
Il Mattino 8 luglio 1936 (Archivio Storico
Benedetto Petrone, Fondo Irpinia- M.C.) Dalla prima pagina
Palestina Truppe Inglesi
manovrano per accerchiare gli insorti Otto morti a
Naplusa (Nablùs) durante le operazioni di rastrellamento- L’esplosione di
otto bombe a Giaffa-Appelli alla calma e minacce
GERUSALEMME, 7 luglio1936— 11 rastrellamento dei terroristi arabi nella
zona di Naplusa, effettuato
in
questi ultimi giorni da quattro battaglioni di truppe britanniche, è
terminato ed
i
battaglioni hanno fatto oggi ritorno a Gerusalemme. L'operazione ha dato
magri risultati poiché è stato confiscato un numero molto limitato di armi
da fuoco ed una quantità insignificante di
munizioni.
I contadini arabi, tempestivamente e segretamente informati, avevano fatto
scomparire armi e munizioni, sotterrandole in fossi scavati in precedenza.
Durante il rastrellamento sette arabi sono rimasti uccisi.
II servizio radio della Palestina, sospeso affinchè non intralciasse le
comunicazioni militari, è stato riattivato questo sera con un appello
dell'Alto Commissario britannico agli arabi della
Egli ha aggiunto che se l’ordine non sarà ristabilito con la volenterosa
collaborazione di tutti i cittadini, le autorità britanniche impiegheranno
tutte le forze militari a disposizione per fare
L’Alto Commissario ha detto pure che le forze militari sono state
notevolmente rafforzate in questi ultimi giorni e saranno ulteriormente
aumentate se è necessario. Ha annunciato, inoltre,
Questa sera, intanto, un convoglio militare britannico che ritornava dalla
periferia a Naplusa onde procedere poi per Gerusalemme è stato fatto segno
a colpi di fucileria da parte di arabi:
A Giaffa oggi sono state fatte esplodere otto bombe. Sette esplosioni non
hanno fatto vittime; nell'ottava sono rimasti feriti otto ebrei.
Le truppe inglesi hanno in massima parte abbandonato le rispettive caserme
a Gerusalemme e in altri centri del paese, per partecipare ad un periodo
di «manovre» della durata di cinque
La maggior parte delle truppe sarà concentrata a Naplusa, dove varie
caverne scavate nella roccia saranno fatte saltare con la dinamite, allo
scopo di togliere il rifugio agli arabi e snidare coloro che attualmente
vi ti trovassero.
Le truppe non portano tende, ma. soltanto pochi effetti personali, allo
scopo di rendere più facili i loro spostamenti. (Domenica del Corriere 19 luglio
1936-copertina-retro) L'insurrezione araba in Palestina.
Un episodio di lotta violenta nella
cittadina
(Domenica del Corriere 19 luglio
1936-pag2) Per domare l'insurrezione in Palestina
Trincerati nei labirinti dei loro vecchi quartieri, i più
pericolosi insorti arabi si rendevano inafferrabili. .Non rimaneva altro,
per domarli, che
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