Archivio storico"Benedetto Petrone"
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Nicola Chiusano un marinaio montellese in fuga dai tedeschi....
Mentre si
festeggiava in tutta Italia
il
68esimo della Liberazione dal nazifascismo, a Montella, si spegneva Nicola
Chiusano, uomo mite, stimato e di cui la mia famiglia si onora della amicizia.
Nicola
era conosciuto da tutti per la sua vitalità nell’organizzare
iniziative di carattere civili e religiose, in qualità di organizzatore
nella sezione reduci e combattenti di Montella e nelle attività inerenti
il culto
del Santissimo
Salvatore .
Di questa vitalità
, in lui novantenne , incuriosito ne avevo chiesto la fonte e lui, in una
intervista, concessami nell’agosto del 2012, me ne aveva dato una
bellissima spiegazione, narrandomi la sua esperienza di marinaio italiano
coinvolto, suo malgrado, nella tragedia dell’8 settembre e
di come fosse stato testimone d’eccezione di fatti emblematici
del periodo tormentato che va dal 1943 al 1945 in cui l’Italia subì
l’occupazione nazista. Mi narrò così di
come, imbarcato sulla torpediniera Ardito, fosse stato coinvolto in uno
dei pochissimi episodi di resistenza vittoriosa ai nazisti da parte delle
Forze Armate italiane: la battaglia navale nel porto di Bastia, in
Corsica, dell’9 settembre 1943.
In quella battaglia
i tedeschi cercarono, proditoriamente, di catturare o affondare tutte le
navi
italiane nel porto
Corso, ma ad avere la peggio furono proprio loro , per mani di uno degli
eroi della Marina Italiana, esaltato dal regime fascista per le sue
imprese sommergibilistiche, il comandante Carlo
Fecia di Cossato, ma che in quell’occasione diede l’esempio di
come la nostra Italia, il nostro popolo poteva riavere la dignità
perduta, schierandosi e combattendo contro Hitler e Mussolini.
La nave di Nicola
Chiusano in quella eroica battaglia , che vide l’affondamento e la
cattura di tutte le navi tedesche , riportò gravi danni e gran parte
dell’equipaggio fu ucciso dalle mitraglie tedesche e Nicola scampò alla
morte per pura coincidenza.
Nei giorni
successivi per non cadere in mano ai tedeschi, abbandonata la Corsica ,
l’Ardito con Nicola Chiusano a bordo
riuscì a ripartire verso il Sud liberato dagli Alleati, ma
purtroppo , rallentata dalle avarie , rimase indietro e riparatasi a
Portoferraio, fu catturata dai nazisti con tutto l’equipaggio.
In
quell’occasione i tedeschi erano intenzionati a fucilare l’equipaggio
per il solo fatto di aver essersi opposti con le armi alla cattura , poi
decisero di deportarli in Germania ma , Nicola Chiusano, ricoverato in un ospedale militare ligure, riuscì con uno stratagemma a fuggire,deciso di ritornare a tutti i costi a Montella.
La sua fu una fuga
densa di peripezie che lo portò alle spalle della linea Gustav, con i
tedeschi arroccati a Montecassino.
Fu in una piccola
frazione di Formia, a Trivio che trovò accoglienza presso una famiglia
contadina e lì Nicola potè essere ancora testimone di un altro miracolo:
quello della solidarietà popolare, fraterna ,
che vide coinvolte tantissime famiglie italiane, di povera gente,
che affrontarono la morte
per
rappresaglia , per mano nazista, solo per aver ospitato prigionieri in
fuga, partigiani o semplici fuggitivi , come il nostro marinaio montellese. In quella piccola frazione, per ben due volte Nicola riuscì a sfuggire ai tedeschi: la prima volta, rastrellato per caso e messo a lavorare forzosamente nelle fortificazioni, costruite dall’organizzazione della logistica nazista Todt, eluse la vigilanza e fuggì, la seconda volta riuscì a salvare la vita miracolosamente (…- il Santissimo Salvatore mi ha aiutato a farmi trovare no pertuso, sotto una roccia, dove mi infilai… “-) fuggendo sotto i proiettili delle SS tedesche comandate dal tenente Kramer , che in quell’occasione uccisero 7 civili innocenti, appartenenti a famiglie contadine della zona .
Avrei voluto
raccontare questa sua esperienza insieme a lui, in una augurabile
iniziativa pubblica
presso il
nostro Comune di Montella il prossimo 8 settembre , nel 70esimo
anniversario, di quella tragica data che vide tanti montellesi coinvolti
in vicende così tragiche , ma di cui non possiamo dimenticare. Ciao marinaio Nicola Chiusano, non ti dimenticheremo
Antonio Camuso (
Archivio Storico Benedetto Petrone) Brindisi 27 aprile 2013 articolo pubblicato su www.montella.eu
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