Archivio storico"Benedetto Petrone"
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1 febbraio 1972, Mesagne, 50 anni fa piangeva la morte dello studente Ludovico
Caliolo. Ragazzo intelligentissimo, frequentante due corsi universitari.
La morte di un giovane , qualunque sia la causa è sempre una notizia tragica e leggerla su un vecchio giornale di 50 anni fa non attenua lo sgomento comprendendo quanto dolore abbia colpito la sua famiglia. Ludovico era uno di quei figli del Sud che voleva attraverso lo studio elevare lo spirito e sfatare il mito dei meridionali poco avvezzi al sacrificio, visto che contemporaneamente frequentava con passione ben due corsi universitari distinti, segno di grande intelligenza e volontà d’animo. Pur non conoscendolo vogliamo ricordare la nostra generazione che sognava di poter cambiare il mondo e la propria condizione anche
attraverso lo studio , oltre che" l’impegno". Riportiamo la cronaca della
Gazzetta
del Mezzogiorno del 1 febbraio 1972 (Archivio storico Benedetto Petrone, fondo
Briamo-Palermo)
Mesagne, 31 gennaio 1972
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Profondo cordoglio ha suscitato a Mesagne la tragica scomparsa del
giovane studente universitario Ludovico Caliolo di 20 anni, avvenuta a
Firenze, dove egli frequentava quella Università. Il giovane è morto,
come è noto, asfissiato dalle esalazioni di gas per un guasto allo
scaldabagno mentre faceva la doccia nella pensione in cui alloggiava
con altri tre giovani pugliesi.
Il Caliolo frequentava il secondo anno della facoltà di Filosofia e
contemporaneamente il secondo corso di scenografia all'Accademia delle
Belle Arti, dove era apprezzato dai docenti e dagli amici per le sue
doti di spiccata intelligenza.
Il feretro è giunto a Mesagne ed ai funerali ha voluto partecipare una
folla imponente, tra cui centinaia di studenti venuti anche da fuori,
per rendere l'estremo saluto d'affetto al loro giovane amico.
Antonio Camuso Brindisi 1febbraio 2022
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