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LECCE terra di migranti e i movimenti

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INIZIATIVE/DOCUMENTI


MARZO ANTIRAZZISTA A LECCE

Contro
la deriva razzista e reazionaria del Governo italiano
Contro
la repressione e lo sfruttamento dei migranti
e
dei lavoratori
contro
l'omofobia e le discriminazioni di genere
"UN
GIORNO SENZA DI NOI" SCIOPERO GENERALE DEI MIGRANTI
a
Lecce, in Italia, in Francia, in Europa
Milioni
di persone immigrate vivono in Italia e in Europa.
Cosa succede se un giorno
decidono di fermarsi, di non andare al lavoro, a scuola, a comprare
nei supermercati?
Fermarsi
per un giorno per dire a tutti che:
immigrare non può essere un reato
-
i migranti non sono pericolosi parassiti o solo braccia da sfruttare
nel lavoro
-
le leggi razziste e il permesso di soggiorno legato al lavoro rendono
precaria e sempre
sotto
ricatto la vita dei migranti
-
la discriminazione e la precarietà dei cittadini e lavoratori
migranti rendono precari
anche
i diritti e la sicurezza dei cittadini e lavoratori italiani
-
le donne e gli uomini immigrati, i figli degli immigrati nati o
cresciuti in questa terra, sono i nuovi cittadini, sono lavoratori e
lavoratrici, sono alunni e studenti. Sono parte dell´Italia di
oggi.

LUNEDI'
1 MARZO MANIFESTAZIONE A LECCE per:
*
un mondo senza più razzismo e frontiere
*la
regolarizzazione generalizzata per tutte/tutti
* la chiusura dei
CIE e l'estensione dei diritti fondamentali e necessari
DIGNITÀ,
SALUTE, CASA, LAVORO, ISTRUZIONEAPPUNTAME NTO
A PORTA NAPOLI - LECCEALLE
ORE 16,00


Per cinque giorni a Lecce il “Treno della Memoria

MIGRANTI, DAL PASSATO AL PRESENTE: STORIE, VOLTI, VOCI DI PUGLIA

Martedì 23, il regista Paolo De Falco ospite della Biblioteca Provinciale “N. Bernardini

 

Il Consiglio Regionale della Puglia, l’Assessorato Regionale alla Solidarietà e la Direzione Scolastica Regionale hanno promosso il progetto “Migranti, dal passato al presente: storie, volti, voci di Puglia”, per affrontare il tema dell’integrazione sociale degli immigrati, garantendo un’accoglienza più dignitosa, al fine di costruire nella nostra Regione una società realmente multiculturale. Tra i fini dell’iniziativa, anche quello di far conoscere alle fasce più giovani quello che ha rappresentato l’emigrazione per la Puglia e, contemporaneamente, poter valorizzare la memoria delle nostre radici.

Il progetto, che andrà avanti sino alla fine del prossimo mese di marzo, è articolato in tre fasi: “Testimonianze della Memoria”, “Il Treno della Memoria”, “I luoghi della memoria”.

Per la fase dedicata alle “Testimonianze della memoria” sono stati organizzati tre seminari di studio a Bari, Foggia e Lecce, con la partecipazione di esperti, sociologi e storici, con l’obiettivo di incrementare la conoscenza e stimolare la riflessione sulle problematiche connesse ai temi della migrazione. Si terranno anche sei incontri destinati agli studenti pugliesi con la presenza di chi ha vissuto in prima persona l’esperienza dell’emigrazione ed immigrazione: questi incontri potranno coinvolgere almeno quattromila ragazzi.

Il treno della memoria” ha previsto l’allestimento, all’interno di dodici vagoni merci, di una mostra multimediale composta da documenti, fotografie, postazioni multimediali, proiezioni e testimonianze che consentano ai visitatori di approfondire la comprensione dei fattori che hanno determinato i fenomeni migratori. Il treno, uno dei segni simbolo della nostra migrazione, utilizzato da milioni di pugliesi per raggiungere il porto di Napoli agli inizi del secolo, sarà a Lecce dal 20 al 24 febbraio, per poi proseguire per Brindisi, Taranto, Bari, Foggia e Torino. La mostra è divisa in tre sezioni: “Emigrazione italiana e pugliese negli Usa”, “Emigrazione pugliese in Europa e nord Italia”, “Immigrazione in Puglia”.

La fase dedicata ai “Luoghi della memoria” è destinata esclusivamente ai giovani, sviluppandosi in tre direzioni: attraverso le scuole gli insegnanti e gli studenti residenti in Puglia sono stati invitati a produrre testimonianze sulla Migrazione nel territorio, attraverso foto, interviste, racconti e altro materiale da realizzare con gli anziani dei paesi; attraverso un’indagine che cercherà di raccontare la vita lontano dalla Puglia dei figli degli emigrati pugliesi all’estero; attraverso le testimonianze dei figli degli immigrati in Puglia: le aspettative, la loro vita, il rapporto con i coetanei, la scuola.

Il coordinamento operativo del progetto è stato affidato alla “Teca del Mediterraneo”; nell’ambito del progetto, la Biblioteca Provinciale “N. Bernardini” di Lecce, martedì 23 febbraio, alle ore 18, ha promosso un incontro che si svolgerà nel teatrino del Convitto “Palmieri” (p.tta Carducci). Ospite della serata il regista salentino Paolo DeFalco che presenterà i sui lavori “Radice e Frontera” e “Frontiera Blanca”, e si confronterà con il pubblico in sala. “Radice e Frontera” è un documentario che intende mettere in scena, attraverso un linguaggio realistico e poetico, le realtà e le istanze delle comunità di emigranti italiani, tra i quali emergono non soltanto persone con storie straordinarie e un bisogno profondo di raccontare la loro esperienza-memoria, ma soprattutto uomini, Italiani, che hanno conservato un legame ed un desiderio fortissimo di dialogo con l’Italia in termini umani, culturali e anche imprenditoriali. Il documentario veicola in più punti, una richiesta e allo stesso tempo un incitamento agli imprenditori italiani a pensare strategie di investimento e di scambio commerciale diretto con l’Argentina. Alla realizzazione del progetto “Radice e Frontera” hanno partecipato – oltre alla Camera di Commercio Italo-Argentina – la Regione Puglia, la Provincia di Bari, il Comune di Bari, in collaborazione con le comunità dei pugliesi in Argentina e con il Patrocino del Ministero degli affari esteri. “Frontiera Blanca” è un documentario prodotto da “Film Grad” e Regione Puglia, girato in Cile nel 2008.

Paolo De Falco, laureato in storia del teatro all’Università “la Sapienza” di Roma, ha studiato danza, musica e recitazione incontrando nel suo percorso di formazione Eduardo De Filippo, Leo de Berardinis, Peter Stein, Carmelo Bene e Jerzy Grotowsky. Ha debuttato come attore cinematografico a vent’anni con "Il Grande Blek" (1987) di Giuseppe Piccioni. Dopo alcuni video teatrali, nel 2002 ha girato il suo primo corto, "Il Ponte”, tratto da un racconto di Franz Kafka. Nel 2005 ha diretto il suo primo lungometraggio documentario, "Stella Loca", presentato alla Festa Internazionale del Cinema di Roma, al Trieste Film Festival e al “Doc for Sale” di Amsterdam. Nello stesso periodo ha realizzato una serie di documentari in Argentina, Cile e Brasile sull’emigrazione italiana del dopoguerra.  (Gabriele De Blasi)

 


 

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