MEMORIA
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BENEDETTO
PETRONE:L'ASSASSINIO, LA REAZIONE DELLA CITTA'
NELLA CRONACA DI
LOTTA CONTINUA
DEL 30 NOVEMBRE 1977
Morire a
diciott'anni
CHI ERA IL COMPAGNO
BENEDETTO PETRONE
Parliamo di Benedetto con l compagni che lo hanno
conosciuto, al presidio di piazza della Prefettura, sul luogo
dell'omicidio, coperto di fuori corone e manifesti.
Ancora
non ci credo» dice un compagno dell'MLS di Bari vecchia, il quartiere dove
Benedetto era noto e viveva. < E' difficile chiudere in poche righe la
storia di un compagno. Famiglia proletaria (padre disoccupato con una pic-
cola pensione, come tanti anziani del Sud), Benedetto doveva lavorare per
aiutare il bilancio familiare. D'estate faceva il bagnino, da dieci giorni
lavorava come scaricatore In una cooperativa di trasporti. Prima andava a
scuola, all'Istituti commerciale Romanacci poi a lavorare come tutti noi,
come ci dice un suo amico del quartiere. Fino a dodici anni era stato in
collegio a Como.
La sua è una storia comune a tanti giovani
proletari di Bari vecchia. Passato attraverso le associazioni cattoliche,
era entrato nella FGCI La poliomeiite che lo aveva colpito non gli
impediva di essere uno dei giovani più conosciuto nel quartiere dove
viveva. E lo conoscevano anche tutti I compagni di Bari e non solo quelli
del PCI. Aveva lavoralo nei comitato di quartiere nelle lotte per il
risanamento dove erano impegnati oltre ai compagni del PCI anche quelli
del l'MLS e la comunità di base di Santa Chiara. Il suo impegno
antifascista era noto a tutti. Nelle scadenze di lotta era sempre stato
presente. «Gli piaceva il Nuoto e lo sport>, ricorda un giovane operaio
che abita a pochi metri dalla sua casa. …
LA REAZIONE DELLA CITTA'
Bari - Una grande mobilitazione operaia
e studentesca chiude due covi fascisti
Imposta al questore anche la chiusura della federazione missina
Bari. 29 — La serie di aggressioni fasciste che da
settimane ai ripetevano nelLa città ha raggiunto il suo scopo infame:
Benedetto Petrone, 18 anni, lavoratore precario iscritto alla
FGCI della sezione Bari vecchia è stato ucciso lunedi sera verso le
20.30 in piazza Massari, a colpi di coltello da una squadraccia
fascista. Usciti dalla federazione missina di via Piccinnii sotto gli
occhi di una pantera della PS. che ha lasciato fare, una trentina di
assassini si sono diretti verso la zona della piazza dove sosta la gente e
i compagni. Benedetto, poliomenitico non è riuscito a scapparee un
altro compagno Francesco si è fermato ad aiutarlo. Sono stati subito
raggiunti dai fascisti, che li hanno aggrediti a colpi di coltello:
Benedetto e Francesco sono ca- duti. Benedetto è stato colpito
all'addome e sotto la clavicola destra. Francesco sotto l'ascella
sinistra…
…La Scorsa settimana nella zona di Carrassi e
Poggio Franco c'erano stati scontri con i fascisti. Abbiamo saputo ieri
sera da Radio Radicale verso le 21.30 dell'omicidio del compagno, ci siamo
concentrati a Piazza Massari dove il fatto era accaduto. Mentre la
sezione di Bari vecchia del PCI si rifiutava di dare imegafoni ai
compagni, dicendo che avrebbe dovuto discuterne in direttivo Dalla casa
deflo studente decine di compagni sono arrivati subito in corteo,
assieme al piantoe l‘emozione c'era anche la rabbia e la volontà dnon
assistere impotenti allo svolgersi degli avvenimenti. Le centinaia di
compagni raccolti hanno attaccato
la sede del MSI e successivamente anche quella delia CISNAL, ….
….
. Prima del corteo centrale, un corteo di studenti
medi — circa un migliaio di persone — si è diretto alla sede missina di
Passaquindici, covo squadrista di cui il consiglio comunale stesso aveva
chiesto la chiusura ai CC e alla questura, e lo hanno chiuso di fatto.
Al corteo grande c'erano gli operai dEll'OM. e la presenza operaia era
visibile in ogni settore del corteo… Ma accanto agli operai c'erano
moltissimi studenti giovanissimi, probabilmente dal loro primo corteo,
tutti mescolati interne, professori della scuola Romanazzi, dove Benedetto
aveva frequentato,esponenti sindacali, insomma la città intera! Gli slogan
gridati in questo imponente corteo erano «MSI fuorilegge, ce lo mettia-
mo noi e non chi lo protegge». «Benedetto è vivo e lotta insieme a noi ».
e ancora tutta una serie di slogan antifascisti…
a cura
dell'Archivio Storico Benedetto Petrone
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