Archivio storico"Benedetto Petrone"
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Ottobre 1946, i primi passi della
Repubblica.
Emigrazione,
miseria e lavoratori
in piazza, nonostante la repressione,
nelle
pagine del l’Avanti di 75 anni fa. di Antonio Camuso
A
Taranto
sussidio di sopravvivenza
per le famiglie dei lavoratori emigrati in Belgio, a Tuscania la
moglie del sindaco suona le campane a stormo per impedire gli arresti dei
dimostranti, in Sicilia, a Petralia Sottana centinaia di contadini in
piazza contro i soprusi degli agrari che non accettano le leggi della
Repubblica.
Ritengo utile,
per i dovuti confronti e riflessioni proporre
un breve spaccato dell’Italia di 65
anni fa, che con la proclamazione della Repubblica provava a riprendersi,
dopo la lotta di Liberazione, dalle scelte scellerate del fascismo e della
Monarchia.Lo facciamo attraverso la lettura del giornale l’Avanti, organo
del Partito Socialista Italiano, copia appartenente al nuovo Fondo M.C
acquisito dall’Archivio
Storico Bendetto Petrone , consistente in oltre mille tra giornali e
riviste che vanno dagli anni Venti del ‘900 sino al 1950, in fase di
catalogazione e digitalizzazione ed inserito nel Fondo Irpinia dello
stesso AS B Petrone,
L’Avanti , 3 Ottobre 1946
Sussidio straordin. per
i
lavoratori italiani all'estero
TARANTO, 2. —
L'Ufficio provinciale del lavoro di Taranto comunica che a favore dei
lavoratori di cittadinanza italiana aventi a carico persone e famiglia in
istato di bisogno, che siano stati arruolati attraverso il detto ufficio
per prestare la loro opera di operai all'estero ed abbiano lasciato il
territorio nazionale, è stata disposta la concessione di un sussidio
straordinario di disoccupazione, a decorrere dal giorno successivo a
quello della partenza del lavoratore, fino alla ricezione della prima
rimessa alla famiglia da parte del lavoratore
Si comunica
inoltre che ai lavoratori diretti nel Belgio è' stato apportato un
sensibile aumento salariale nella misura di venti franchi belgi al giorno.
Disordini a
Tuscania
VITERBO, 2 (Ansa)
— Nella mattinata una cinquantina di carabinieri ed agenti di P. S. si
sono recati a Tuscania per procedere alla diffida dei maggiori
responsabili delle recenti invasioni di terre. Alcune decine di persone
venivano condotte nella Caserma dei carabinieri. Intanto una grande folla
di cittadini, ritenendo che si volesse procadere a degli arresti, si
addensava intorno alla Caserma richiamata dai rintocchi del campanone
civico che. per iniziativa della moglie del Sindaco, veniva suonata a
stormo.
Dalla caserma si
chiedevano rinforzi al Capoluogo e questi arrivavano sollecitamente e in
tempo per disperdere i dimostranti che reclamavano il rilascio dei
presunti arrestati. Molti dei fermati, però, venivano in seguito
dichiarati in arresto per offese alla forza pubblica.
Gli agrari
siciliani sfrattano i coloni Inumana provocazione dei latilondisti -
L'insulto ai lavoratori è un’ offesa alla Repubblica • Vibrante comizio di
protesta a Petralia Sottana -
PETRALIA SOTTANA,
2. — Aderendo all'invito della C.G.I.L. della Sicilia i lavoratori di
tutte le categorie stamane alle 10 sono entrati in sciopero. La
manifestazione ha avuto luogo nella grande piazza citadina ove il
segretario della Camera del Lavoro ha esposto lo stato di disagio in cui
versano le classi meno abbienti.
In un secondo
tempo la manifestazione di protesta è continuata sotto i balconi del
municipio; il Sindaco ha risposto alle interrogazioni poste dai cittadini
ed ha promesso il suo interessamento per la soluzione dei problemi di
maggiore rilievo.
Ma, la nota
vibrante, incendiaria doveva essere recata alla protesta, da centinaia di
contadini accorsi dal feudi a richiedere la assegnazione delle terre
incolte nostro latifondo. Da tempo
una provocazione ha luogo in danno del contadini delle nostre montagne:
gli agrari, contra-
L'Insulto degli
agrari ai lavoratori della terra è un insulto alla Repubblica ed al popolo
operoso che la Repubblica ha voluto ed ha realizzato…
ANTONIO CAMUSO – Archivio Storico Benedetto Petrone , Brindisi 8 ottobre 2021
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