Archivio storico"Benedetto Petrone"
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L’altro giorno del ricordo
Bari 29 gennaio 1944, la prima Assemblea dei partiti antifascisti italiani chiede scusa ai popoli yugoslavo e greco, e auspica”l’eliminazione di tutti gli elementi fascisti, semifascisti e selvaggiamente nazionalisti…”
di Antonio Camuso Nella rituale ricorrenza del 10 febbraio con l’opera di “dissociazione” storica e il gettar fango sulle Resistenze balcaniche al nazifascismo , si tace su quei quasi due milioni di morti nei Balcani, causati dalla aggressione italiana fascista del 1940 seguita dalla Germania nazista nel 1941. Ben sapevano, gli esponenti dei partiti antifascisti che si riunirono per la prima volta a Bari nel gennaio 1944, sulla enorme responsabilità e quali gravi conseguenze di quei misfatti sarebbero ricadute sull’intero popolo
italiano. In questo senso va letto il proclama appello che l’Assemblea dell’Antifascismo italiano lanciò al popolo yugoslavo e al popolo greco che opponevano una fiera resistenza ai nazifascisti. Le parole sono chiarissime e in esse non si promettono lacrime o lamenti per “ fascisti e nazionalisti eliminati” perché colpevoli
di aver provocato una simile tragedia. Tutto ciò sarebbe bene ricordarlo nel giorno in cui l’aggredito vien ritratto semplicemente con il volto del carnefice. Ben sappiamo come in tutti i paesi sconvolti della guerra la voglia di rivalsa fu fortissima,
sia che fosse contro gli ex-occupanti , invasori, che contro i
collaborazionisti. Come ricorda De Gaulle , a Francia liberata furono oltre 10.000 le esecuzioni “legali” di collaborazionisti francesi , a cui si aggiunsero molte migliaia di sentenze capitali emesse da “tribunali del popolo” o semplici vendette private. Numeri che superano di gran lunga quelli censiti in Italia dal famoso rapporto Scelba del dopoguerra…
Al popolo iugoslavo Prima Assemblea italiana riunitasi dopo venti anni di tirannide fascista esprime a tutti i serbi, croati e sloveni il suo orrore per la selvaggia aggressione che Vittorio Emanuele e il suo Mussolini perpetrarono contro di loro. Storia e geografia ci impongono una politica di cordiale e leale intesa.- Essa sarà sicura e feconda se dai due lati elimineremo tutti gli elementi fascisti, semifascisti e selvaggiamente nazionalisti che per anni avvelenarono la vita nazionale e morale a
Roma e a Belgrado.
Al
popolo ellenico Prima Assemblea italiana riunitasi dopo venti anni di tirannide fascista inizia i suoi lavori esprimendo al valoroso popolo ellenico il suo orrore per la crudele ingiustificata aggressione che Vittorio Emanuele è il suo Mussolini perpetrarono contro la Grecia. Il popolo italiano vuole e intende
che la vecchia amicizia tra i due
antichissimi popoli risorga Perchè ciò accada basterà che i due popoli siano domani, a guerra finita, completamente liberi da ogni resto
fascistico
del passato.
Antonio Camuso
Brindisi 10 febbraio 2022
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