Archivio storico"Benedetto Petrone"
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10 agosto 1927 Quando Mussolini cercò di salvare Sacco e Vanzetti.ovvero Caso Cospito e la Destra al governo, della quale si vergognerebbe anche il Duce
Questa classe politica al governo che reputa
un’anarchico in galera, ridotto a peggio di un superstite di
Auschwitz, pericoloso quanto i capi delle Mafie internazionali, ebbene
sta dimostrando di superare in cinismo e fellonia, quel Duce a cui
molti degli attuali “occupa-scanni-ministeriali” si ispirano
nostalgicamente . Dobbiamo purtroppo dare atto che nel caso
degli anarchici Sacco e Vanzetti, il Duce del Fascismo, si comportò
ben diversamente, e sono attestate le sue azioni a favore della
salvezza di due “sovversivi condannati –se pur ingiustamente, come
risultò in seguito-per rapine , porto d’armi, uccisione di innocenti
cittadini ”, quindi di fatti di sangue ben più gravi del detenuto
Cospito.
Che si vergogni chi vagheggia Cospito e gli
anarchici come il “nemico alle
porte…” che vuol abbattere l’Italia repubblicana e come tale
urlare al rischio di catastrofe
istituzionale se Cospito andasse a curarsi in un Ospedale, invece
che spegnersi al 41 Bis. Vergognatevi, pure dinanzi a colui che
andavate a trovare in pellegrinaggio a Predappio!!!
Riportiamo, per conferma ,un articolo
apparso il 10 agosto 1927 ( cinque anni dopo l’avvento del Fascismo)
sul quotidiano il Giorno, diretto da una giornalista
d’eccezione, Matilde Serao che in quei giorni volle
far mantenere l’attenzione dell’opinione pubblica italiana, ed in
particolare quella meridionale, sul caso degli anarchici Sacco e
Vanzetti.
Quel 10 agosto 1927 in prima pagina
leggiamo la risposta di Mussolini al padre del pugliese, Sacco (Torre
Maggiore-Bari),
che lo implorava di fare l’ultimo estremo tentativo nei
confronti delle autorità americane per salvare la vita a suo figlio e
a Vanzetti.
IL GIORNO
Politico Letterario Illustrato del Mattino
Mercoledì-giovedì 10-11 agosto 1927 (anno V)
(Archivio Storico Benedetto Petrone, fondo Irpinia M.C ,
Bagnoli Irpino)
Pro
Sacco e Vanzetti
L'azione spiegata dal Duce
BARI. 9 agosto1927 In seguito alla decisione di conferma
della pena capitile per Sacco e Vanzetti, il padre di Sacco aveva
telegrafato da Torre Maggiore (provincia di Foggia) al Capo del
Governo, S. E. Mussolini, interessandolo vivamente alla sorte di suo
figlio. S. E, Mussolini ha cosi telegrafato al
Prefetto di Foggia : | "Ricevo telegramma, a .firma Sacco, da
Torre Maggiore, il quale mi sollecita intervento per salvezza suo
figlio. ' Voglia comunicargli che da tempo e
assiduamente
mi sono occupato posizione Sacco e Vanzetti,
che ho fatto
tutto il possibile compatibilmente con le regole internazionali per
salvarli dalla esecuzione…
Dalla catalogazione dei giornali del dopoguerra del fondo Irpinia, MC, Bagnoli Irpino, dell’Archivio Storico Benedetto Petrone ARCHIVIO STORICO BENEDETTO PETRONE archiviobpetrone at libero.it Brindisi 5 febbraio 2023 |
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