Archivio storico"Benedetto Petrone"
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31 dicembre 1946 75 anni fa, il capodanno amaro per
il popolo calabrese. Nel mese di dicembre 1946
distribuito 1 kg di pasta a testa… Fame , disoccupazione, ascesa di nuovi
ricchi, arresti tra operai e dimostranti.
di Antonio Camuso. I primi passi della Repubblica nelle
pagine dell’Avanti!
La cronaca del giornale socialista Avanti!,
dedicata ai problemi del Meridione in quel fine anno 1946, nel numero del
31 dicembre, trova in prima pagina il comunicato/appello delle Camere del
Lavoro Calabresi al Governo e alla CGIL nazionale.
“- Fermare la speculazione sui prezzi, aiutare i ceti più poveri incapaci
di far fronte all’inflazione e all’accaparramento selvaggio di beni da
parte di speculatori neo-mafiosi… In quel comunicato si denuncia l’improvvisa
nascita di nuovi ricchi e tra questi, i gabellieri,cosa
che vedremo ripetersi in Sicilia
con personaggi contigui al ll’intreccio mafia-politica. Intanto
i proprietari terrieri e gli industriali si rifiutano di pagare
i salari . I proletari calabresi sono letteralmente alla fame
con lo Stato con i suoi enti
di assistenza ereditati dalla guerra e dai razionamenti, ha distribuito
nel mese di dicembre per ogni calabrese appena :
-”… a Catanzaro 1 kg. di pasta, a Cosenza 1/2 kg. di pasta e 1/2 di riso,
a Reggio Calabria 1 kg. di pasta e 400 grammi di riso, mentre in alcuni
comuni della provincia è stato distribuito 1/2 kg, di pasta oltre alla
distribuzione straordinari» di 1 kg. df generi da minestra per operai ed
impiegati. Tutto ciò in un contesto in cui per la penuria di
grano e l’agricoltura tutta da ricostruire, il governo italiano per poter
sfamare nei primi
trenta giorni del nuovo anno
tratta con il governo argentino l’acquisto di partite di grano da
ricevere via mare. Dallo stesso mare che oggi
dai media vien descritto come un pericoloso veicolatore di migranti
“invasori”, arrivavano,in quei giorni, se
pur centellinati, gli aiuti internazionali, da parte degli Alleati ed in
particolare dagli USA.
In
questa fase si trattava di aiuti umanitari di
forze occupanti , secondo il diritto internazionale, ma nei mesi e
negli anni a seguire , mezzo di pressione per la svolta anticomunista nel
quadro poltico italiano, che portò alla vittoria della DC nel 1948 e
l’adesione alla NATO nel 1950. Grazie al lavoro di digitalizzazione di centinaia
di copie di giornali dei primi anni della Repubblica, contenuti nella
sezione Irpinia dell’Archivio Storico Bendetto Petrone, possiamo leggere
la cronaca di quel difficile
fine anno 1946, di 75 anni fa.
AVANTI!, 31 dicembre 1946 (Archivio Storico Benedetto Petrone, sez Irpinia,
fondo M.C.)
FERMENTO NEL MEZZOGIORNO
Tutta la Calabria contro gli speculatori
I lavoratori di Reggio, di Catanzaro e di Cosenza non vogli ono più
tollerare l'esosità dei grossi produttori, aperti nemici
della Repubblica e della Democrazia
E stato costituito un Comitato di agitazione che siede in permanenza
presso la Camera del Lavoro che ha carattere regionale, in quanto vi
aderiscono incondizionatamente Reggio e Cosenza, e che nel caso di
inconsulte resistenze
proclamerebbe lo sciopero generale esteso
Cadono, con ciò, i calcoli di
quanti, industriali
proprietari terrieri e grossi commerciarti, a loro ragion veduta,
accrescono oltre misura e
tolleranza il naturale disagio del dopoguerra, allo scopo di specularvi,
sopra, per crearvi, da un lato, fantastiche ricchezze (nel Crotonese.
gabellotti e industrianti che sino a pochi anni fa disponevano, si e no.
di poche centinaia di migliaia di lire in valuta o in beni, oggi sono
diventati più volte milionari e subentrano al latifondista inetto e
assenteista nel possesso di immense tenute) e. dall'altro lato, per
foraggiare la stampa e i
settori conservatori ( e neofascisti) che dovrebbero fare il
colpo ( golpe di
Stato) contro la Repubblica e la democrazìa a tutto vantaggio di un
sistema infausto-a detrimento dei deboli. L'agitazione si propone:
1) controllo e blocco della produzione: 2) tregua dei prezzi sino a quando
non sarà meglio convogliata e disciplinata la produzione, 3) scambio delle
merci in eccedenza con le regioni che ne mancano 4) apertura dell'Ente
Comunale dei Consumi; 6) Raggruppamento delle diverse Cooperative di
Consumo esistenti in un unico organismo vitale;
Sì sussidio straordinario ai disoccupati e ai mutilati:
7) creazione di organi tecnici e
di controllo.
La situazione alimentare in Calabria
Si apprende da fonte ufficiale romana, che durante il mese di dicembre
sono stati distribuiti i
Da parte sua l'Alto Commissariato per l'alimentazione si adopererà per
venire incontro alla popoIazione delle Provincie calabresi autorizzando
ulteriori distribuzioni di pasta per una sanatoria dei generi non
distribuiti nel recente passato. Inoltre si prevede che il piroscafo -
William Raybur già giunto a Bari, scaricherà a Crotone circa 33 mila
quintali di grano che,
ANTONIO CAMUSO – Archivio Storico Benedetto Petrone , archiviobpetrone at libero.it Brindisi 28 dicembre 2021
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