Archivio storico"Benedetto Petrone"
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Il 25 aprile e le contestazioni alla" Brigata Ebraica"La vera storia della Brigata EbraicaAutor Antonio Camuso
…”-Nel Tirolo non c’erano foibe, quindi facevamo scavare la fossa agli ex nazisti e loro collaboratori che rapivamo in Austria e li giustiziavamo…”-
Anche questo 25 aprile 2024 l'attenzione dei media e, purtroppo, anche di molti manifestanti antifascisti si è focalizzata sulla presenza, nelle piazze, di manifestanti della "Brigata Ebraica" e che quest'anno, a causa del conflitto a Gaza sono stati oggetto di contestazioni particolarmente accese. A mio avviso i primi non avrebbero nulla nel richiamarsi alla "vera" Brigata Ebraica se conoscessero il suo reale operato, e i secondi avrebbero il diritto di portare anche loro nei cortei uno striscione che richiamasse entrambi i nomi della vera "Brigata Ebraica " che quella ben più gloriosa Brigata internazionalista ebraica -palestinese BOTWIN che combattè nella guerra di Spagna Premetto che la lotta antifascista e la Resistenza hanno visto coinvolti un numero rilevante di uomini e donne di religione ebraica, che militarono in formazioni partigiane dalle più diverse fedi politiche, così come sotto le divise di diversi eserciti alleati. Una tradizione di militanza che aveva già visto la presenza ebraica nelle brigate internazionali in Spagna con numeri di rilievo e che nella Brigata Botwin , trova l'esempio più fulgido . Ad essa su questo sito abbiamo dedicato una pagina al link.... brigata ebraica-palestinese Botwin che combattè in Spagna Poichè la "vera" Brigata Ebraica ( quella che combattè in per un paio di mesi nel 1945), è ben altra cosa, anche in quest'occasione occorre fare chiarezza su chi siano coloro che oggi strumentalmente scendono in piazza agitando le bandiere israeliane e contemporaneamente gli striscioni richiamanti la Brigata Ebraica, semplicemente per affermare il diritto di Israele di continuare a opprimere e massacrare il popolo palestinese con i risultati che vediamo a Gaza. Ritengo giusto, come ricercatore storico, contribuire a collocare nella giusta prospettiva, l’operato della Brigata Ebraica nella campagna d’Italia, mettendo in luce aspetti inediti e paradossali, se confrontati sul fango gettato sui partigiani comunisti, additati a infoibatori e spietati assassini dal revisionismo di destra. Per non esser accusato di dare giudizi di parte, ho ritenuto opportuno, non utilizzare fonti ritenute della“sinistra antisionista e filo palestinese”, bensì autori e associazioni che fanno riferimento al sionismo italiano e internazionale e siti facilmente verificabili, delle comunità ebraiche che con dovizia di particolari narrano con”giusta enfasi” delle imprese della Brigata Ebraica nel suo soggiorno in Italia.
…”-Nel
Tirolo non c’erano foibe, quindi
facevamo
scavare la
fossa
agli ex nazisti e loro
collaboratori che rapivamo in Austria e
li giustiziavamo.” Si potrebbe condensare in queste poche parole l’operato antinazista della Brigata Ebraica, in Italia a guerra ormai finita, se non ci fossero da annoverare le perdite subite nei due mesi di guerra convenzionale, dal febbraio 1945 all’aprile del 1945, in altre parole cinquantadue morti e qualche centinaio di feriti e ammalati vedi articolo sul Sole/ventiquattro ore , 24 aprile 2019. Squadroni della morte a caccia di nazisti
Grazie a preziosi articoli come quelli pubblicati sul sito dell’associazione ebraica milanese sin dall’aprile del 2015 ad opera della ricercatrice ebrea Marina Gersony, nella pagina http://www.mosaico-cem.it/attualita-e-news/mondo/chaim-miller-il-cacciatore-di-nazisti che possiamo scoprire come fosse ancora in vita nel 2015 il 93enne Chaim Miller, austriaco di nascita, fiero di aver condotto con gli uomini della Brigata Ebraica l’operazione Nakam (vendetta). “… La Brigata, suddivisa in gruppi di otto/dieci persone che agivano indipendentemente tra di loro, era fortemente motivata a scovare i nazisti che si erano macchiati di atti criminali (o di persone che in qualche modo avevano collaborato con loro), catturandone e giustiziandone molti, … Del resto le autorità britanniche che presidiavano la Carinzia non muovevano un dito per punirli».
Legger ciò fa comprendere
come altri
partigiani slavi e
Italiani, maquis francesi , belgi e olandesi, a guerra finita abbiano in
modi e tempi diversi, in qualche modo giustiziato alcune migliaia di
nazisti e fascisti rei di una
guerra di aggressione che causò cinquanta milioni di
morti. Così di fronte alla giusta convinzione che nessuno avrebbe perseguito con altri tribunali di Norimberga, i cosiddetti pesci piccoli nazisti e fascisti, ci fu chi decise
nel primo dopoguerra di
farsi giustizia da sé:
«Il primo uomo delle SS l’ho ucciso dopo la guerra nel 1945, in Italia.
Era un nazista di Vienna, la mia città natale, che aveva fatto stragi
durante la Shoah. Quando l’ho rapito, l’ho portato in un bosco e l’ho
messo di fronte alle sue azioni. Ha ammesso tutto… ho emesso il verdetto,
lui ha scavato una fossa e si è inginocchiato ... È morto prima che
potesse sentire il botto».
Gesta da giustizieri,
se non
proprio da Squadroni della Morte , o da” infoibatori
Altri
particolari interessanti provengono da un articolo di Marco di Blas
apparso sul messaggero veneto nel 2009 e rintracciabile anche
sul sito ebraico
filo-sionista.
http://www.ilvangelo-israele.it/news/isr_464.html Criminali nazisti
giustiziati dalla Brigata ebraica
…Dichiarazioni
e interviste…racccolte
in un documentario trasmesso, sempre in Germania, dall'emittente
televisiva Zdf.
I boschi della Valcanale
celano da oltre sessant'anni un segreto. Lungo le valli che si dipartono
da Malborghetto, Camporosso, Tarvisio sono sepolti criminali nazisti
giustiziati sommariamente da cellule della Brigata ebraica di stanza nella
zona tra maggio e luglio del 1945, nell'ambito di un'operazione denominata
"Nakam", che nella lingua ebraica significa "Vendetta". La loro ricerca,
cattura e uccisione - con un colpo di pistola alla nuca o con un cappio al
collo - costituisce un capitolo della storia della seconda guerra mondiale
ancora non scritto, anzi rigorosamente taciuto per più di mezzo secolo.
L’inedita collaborazione
tra partigiani comunisti slavi “titini”
e i giustizieri della
Brigata Ebraica
«Ricevevamo
indicazioni sulla presenza di ex nazisti dai partigiani jugoslavi. Di
giorno facevamo sopralluoghi per localizzare le persone. La nostra
uniforme britannica (distinta soltanto dalla stella di Davide su una
manica, ndr) ci consentiva di attraversare il confine di Coccau e di
muoverci liberamente».
Di tutto ciò i superstiti della "vera" Brigata Ebraica(
e non quei soggetti che il 25 aprile si presentano nelle piazze col suo
nome)
ne hanno voluto parlare per rendere perpetua la memoria di questo
“glorioso passato” in un film documentario dellaTelevisione tedesca ZDF,
la cui copia forse sarebbe opportuno regalare insieme a quella del libro
in occasione del 25 aprile
ai denigratori della resistenza comunista e yugoslava, che si
professano filosionisti…
e
forse il rileggere di quella collaborazione tra partigiani yugoslavi
e giustizieri della Brigata Ebraica, farebbe bene anche per chi , a
sinistra, condanna tout court la presenza degli striscioni della "vera" Brigata
Ebraica nei cortei del 25 aprile .
Ora
e sempre Resistenza !
Antonio Camuso
Archivio Storico Benedetto
Petrone- Articolo rivisto e corretto Brindisi 25 aprile 2024 archiviobpetrone at libero.it Nota: at è l'equivalente @ ed è inserita onde evitare spam sulla mail è consentita la riproduzione a fini non di lucro dei materiali dell'Archivio Storico Benedetto Petrone con l'obbligo di riportarne la fonte e il nome dell'autore
Di Maio , il 25 aprile e la Brigata Ebraica La vera storia della Brigata Ebraica Autor Antonio Camuso
Nel clima arroventato tra i due partner di governo (Di Maio e Salvini) anche il 25 aprile è divenuto motivo del contendere in questa campagna elettorale infinita. Mentre Salvini annunciava di andare a Corleone tra la polizia impegnata nella lotta alla mafia, il suo scomodo partner replicava che la festa della Liberazione l’avrebbe celebrata nella sinagoga di Roma per omaggiare la memoria e il contributo alla lotta antinazista della Brigata Ebraica. Ancora una volta il nome di questa minuscola unità militare (circa cinquemila uomini) che combattè negli ultimi due mesi di guerra in Italia, con un ruolo irrilevante, sotto le insegne dell’esercito britannico, è sfruttato strumentalmente; la cosa singolare è che mentre negli anni scorsi erano gli esponenti del CentroDestra, Lega compresa che si indignavano delle contestazioni di piazza dei filo palestinesi, all’apparire della bandiera israeliana, durante le sfilate del 25 aprile, quest’anno è il massimo esponente dei Cinquestelle a usare strumentalmente il nome della Brigata Ebraica. e lo terminavamo così: Di
tutto ciò i superstiti della Brigata Ebraica ne hanno voluto parlare per
rendere perpetua la memoria di questo “glorioso passato” in un film
documentario dellaTelevisione tedesca ZDF, la cui copia forse sarebbe
opportuno regalare insieme a quella del libro al nostro vice primo
ministro Di Maio in occasione del 25 aprile. Una copia da regalare anche
ai denigratori della resistenza comunista e yugoslava, che si
professano filosionisti… e
forse il rileggere di quella collaborazione tra partigiani yugoslavi
e giustizieri della Brigata Ebraica, farebbe bene anche per chi , a
sinistra, condanna tout court la presenza dergli striscioni della Brigata
Ebraica nei cortei del 25 aprile .
Ora
e sempre Resistenza !
Antonio Camuso
Archivio Storico Benedetto
Petrone-
Brindisi 25 aprile 2019------- I (NEL CASO FOSSE STATA VIOLATO IL DIRITTO DI AUTORE SIAMO PRONTI A RIMUOVERE QUANTO SEGNALATO. Inviare segnalazioni a archiviobpetrone at libero.it o pugliantagonista at libero.it
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