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Osservatorio sui Balcani di Brindisi
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ANNUARIO

Resistenza/56

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1944

Resistenza

 


 

 Bari,  29 gennaio 1944:

Mai più soldati italiani contro il popolo russo!

La dichiarazione solenne dell’Assemblea-Congresso  antifascista e dei combattenti per la Liberazione.

Parole ancor oggi attuali mentre la NATO

si appresta allo scontro con la Russia.

di Antonio Camuso

In un’atmosfera surreale ma sintomatica della crisi della classe politica italiana, in questi giorni si sta votando per l’elezione del nuovo Presidente della Repubbliva Italiana, mentre  a poche migliaia di chilometri da noi i venti di guerra tra Russia e NATO spirano più forti della bora a Trieste.

Tra i pochi requisiti, sui quali la maggior parte dei leader dei partiti italiani si trovano d’accordo, è quello che il garante della nostra Costituzione sia il più filo-Atlantista possibile e, di questi tempi, significa pronto   a sottoscrivere ad occhi chiusi l’appoggio dell’Italia ad un intervento armato contro il popolo russo.

Riteniamo importante ricordare e ribadire quanto dichiararono le forze antifasciste e i rappresentanti delle formazioni partigiane e resistenti , riunite in Congresso, su questo tema, quando ancora in Italia e in Europa si combatteva contro il nazifascismo:

“-L’Italia antifascista non commetterà mai più il delitto di mandare a combattere i suoi soldati contro il popolo russo!”-

Riportiamo integralmente  il messaggio inviato al Presidium del Soviet supremo dell’URSS , e pubblicato sulla Gazzetta del Mezzogiorno del 29 gennaio 1944, la cui copia fa parte del nuovo fondo Briamo-Palermo, acquisito qui a Brindisi, dall’Archivio Storico Benedetto Petrone.

Gazzetta del Mezzogiorno 29 gennaio 1944

(Archivio ST. Benedetto Petrone, fondo Briamo – Palermo)

Presìdium del Soviet Supremo dell'U.R.S.S.


“Prima libera Assemblea italiana, riunitasi dopo venti anni di tirannia fascista, esprime al vostro popolo l’ammirazione degli italiani per l’eroica tenacia con
la quale esso difende la sua Patria e la sua libertà. Il fatto che il nazismo  ha perpetrato in Russia le stesse orrende crudeltà che in Italia aumenta il nostro orrore per la decisione di Vittorio Emanuele e del suo Mussolini di mandare i nostri bravi soldati a combattere in Russia contro i veri permanenti interessi dell'Italia.
Un simile delitto non si verificherà mai più. Noi tutti vogliamo amicizia feconda fra l’Italia e voi per il bene della pace europea e per la cooperazione internazionale fra tutti i popoli liberi.”

Antonio Camuso

Archivio Storico Benedetto Petrone

Brindisi 29 gennaio 2022 ,78 anni dopo

archiviobpetrone at libero.it

 

Antonio Camuso

Brindisi 14 gennaio 2022