Salento,
Anarchia e antimilitarismo/1
Maggio 1988, il Tribunale Militare di Napoli
infligge un’ulteriore condanna all’obiettore totale, l’anarchico
salentino Agostino Manni.
di Antonio Camuso
L’Archivio storico
Benedetto Petrone
festeggiando i cento anni di Umanità Nova., prosegue questa serie di
pagine di Pugliantagonista.it dedicate alle battaglie che
abbiamo condiviso con i compagni anarchici della FAI
Federazione anarchica Italiana e di altre formazioni e gruppi
libertari: quelle per la difesa dei diritti dei lavoratori,l'antifascismo l’antimilitarismo e contro le guerre, l'antirazzismo,
in nome di una tradizione comune
che ha radici
lontane come quella della
festa del Primo Maggio. Anche questa pagina trae spunto dalla
rilettura di giornali anarchici provenienti dal
Fondo Lino Tonti-che
ringraziamo per la sua donazione-curati dall’Archivio Storico
Benedetto Petrone.
LE VOCI DELL'ANARCHIA:UMANITA'
NOVA/3
Umanità
Nova 15 maggio 1988.
Libertà per gli obiettori in carcere
Né un uomo né un soldo per l'imperialismo
Fuori la NATO dall'Italia
Insubordinazione in caserma e in fabbrica
Condannato Agostino Manni !
(
vedi anche SALENTO, ANARCHIA E
ANTIMILITARISMO/2
La
dichiarazione collettiva degli obiettori in carcere e le iniziative di
solidarietà per Agostino Manni e gli altri)
Nel giornale-settimanale di 32 anni fa, che
usciva in questi giorni in edicola, nel taglio centrale, appariva
la notizia, putroppo aspettata,
della ulteriore condanna
inflitta al compagno anarchico salentino Agostino Manni.
Condannato per essere un “obbiettore totale”
da un Tribunale Militare e per aver rifiutato di indossare la divisa
da detenuto nel Carcere Militare. Condanna che si aggiungeva ai 12
mesi di carcere militare per il suo rifiuto di scolgeree il servizio
di leva o in alternativa quello civile.
Il compagno Agostino, allora giovanissimo,
faceva parte di quel gruppo di anarchici salentini attivissimi nelle
lotte antimilitariste e che in quegli anni si assunsero l’onere della
redazione del giornale antimilitarista
SENZAPATRIA. In
seguito parte di quel gruppo di anarchici, ed in primis” la comunarda”
Agostino Manni, fondarono la comune anarchica di Urupia al confine tra
la provincia di Brindisi e quella di Taranto, nel territorio di
Francavilla Fontana(BR).
Di quella esperienza la comunarda Agostino ,
nel 2011 ad Urupia, ci ha concesso in esclusiva come
Pugliantagonista una sua intervista, raccontandoci delle sue traversie
da obiettore totale e l'esperienza della Redazione salentina di
SENZAPATRIA.
NOTA:La foto di
Agostino fa parte di quell'intervista e sul suo uso ricadono i diritti
di esclusività salvo liberatorie da parte dell'autore e/o del
soggetto fotografato
Archivio Storico Benedetto Petrone
Brindisi 19 maggio 2020
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Umanità Nova 15 maggio 1988
Condannato Agostino Manni !
.Il Tribunale militare di Napoli ha inflitto
un mese di carcere (aggiuntivo dei dodici già rimediati per il rifiuto
del servizioMilitare e del
servizio civile) all'anarchico Agostino Manni, punendo in questo modo
la sua decisa volontà di non indossare la divisa da detenuto e più in
generale di non sottomettersi alle spersonalizzanti norme del
regolamento penitenziario militare11 buon numero di compagni
presente,servito a smorzare l'atteggiamento arrogante e provocatorio
esibito nella stessa sede in recenti circostanze dalle autorità
militari e dai tutori dell'ordine, non ha potuto influire sulla
sentenza, apparsa fin dall'inizio (se non nell'entità perlomeno nella
volontà di condanna) decisa indipendentemente dal dibattimento in
aula.
Questa sentenza non risolve comunque la
sostanza del problema: Agostino, una volta tornato in carcere,
continuerà a comportarsi con la stessa dignità ed a rifiutare le
aberrazioni militari. Ciò potrà comportare due cose: 1) i militari,
paghi dell'ulteriore aggravio di pena, accetteranno il comportamento
di Agostino; 2) i carcerieri si sentiranno più coperti dai loro
superiori e legittimati dal tribunale ad infierire e a realizzare
ulteriori minacce e pressioni. E' quindi possibile che Agostino venga
messo in isolamento, è possibile un suo sciopero della fame o comunque
l'inasprirsi di una situazione di conflittualità. Nel qual caso
invitiamo tutti i compagni a tenersi mobilitati ed a lavorare nella
zona affinché la cortina di silenzio che i militari tanto amano
stendere attorno alle loro nefandezze si diradi di fronte all'opinione
pubblica. Fin da subito invitiamo a far pervenire telegrammi di
solidarietà ad Agostino Manni e di forte protesta al comandante del
carcere: c/o Carcere Giudiziario Militare, 81055 S. Maria Capua Vetere
(CE) invitando altresì a non dimenticare l’ altro compagno detenuto
per gli sterssi motivi Fabrizio Falciani, c/o carcere militare Forte
Boccea, via Boccea 251, 00167 Roma.
Cassa di solidarietà antimilitarista
Umanità Nova 15 maggio 1988
pagina a cura di Antonio Camuso
archivio storico Benedetto Petrone
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