MILANO
:FEBBRAIO 1920
Umanità Nova, giornale anarchico, diretto da
Malatesta, nasce nella tipografia diretta dall'anarchico leccese
Augusto Micelli
LE VOCI DELL'ANARCHIA:UMANITA' NOVA/1
Cento anni fa, nel
febbraio 1920, nasceva Umanità Nova, il giornale anarchico diretto da
Enrico Malatesta, ma pochi conoscono il filo rosso/nero che lega la
sua storia con la Puglia e il Salento.
Una storia che ha un nome e un
cognome: Augusto Micelli, nato
a Lecce il 25 febbraio 1888 e morto il
16 marzo 1989 all’età di 101 anni,
quando il suo cuore anarchico ha deciso di prendersi una pausa di
riposo.
In suo
onore il sito Pugliantagonista ha voluto dedicargli una pagina:Augusto
Micelli
Umanità Nova, la
storia , le battaglie nelle pagine di Pugliantagonista clicca su>>
UMANITA' NOVA
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Qui di seguito riportiamo un brano
dell'intervista che in occasione del suo centesimo compleanno diede
Augusto Micelli a Umanità Nova,
nel febbraio del 1988: (archivio Storico Benedetto Petrone ,
fondo Lino Tonti)
". il 27
febbraio 1920 iniziarono le pubblicazioni di Umanità Nocùva
quotidano anarchico direto da Errico Malatesta,la redazione
ra un continuo vai e vieni di cómpagni da tutta Italia che ho avu-to
occasione di conoscere tutti, si può dire, gli anarchici d'Italia.
Fabbri, Bor-ghi. Binazzi... Tutti, tutti gli anarchici che vivevano
allora perche tutti venivano per incontrare e salutare i compagni
di Umanità Nova...Per esempio prendevo il treno per andare a Robbiate
e vedevo spesso i pendolari che avevano in mano l'Umanità Nova. Era
una cosa meravigliosa. Vedevo diversi operai che avevano il nostro
giornale in tasca, questo perché il movimento era seguito, perché
piaceva... Durante le occupazioni delle
fabbriche Umanità Nova andava a ruba. Perché, per esempio,
immaginiamo Errico Malatesta con i suoi artìcoli, entusiasmava la
gente. Fu un periodo veramente che si credeva che da un momento
all'altro dovesse scoppiare la rivoluzione perché il popolo era
entusiasta, non lo è mai stato come in quel periodo. Umanità Nova
andava a ruba, Malatesta parlava, dappertutto, tutti i giorni era in
qualche posto e paese a parlare. E tutti applaudivano, tutti gridavano
«viva la rivoluzione» era un momento entusiastico addirittura (...) ;
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dalla pagina di Wikipedia dedicata a
Umanità Nova
Umanità Nova è un giornale anarchico, fondato nel
febbraio del
1920 da
Errico Malatesta. Fu fondato a
Milano
e poi trasferito a
Roma in
seguito all'incendio della tipografia e della redazione ad opera dei
fascisti. Periodico italiano dell'anarchismo sociale, dei movimenti
libertari,
antiautoritari,
anticlericali, del mondo del lavoro e
sindacalismo di base, azione diretta, lotte sul territorio, spazi
sociali e percorsi autogestionari.
Nella notte tra il 23 e il 24 marzo
1921 la
redazione venne data alle fiamme da una
squadra fascista, quale immediata
rappresaglia alla
strage del Diana, avvenuta poche ore prima.
Esce in edizione quotidiana sino al
1922,
anno in cui viene chiuso dal regime fascista. In alcune zone d'Italia
la sua diffusione superava quella dell'Avanti!.
In una lettera di
Anna Kuliscioff a
Filippo Turati, la prima sovrastima la diffusione del giornale a
100 000 copie, mentre nello stesso periodo la tiratura dell'Avanti!
era di 70 000 copie.[1]
Alla caduta del regime, nel
1945, la
pubblicazione del giornale riprende, questa volta in forma di
settimanale. Attualmente Umanità Nova è organo della
Federazione Anarchica Italiana.
Tra i suoi collaboratori si ricordano
Errico Malatesta e
Antonio Cieri (fondatori),
Gigi Damiani,
Camillo Berneri,
Armando Borghi e
Carlo Frigerio.
segue su
https://it.wikipedia.org/wiki/Umanit%C3%A0_Nova
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