OPEN AREA PUGLIANTAGONISTA |
VERONA 17 MAGGIO:
NOTIZIE DAL CORTEO ANTIFASCISTA
RINGRAZIAMO I COMPAGNI DEL CIRCOLO DI INIZIATIVA PROLETARIA GIANCARLO LANDONIO PER LE PREZIOSE NOTIZIE REPERITE DA DIVERSI SITI WEB E INVIATECI CHE RILANCIAMO SUL SITO
INVIATO
DA:
CIRCOLO DI INIZIATIVA PROLETARIA GIANCARLO LANDONIO VIA STOPPANI 15
QUART. SANT´ANNA dietro la p.zza princ.)
- ITALIA - 21052 - BUSTO ARSIZIO - VA -
e-mail: circ.pro.g.landonio@tiscali.it
CRONACA MULTIMEDIALE DELLA GIORNATA DI VERONA DI OGGI
Inviatoci da autonomix | 17 Mag, 2008 [per scrivere al Collettivo
AUTONOMIX; autonomix@autistici.org]
[17 maggio Verona] "Nicola è ognuno di noi!" Manifestazione nazionale
antifascista
H 18.30: MOBILITAZIONE RIUSCITA: IL CORTEO CITTADINO ERA LA STRADA GIUSTA!
Sono appena terminati gli ultimi interventi delle molte realtà veronesi e
nazionali che hanno costruito questa giornata di mobilitazione e risposta contro
la violenza fascista. Il corteo ha ottenuto di raggiungere Piazza delle Erbe,
centro del salotto bene e delle forme di fascismo della città veneta,
respingendo i tentativi di provocazione della polizia.
Forte, cresciuta poco a poco ma infine raggiunta la partecipazione di una fetta
consistente della città, quella che non accetta di essere schiacciata sulle
posizioni fasciste di una certa cultura locale o quelle legittimiste del sindaco
Tosi.
I numeri parlano chiaro: migliaia di persone in un città come Verona dimostrano
la giustezza della scelta di un corteo cittadino. Molti migranti hanno
partecipato a questo corteo, non accontentandosi della piazza tematica
organizzata dai centri sociali del nord-est.
Ascolta le valutazioni di Pippo (La Chimica)
H 17.30: 2oo metri alla conclusione del corteo antifascista di oggi che si è
ripreso le strade di Verona, contro il (neo)fascismo e le politiche securitarie
che ne legittimano il prodursi. Una manifestazione ampia, cresciuta nel suo
farsi, capace anche di coinvolgere un pezzo di popolazione veronese.
Bilancio e impressioni di Andrea del centro sociale Askatasuna.
> Ascolta la diretta
H 16.45: LA POLIZIA PROVOCA, IL CORTEO RISPONDE!
Cresciuto il corteo. Determinante ora la presenza della città di Verona grazie
al lavoro delle realtà autorganizzate locali, La Chimica e il Circolo Pink che
ricorda anche la scadenza di oggi come "giornata internazionale contro
l'omofobia".
Qualche momento di tensione dovuto a provocazioni della polizia che ha cercato
di spezzare in 2 il corteo tra "buoni" e lo spezzone
"cattivo" antagonista; la polizia ha anche sparato due lacrimogeni,
ricacciati però indietro dal corteo. Cordoni di compagn* hanno impedito la
divisione del corteo.
Il corteo sta ora proseguendo il proprio percorso.
> Dallo spezzono antagonista, la corrispondenza di Damiana (InfoAut-Bologna-Lab.
occupato Crash!)
H 16.00: Il corteo è partito, teso e molto determinato! Almeno già 5.000 i
partecipanti. "Numeri importantissimi per una città come Verona" ci
dice Pippo del cs La Chimica. Ancora pochi i veronesi, presenti soprattutto
realtà antagoniste, amici di Nicola e studenti medi. Il corteo toccherà i
punti nevralgici del centro città, luoghi delle aggressioni e della morte di
Nicola.
> Ascolta la diretta
H 15.30: Manca poco alla partenza della manifestazione antifascista "Nicola
è ognuno di noi". Qualche realtà deve ancora giungere da fuori e gli
spezzoni iniziano a predisporsi: realtà cittadine veronesi, Ram (Rete
antifascista Metropolitana) da Roma a significare il filo rosso che lega questa
morte con quella di Renato, assassinato a Roma nel 2006; quindi le realtà
lombarde di movimento e l'area antagonista con TOrino, BOlogna, Livorno e
Modena.
Chiara (InfoAut) fa la descrizione della composizione del corteo.
> Ascolta l'intervista
H 14.45: Il corteo sta per partire. Migliaia le persone presenti al
concentramento presso la stazione di Porta Nuova. Da Verona ma anche da molte
altre città del Nord e Del Centro Italia. Qualche timore per eventuali
provocazioni dell'estrema destra da parte degli organizzatori veronesi della
mobilitazione.
"Nicola è ognuno di noi. Per sconfiggere insieme la
paura. Scendiamo in piazza per svegliare una città che troppe volte ha girato
la testa. Non deve farlo questa volta. Non deve farlo mai più. Mobilitiamoci e
riprendiamo la parola prima che l'ipocrisia riscriva anche questa storia. Per
una Verona libera dalla paura e dall'odio, per una Verona libera da vecchi e
nuovi fascismi, per una città libera dall'intolleranza, dal razzismo,
dall'ignoranza"
Inizia così l'appello della manifestazione nazionale antifascista che oggi
attraverserà le strade di Verona.
> Una breve diretta di radio Blackout con Chiara (csoa Askatasuna)
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Sabato prossimo17/5 un corteo di massa cercherà di dare l'unica risposta
possibile all'ultima di una serie di tragedie che ci ha visto negli ultimi anni
(come movimento) accompagnare troppi compagni al cimitero.
Dax, Renato e oggi Nicola... una lista gia insopportabilmente troppo lunga.
Ragazzi accoltellati o pestati a morte dagli squadristi di oggi, spesso
cresciuti in ambienti in cui l'humus condiviso è quello della vile aggressione:
al militante di sinistra, al migrante o al "diverso", a volte coperti
da una destra istituzionale che con queste frange neo-fasciste intrattiene più
di un rapporto, usandola per i propri servigi.
Intanto, nuove costellazioni del fascismo si riproducono nelle mostre metropoli,
tra il consenso sociale dei ceti popolari che virano a destra, imbevuti di
xenofobia e schifati dal salottismo di tanta Sinistra e l'iniziativa
politicamente intelligente (per parte sua) di un'estrema destra che trova spazi
di agibilità e interstizi sociali di radicamento, mentre le aggressioni
continuano: nella notte tra l'8 e il 9 maggio, un'aggressione fascista ai danni
di militanti No FLy a Ciampino; nella notte tra sabato e domenica un operaio
trentenne in uscita dal centro sociale Pedro viene aggredito da 4 persone: «Era
la prima volta che li vedevo -ha detto l'aggredito - Di sicuro italiani, due
avevano la testa rasata. Mi sono difeso ma ho ricevuto diversi colpi».
Ma piangersi addosso non serve!
Le morti che ci portiamo dietro sono anche il sintomo evidente di una mancata
risposta (e responsbilità) del movimenti, in particolare quello dei centri
sociali, in troppi casi arretrato negli ultimi anni nel farsi traghettare verso
posizioni di compatibilità istituzionale, relegando la pratica ( magari non
centrale - ma mai archiviabile!) dell'antifascismo militante e della battaglia
politica contro il risogente squdrismo di quartiere tra i nostalgismi di cui
sbarazzarsi in fretta...
Non è così! Ce lo dicono i nomi e le storie di questi compagni persi negli
ultimi 5 anni.
> Gli ultimi dettagli sul corteo nell'intervista con Pippo (cs La
Chimica)
Per questo sabato saremo in tante e tanti a Verona, per ricordare, e ricordarci
che Nicola è ognuno di noi, perché non ci siano altri Nicola, Renato o Dax da
piangere domani, per riprenderci le strade e i territori contra una melma nera
che approfitta delle nostre debolezze o mancanze per costruire razzismo e
involuzione sociale.
Perché l'odio cambi di segno!
Qualcuno, di fronte a tanta offesa, pensa di poter gestire tutto con una piazza
tematica e l'invito alla "partecipazione" di un'improbabile
"società civile", indefinito soggetto buono per tutte le stagioni,
tante volte invocato, rarmente capace di radicare consenso e riprodurre
conflitto.
Come redazione di InfoAut aderiamo e invitiamo apartecipare al corteo cittadino
che partirà alle h 15 dalla stazione veronese di Porta nuova.
> Ascolta l'intervista con Riccardo (cs La Chimica) che presenta il
corteo di sabato
In direzione di questo corteo, ieri sera (13 maggio) si è tenuta una
partecipatissima assemblea alla quale hanno partecipato anche cittadini veronesi
non legati ad alcuna realta organizzata ed alcuni amici di Nicola, il ragazzo
massacrato di botte da 5 giovani fascisti nella notte del 1 maggio a Verona.
> Ascolta il resoconto di una compagna veronese ai microfoni di
RadiOndadUrto
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TRASPORTI X VERONA
TORINO: pullman; chiamare per prenotazioni: 011-885027 oppure 3473837641
BOLOGNA: treno; metting point h 11 in stazione FS
PADOVA: treno; stazione FS h 13.20
Treno Antifascista
MILANO:
stazione centrale h 10.30
BERGAMO:
stazione centrale h 11
BRESCIA:
stazione centrale h 12.30
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MATERIALI/POSIZIONI
"Contro i fatti di Verona, l'ora dell'antifascismo!" (Network
Antagonista Torinese)
Nicola è ognuno di noi. La mano che ha ucciso Nicola è una mano
fascista(CRASH!Cua)
(12/05/2008) Eppur bisogna andar... (DeriveApprodi)
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IL TEMPO DELLE PAROLE E' FINITO
FASCISTI ASSASSINI
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(15 maggio 2008)
Nicola è un altro ragazzo assassinato da
una violenza apparentemente incomprensibile.
Per poter trovare una giustificazione plausibile che rassicurasse il corpo
"sano" di una cosiddetta "città per bene" come Verona,
immediatamente tutto il circo mediatico si è messo in moto alimentato da
sociologi, politologi, opinionisti, esperti del nulla, commentatori di tutto e
di niente, che si arrogano il diritto di dissertare, dall´alto dei loro scranni
accademici, sul disagio giovanile, sulla crisi dei valori, sul bullismo
dilagante, sulla logica del branco, sul fallimento delle famiglie, costruendosi
così una ben remunerata visibilità sulla pelle di un ragazzo assassinato.
Questi utili idioti ci stanno mettendo tutto il loro impegno per affermare che
la "politica" non c´entra nulla, che è stato un tragico episodio,
una disgraziata combinazione di bullismo e prepotenza giovanile.
Ma noi sappiamo invece che questo è stato un assassinio politico perché
"politico" è il branco di bastardi nazisti che lo ha aggredito e
ammazzato a calci, politico è il clima di omertà e di connivenza che esiste a
Verona, come ormai in tutta l´Italia, tra pezzi delle istituzioni dello stato o
dei governi locali e le organizzazioni neofasciste e neonaziste.
Perché politiche sono le campagne sicuritarie che, speculando sul senso d´insicurezza
per il proprio futuro dei ceti sociali più deboli, hanno seminato e fatto
sedimentare razzismo e discriminazione, fomentato fobie e distribuito a piene
mani paura e conseguentemente odio, contribuendo così a determinare un
evidentissimo spostamento a destra dal punto di vista ideologico, culturale e
comportamentale di cui queste organizzazioni neofasciste e neonaziste
rappresentano solo l´aspetto più eclatante, la punta dell´iceberg.
Una punta dell´iceberg pericolosa e sempre più aggressiva, strumentale ad una
logica di controllo e repressione definita a livelli molto più alti.
Oggi giornalisti e commentatori fanno finta di stupirsi quando si scoprono sul
computer del giovane torturatore di un ragazzo handicappato proclami deliranti
inneggianti al duce e ad Hitler, con in primo piano una croce celtica; ma quella
croce celtica ripresa nei telegiornali come simbolo di orrore è identica a
quella che il neo sindaco di Roma Alemanno porta al collo con fierezza, lo
stesso Alemanno che mentre parla di abbandono delle ideologie rivendica con
forza il sostegno dato alle bande neofasciste e neonaziste che lo hanno
supportato in campagna elettorale.
Ora comprendiamo, condividiamo e sentiamo nostra la spinta alla reazione
politica, alla risposta, alla difesa autorganizzata, a respingere questi
rigurgiti neofascisti ed è per questo che saremo a Verona con tutto il nostro
odio, ma sappiamo anche che il nemico vero è quello che sta dietro, è quello
che arma questi bastardi, è quello che è ormai cosi grande che agli occhi di
molti non è neanche più visibile, e forse proprio oggi, nel momento in cui in
tanti hanno deciso di convivere passivamente con questo nemico, è importante
dire basta.
Basta con il piangere compagni o ragazzi come Nicola assassinati, basta con le
lame fasciste assassine, basta con la loro ignoranza e il loro odio.
Ma il nostro basta deve essere qualcosa che costruisce, che da alternative, che
prefigura una società diversa, un basta che, a partire dalla concretezza dei
bisogni dei protagonisti e delle protagoniste dei vecchi e nuovi lavori, sappia
dare gambe a percorsi di aggregazione e di lotta nei territori che con una
presenza quotidiana, possano strappare spazi al risorgere di pseudo culture e
pratiche fascistoidi.
Percorsi radicati e radicali costanti che, a partire da una prospettiva di
trasformazione radicale del presente sappiano immaginare una società di liberi
e di eguali, senza più classi e sfruttamento, in cui non ci sia più traccia né
spazio per discriminazioni razziali, religiose e sessuali.
CONTRO IL FASCISMO E I SUOI MANDANTI MAI UN PASSO INDIETRO
I compagni e le compagne del Csa Vittoria
fonte: vittoria@ecn.org
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