Il
comitato ha allestito un presidio nell’area del cantiere per impedire i
lavori
Ha scavato ben poco la ruspa che a Mattarello dava il via - questa
mattina - all’inizio dei lavori della nuova caserma militare: alle otto
in punto l’escavatore è stato circondato da una trentina di persone del
comitato contro la base. Qualcuno si è seduto dentro la benna, altri si
sono arrampicati sul mezzo raggiungendo la cima del braccio issando una
bandiera con scritto "No alla base di Mattarello".
All’operaio non è rimasto che uscire dall’abitacolo e accettare
l’interruzione - di fatto - dei lavori.
"Ieri sera - ci racconta Stefano Bleggi - passando di qui per recarci
all’assemblea del comitato abbiamo visto la ruspa dentro il terreno.
Perciò abbiamo deciso di darci appuntamento stamattina per verificare e,
nel caso fossero iniziati i lavori, bloccarli. Così è stato".
Il blocco dei lavori era stato chiesto tramite un’istanza al sindaco di
Trento, raccogliendo molte firme che tuttora si aggiungono numerose.
"Abbiamo chiesto la sospensione dell’iter di costruzione fino a che
non fosse rivalutato l’impatto non solo ambientale, ma anche economico,
sociale e culturale di una base di guerra sul territorio trentino",
ci spiega Milo Tamanini di Mattarello.
A metà mattina tutti gli operai se ne vanno, lasciando l’escavatore
immobile e agghindato di bandiere No Base. "Rimaniamo qui tutto il
giorno - dicono quelli del comitato - e sicuramente tutti i giorni fino a
giovedì".
Giovedì 19, infatti, per le ore 17 è stato lanciato un happening in via
Belenzani - sotto le finestre del palazzo del Comune - per chiedere al
sindaco di bloccare definitivamente i lavori della base di Mattarello.
- Ascolta la prima corrispondenza con Stefano Bleggi, Comitato contro la costruzione della base militare a Mattarello.
- Ascolta l'intervento di Pierino Piffer, residente a Besenello, che spiega come 30 ettari di terreni pregiati siano stati svenduti: meli e viti verranno distrutti per fare posto alle nuove caserme.
- Ascolta l'opinione di Antonio Marchi, da molti anni in prima fila nelle lotte no-war, che spiega che adesso, con l’inizio effettivo dei lavori di costruzione della base, è fondamentale anteporre i propri corpi alle ruspe per fermare il cantiere. La volontà degli attivisti e dei cittadini di Mattarello che stanno bloccando i lavori è quella di difendere la terra e di dire no alle basi militari: non essere contro le basi significa legittimare la guerra.
Abbiamo deciso di allestire un presidio permanente per controllare che i lavori non ricomincino, dandoci una turnazione anche per la giornata di domani e le prossime.
E' possibile raggiungere il presidio (dalla rotatoria del Mc Donald's prendere la vecchia strada per Mattarello e fermarsi 200 metri dopo la concessionaria Dorigoni) e lì concordare con i compagni le proprie disponibilità a far dei turni.
Per qualsiasi cosa potete contattarci al 328-9173733.
Vi chiediamo di far girare questo appello.
Assemblea permanente contro la base militare di Mattarello