OPEN AREA PUGLIANTAGONISTA |
COMUNICATI , INIZIATIVE E NOTIZIE UTILI
SULL'ASSASSINIO DI NICOLA TOMMASELLI AD OPERA DEI FASCISTI DI VERONA
"Prima di tutti vennero a prendere gli zingari e
fui contento perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere i comunisti ed io non dissi niente perché non ero
comunista.
Un giorno vennero a prendermi e non c’era rimasto nessuno a protestare..
Bertold Brecht
CON NICOLA NEL CUORE …….E IL SANGUE AGLI OCCHI
Quanto accaduto a Verona, il barbaro pestaggio assassino di Nicola non è una
casualità, era prevedibile !
A Verona , dal sindaco Tosi sostenitore delle ronde padane, al centrodestra con
in testa la Lega razzista, ai pasciuti nazifascisti del “fronte skinead”, ai
tiepidi e conniventi democratici PD , tutto concorre al mantenimento di una
cultura sprezzante e xenofoba nei confronti del diverso, di legittimazione di
comportamenti criminali camuffati dall’impellenza di garantire sicurezza .Il
camaleonte Fini ,nella veste di Pres.della Camera , da fascista sott’accusa
minimizza, deviando furbescamente l’attenzione sulle bandiere israeliane
bruciate a Torino in protesta per l’intitolazione all’oppressore del popolo
palestinese della Fiera del Libro. Il neo Presidente del Consiglio Berlusconi
tace, gli “ oppositori “ del PD e Cgil-Cisl-Uil balbettano !
In questa Verona , in questa Italia, Nicola è morto per mano fascista. Come per
Renato Biagetti due anni fa al mare di Roma, e prima ancora per Dax a Milano.
Non ci sono attenuanti , né infingimenti che tengono ! Il fascismo e la sua
cultura di sopraffazione e morte, uccidono !! Dal 2005 ad oggi si contano “ 3
morti, 68 feriti gravi, 262 aggressioni e attentati a compagni/e e sedi di
Centri Sociali, Associazioni Culturali , partiti di sinistra.
Mentre già si annuncia per questo fine settimana e per sabato 17maggio a
Verona, la pronta risposta antifascista su tutto il territorio nazionale, si
avverte la necessità che questo risveglio non sia effimero, ma prosegua
nell’autocritica e nel proponimento di rioccupare gli spazi-territori perduti,
nell’ambito di un ragionamento e di una progressiva visione d’assieme, che
riporti il popolo della sinistra a rioccuparsi delle questioni fondamentali
mollando qualsiasi ulteriore velleità e fallace approccio istituzionale : dal
salario-reddito al welfare, dalla sicurezza del lavoro alla lotta alla precarietà,
dalla tutela dei beni comuni e dell’ambiente all’accesso al sapere e alla
cultura, dall’accoglienza ai diritti di cittadinanza per tutte/i, va ricreata
e diffusa una vasta,salda e sana opposizione politica dal basso a tutti i
governi.
Partecipi delle condoglianze alla famiglia di Nicola, ai suoi genitori va il
nostro affettuoso ringraziamento per l’ulteriore gesto solidale della
donazione degli organi.
Nicola è vivo e lotta insieme a noi , le nostre idee non moriranno mai .
Vincenzo Miliucci – Confederazione Cobas
anche ha Roma ci si mobilita, a partire dal prossimo venerdì9 maggio, con
l'appuntamento a p.za Trilussa ore 19 per una lunga serata di controinformazione
in tutte le piazze centrali della città; poi , di nuovo mercoledì 14 maggio
con varie iniziative che infine approdano nel quartiere di S.Lorenzo, mentre si
prepara in massa la partenza per la manifestazione di Verona il 17 maggio.
Antifascisti sempre. Vincenzo
From: chisa@sis.it
Quella che è accaduta è una tragedia che ci lascia senza parole.
Siamo padri e madri di famiglia e il dolore immenso che proviamo Ë il
dolore per un figlio morto che niente e nessuno potrà ridare ai suoi
genitori. E' assurdo che qualcuno possa essere ucciso senza motivo.
Noi abbiano paura per i nostri figli come tutti hanno paura per i loro.
Questa morte assurda riguarda tutti i cittadini di Verona. Chi ci è
nato e chi ci è venuto ad abitare. Riguarda anche noi, i nuovi
cittadini. Perché anche noi abbiamo bambini, figli che vanno a
scuola, vicini di casa che sono, come noi, straziati da quello che è
accaduto.
Crediamo che l'unico modo per onorare la morte di Nicola sia quella
di pensare alla vita. Di interrogarci sul tipo di convivenza che
vogliamo costruire. Sulla città che vogliamo abitare e attraversare,
liberi, assieme.
Dobbiamo ridisegnare il centro di Verona, aprirlo, renderlo il cuore
pulsante della città che viene. Dobbiamo illuminare di mille colori
lo spazio minaccioso ed oscuro, questo sÏ pericoloso, abbandonato
alla follia omicida di chi si sente legittimato ad odiare chiunque,
immigrato o no.
Non le periferie sono il luogo del degrado, ma il nulla desertificato
dalla paura del centro cittadino, quello che il sindaco Tosi
definisce una ìbombonieraî e che Ë invece il luogo delle aggressioni
e del pericolo.
Noi vogliamo parlare con tutti i veronesi, con tutta la città.
Vogliamo impegnarci per costruire un'altra Verona, proprio perché è
ormai troppo quello che è accaduto. Non vogliamo strumentalizzare un
fatto terribile trasformando tutto in una disputa ideologica.
La sicurezza, quella di poter vivere senza essere aggraditi e
massacrati, è un problema vero, concreto da risolvere insieme.
Per questo, per riempire i vuoti di cultura lasciati da gestioni
politiche inacettabili, indiciamo per SABATO 17 MAGGIO una grande
giornata di partecipazione popolare proprio in PIAZZA BRA.
Non sarà un corteo, ma un grande meeting, un luogo da far vivere con
l'intervento di esponenti del mondo della cultura, della musica,
delle arti. Una piazza nuova, per una città diversa. Invitiamo tutti
ad aiutarci, ad aderire e contribuire a questa che sentiamo come una
grande e difficile sfida verso chi vorrebbe che tutto finisse nel
solito rituale. Lo facciamo noi, che siamo stati il primo bersaglio
di chi governa oggi questa città, ma lo proponiamo soprattutto a
tutti i cittadini.
ABBIAMO UN SOGNO, E LO VOGLIAMO CONDIVIDERE.
COORDINAMENTO MIGRANTI DI VERONA
COORDINAMENTO MIGRANTI DELL'EST VERONESE
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Nicola è morto: un assassinio frutto della cultura che vede tutto ciò che è
diverso come sbagliato e da cancellare.
Attac Italia
pubblicato su www.attac.it il 7 maggio 2008
Nicola è morto di fascismo. Non sono balordi, non sono sbandati quelli che lo
hanno ucciso di botte. Sono fascisti. Il fascista di 20 anni che si è
costituito si è presentato in commissariato con l'avvocato Roberto Bussinello,
candidato sindaco per Forza Nuova alle scorse elezioni nonche' rappresentante
legale nazionale di FN.
L'ennesimo caso di violenza nella città di Verona, che ormai da anni vive una
situazione insostenibile. Un sindaco leghista che elogia le ronde padane, raid
periodici contro 'phone center', migranti, "diversi" da quella idea di
ordine, pulizia e disciplina, dal modello bianco-ricco-
45.ooo euro di finanziamenti tra comune, provincia e regione e con un depliant
in 3 lingue che parla di "barbari rivoluzionari francesi"- un 25
aprile sotto scorta armata della polizia con la piazza non concessa all'istituto
veronese della Resistenza
Un assassinio frutto della cultura che vede tutto ciò che è diverso come
sbagliato e da cancellare.
Proprio ieri il neo presidente della Camera ha minimizzato l'accaduto asserendo
che sono più gravi le contestazioni alla fiera del libro di Torino. Queste
gravi dichiarazioni, che equiparano la violenza fascista alla legittima
protesta, criticabile quanto si vuole, ma pur sempre legittima, ci fanno capire
come la logica squadrista e reazionaria non è un fenomeno marginale ma si
annida nelle alte cariche dello Stato.
Ma non se ne chiamino fuori i "sinceri democratici" del PD e chiunque
ha inseguito ed insegue la destra con campagne per la sicurezza e razziste. Se
Nicola è morto è anche colpa loro, perchè quando si trattava di migranti, rom
o giovani dei centri sociali hanno fatto orecchie da mercante per assecondare il
bisogno di "sicurezza" indotto dalle stesse politiche repressive e dai
sevizi xenofobi dei mass media.
Siamo solidali con la famiglia di Nicola e siamo al fianco di quelle/gli
antifasciste/
Noi svolgeremo la nostra assemblea nazionale il 7 e l'8 giugno proprio a Verona,
con Nicola nel cuore e con la rabbia e la consapevolezza che è morto di
fascismo con la connivenza delle istituzioni che quando non hanno fatto orecchie
da mercante, hanno coperto gli innumerevoli atti di violenza compiuti da quei
"bravi ragazzi di buona famiglia". Con la rabbia e la consapevolezza
che la cacciata dei topi nelle fogne non potrà che avvenire per nostra mano,
nelle lotte per i diritti civili, contro il razzismo e fascismo, per un lavoro
più degno. È in queste lotte che si costruisce antifascismo sociale, dove si
sviluppa solidarietà, dove si additano i veri responsabili della nostra
insicurezza.
Attac Italia
"Prima di tutti vennero a prendere gli zingari e fui contento perché
rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere i comunisti ed io non dissi niente perché non ero
comunista.
Un giorno vennero a prendermi e non c'era rimasto nessuno a protestare..
Bertold Brecht
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Cuori neri
Più di 350 azioni dal 2005 ad oggi
«Progetto antifà» Il sito ecn.org cataloga giorno per giorno episodi
vandalici e aggressioni: «Tre morti, 262 violenze e 98 danni a partiti e centri
sociali»
Sara Menafra
Roma
Il germogliare crescente di aggressioni neofasciste li ha allarmati già tre
anni fa, quando non ci badava più nessuno. E nell'arco di tre anni, i creatori
del sito http://www.ecn.
Con delle differenze, perché non tutte le azioni sono episodi di violenza
squadrista, e in alcuni casi non si va più in là di «episodi espressionie
della cultura fascista» che «non vanno sottovalutati»
Tolti i movimenti neri più o meno antichi e più o meno radicati e tolte le «occupazioni
non conformi», in Italia esistono almeno cinque veri e propri partiti di stampo
neofascista: Forza nuova, il Fronte sociale nazionale di Adriano Tilgher, Fiamma
tricolore, quel che resta dell'Alternativa sociale di Alessandra Mussolini e
infine il movimento Fascismo e libertà con il fascio littorio per simbolo e
sulla home page del sito le trentatrè sentenze di assoluzione da altrettante
inchieste sulla «ricostruzione del partito fascista». Ma è soprattutto il
partito di Forza nuova ad essere finito spesso nei guai per le azioni dei
militanti. Stando all'archivio di Antifà, negli ultimi anni almeno 28 delle 350
azioni monitorate portavano al movimento di Roberto Fiore, anche se nel conto ci
sono le scritte nere spruzzate col buio.
Che l'onda nera rischi di diventare marea, gli autori di Antifà lo pensano da
tempo. Perché i neofascisti hanno creato una cultura «antisistema» di destra,
ma anche perché, la sinistra istituzionale, e in particolare Ds e Margherita,
preferisce guardare da un'altra parte: «E dire che tra le vittime delle
aggressioni fasciste ci sono membri dei due partiti che hanno creato il Pd,
insieme alle loro sedi. La Margherita ha subito almeno due attacchi e i Ds
tredici». Come quella volta a Fano, il 2 febbraio 2007, quando quattro giovani
testerasate assalirono due dirigenti dei democratici di sinistra marchigiani:
all'ospedale le ferite al volto furono gidicate «guaribili in sette giorni».