Ieri, 9 luglio, grandissima giornata.
Primo colpo:
avvisi
di garanzia alla Provincia e alla Ecolevante. Avvisi di
garanzia sui quali alcuni giornali locali (La Gazzetta del Mezzogiorno tra
gli altri) oggi tacciono e, col loro silenzio, lucidano la propria
commistione affinché brilli meglio agli occhi di chi, da giorni, mesi,
anni, sta lottando per i propri diritti.
Provincia&Ecolevante: soci in affari? Indagati per abuso d'ufficio,
violazioni gravissime della normativa ambientale. E presto potranno emergere
anche altre inquietanti verità. Verità sommerse, che potrebbero, anzi,
dovrebbero coinvolgere il Comune di Grottaglie e la Regione Puglia.
Ieri sera, poi, al Consiglio comunale di San Marzano di San Giuseppe, altro
colpo.
Senza spazi residui per dubbi (se, ma, forse o incertezze), è emersa
chiaramente la reale natura della cosiddetta piattaforma. Abusiva, e questo
si sapeva. Falsamente finalizzata a una raccolta differenziata che di fatto
non esiste. Raccolta differenziata pari a zero per cento. E malgrado quello
zero per cento, Lonoce (titolare dell'azienda che dovrebbe gestire questo
polo dei rifiuti) ha percepito finanziamenti dal Comune circa 40 mila euro
all'anno negli ultimi due anni. E proprio lui, Lonoce? Agitato, sguardo
truce, caricato e puntato sul muso di chi applaudiva all'intervento di un
presidiante, ruggiti minacciosi, i suoi, appena fuori dall'aula consiliare
e, dulcis in fundo, un intervento più adatto al mercato del pesce che ad
un'aula consiliare. Offese personali e toni, diciamo così, sopra le righe.
Toni per i quali i suoi stessi amici politici, vistosamente in imbarazzo,
hanno dovuto scusarsi. O forse, sarebbe meglio dire che hanno fatto finta di
scusarsi, solo perché era inevitabile.
Sia come sia, a tutti è apparso evidente che questa piattaforma non ha
assolutamente nulla a che fare con la raccolta differenziata; è invece
legatissima a un progetto di inceneritore (sponsorizzato dalla Provincia) ma
è soprattutto necessaria alle discariche Ecolevante e Vergine. Parlano i
fatti, le carte, i progetti. Gli atteggiamenti dei cosiddetti politici e
imprenditori e avvocati d'ufficio sottolineano, poi, la realtà nascosta
dietro un dito.
Intanto, per il presidio, un altro giorno se n'è andato. Ci avviciniamo al
compimento del 10 mese di lotta. Ed oggi, 10 luglio, dopo tutte queste buone
notizie, ci si sveglia scoprendo che tanti - rimasti immobili e in silenzio
in tutti questi mesi - dicono di essere stati invece sempre dalla parte dei
presidianti e della lotta per l'ambiente. Mhà... Non ce n'eravamo accorti,
ma se questo serve ad innalzare il livello di mobilitazione, va più che
bene.