CONVEGNO ITALIA TURCHIA?
NO GRAZIE
Stamane dalle ore 8,30 alle 13,00 dinanzi ai cancelli della Cittadella della ricerca di Brindisi si è svolta la Manifestazione di protesta contro il nascente comitato d’affari italo-turco camuffato da convegno per lo sviluppo delle relazioni internazionali Italia – Turchia. La nostra protesta è stata evidentemente indigesta per gli organizzatori del Convegno poiché sin da subito la Polizia e la Digos non ci hanno permesso di varcare i cancelli e preteso che le macchine, con cui i partecipanti giungevano sul luogo della manifestazione, fossero parcheggiate all’esterno, sui bordi della strada. In particolare un manifestante che aveva semplicemente con la sua macchina oltrepassato il cancello, per parcheggiare a fianco delle altre centinaia di auto già parcheggiate, è stato con metodi “ molto spicci” fermato e “invitato “ ad accomodarsi fuori. Durante la manifestazione di protesta è stata allestita una mostra fotografica per denunciare le violenze, le torture e finanche gli omicidi cui i dissidenti politici e i curdi in Turchia vengono sottoposti nelle carceri.
Immagini molto crude che hanno impressionato le tante persone che si sono fermate per guardare le foto della mostra e chiedere informazioni sulla situazione del popolo curdo in Turchia.
La manifestazione è stata anche l’occasione per chiedere al governo italiano di rifiutare l’estradizione chiesta dalla Turchia per Er Avni e Zeynev Kilic detenuti in Sardegna. L’estradizione dei due compagni in Turchia significherebbe la loro condanna alla tortura e probabilmente alla morte.
Durante le oltre 4 ore di durata del presidio, fino alle ore 13,00 circa, più volte abbiamo chiesto come liberi cittadini di uno stato democratico di poter oltrepassare i cancelli della Cittadella Della Ricerca ed assistere alle nobilissime disquisizioni dei convegnisti su ricerca , innovazione e affari e chiesto anche di leggere un comunicato con cui portare la nostra voce e le nostre denunce. Tutte le nostre richieste, inoltrate mediante funzionari della Digos agli organizzatori del Convegno sono state rifiutate. Prendiamo atto che i vertici della Cittadella della Ricerca hanno cosi inteso militarizzare la Cittadella impedendo ai manifestanti, l’accesso da semplici cittadini ad un convegno pubblico, organizzato con soldi pubblici ( ci risulta infatti che il maggiore azionista della Cittadella sia la Provincia di Brindisi).
Chiediamo quindi al Prof. Gioia presidente della Cittadella noto esponente locale del Partito Democratico quale idea abbia della Democrazia. In che modo ritiene si possa esprimere il dissenso? Forse solo quando il dissenso non urta animi notoriamente sensibili quali quelli degli amici Turchi? O forse quando non è tale da rovinare affari e relazioni prestigiose?
Al Presidente della Provincia Dott. Errico, dopo aver riconosciuto la sua sensibilità in quanto unico tra i politici e convegnisti ad essersi fermato dinanzi ai cancelli per informarsi e guardare le foto della mostra fotografica degli orrori , chiediamo in qualità di primo azionista della Cittadella della Ricerca, qual è il suo parere sul comportamento dei vertici della Cittadella? Se intende consentire che la stessa si blindi ed isoli dal resto del territorio evitando ogni forma di dialogo e contatto con chi manifesta per la pace e i diritti di un popolo massacrato quale quello curdo.
Comitato Via le Truppe- Contro Ogni Guerra Brindisi.
Hanno aderito e partecipato alla manifestazione : Cobas , Coordinamento Salentino Contro la guerra, Partito di Alternativa Comunista, Cobas Scuola, Esponenti di Medicina Democratica insieme a Compagne e Compagni che hanno a cuore la causa del popolo curdo