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ORDINE DEL GIORNO
COSENZA, ASSEMBLEA NAZIONALE CONFEDERAZIONE COBAS, 12 e 13 luglio 2008


Diciannove compagni/e di Taranto, tra cui Giancarlo Petruzzi e Salvatore Stasi della Confederazione Cobas, il 10 giugno sono stati rinviati a giudizio per associazione sovversiva e altri “reati” di natura sociale: la prima udienza del processo di terrà a Taranto il prossimo 15 ottobre.
Il teorema inquisitorio - partito nel maggio 2002 con gli arresti domiciliari dei compagni/e, tornati presto in libertà da accuse risibili tendenti esclusivamente a criminalizzare le attività antagoniste in una città sofferente e dominata da logge massoniche e affaristi criminali come l’ex sindaco Cito – vede con questo rinvio a giudizio il mantenimento di uno status quo in una Taranto oltremodo saccheggiata e alla bancarotta anche con le complicità del centro sinistra.
Non è bastata agli inquirenti tarantini la confutazione del fantasioso e pernicioso impianto accusatorio orchestrato dai ROS, che ha portato alla piena assoluzione dei compagni/e sottoprocesso a Cosenza, tra cui Salvatore stasi e altri di Taranto, costoro, invece di agire secondo Costituzione archiviando un’inchiesta fasulla, hanno rincarato la dose nell’intento di ribaltare la clamorosa decisione della Corte di Cosenza.
Nel prossimo autunno la struttura Cobas e le altre realtà sociali di Taranto saranno impegnate in questo processo, che può diventare una tribuna e un atto di accusa nei confronti degli amministratori locali, degli affaristi e dei ceti dominanti della città e del sud.
La confederazione Cobas nel mentre fa quadrato per la difesa e il sostegno dei compagni/e e di tutti/e, si fa partecipe del più ampio coinvolgimento a livello nazionale e istituzionale di forze sindacali-sociali-politiche a supporto di questa ennesima ed importante battaglia di liberazione.

Confederazione Cobas