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ANNUARIO

l'annuario dell'archivio  2002 /3

da Genova e l'11 settembre ai    nuovi movimenti

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2002

Fiera del Levante di Bari, pagine di proteste e storie piene di paradossi

Parte prima

Fiera del Levante 2002, l’antagonismo pugliese contro i tagli alla sanità pubblica.Berluska se ti devi ricoverare…dalla Puglia te ne devi andare

 
 
 
 
 
 
 
 
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FIERA DEL LEVANTE :settembre 2002

Fiera del Levante di Bari, pagine di proteste e storie piene di paradossi

Parte prima

Fiera del Levante 2002, l’antagonismo pugliese contro i tagli alla sanità pubblica.

Berluska se ti devi ricoverare…dalla Puglia te ne devi andare

no riordino ospedaliero 2002 di Fitto

L’inaugurazione della 83esima edizione della Fiera del Levante di Bari, coincide quest’anno  con l’inizio della temuta seconda ondata dell’epidemia di Covid 19 e che, a detta del ministro Speranza, metterà a dura prova per i prossimi mesi  l’intera struttura della sanità pubblica italiana.

Una sanità pubblica che, paradossalmente,  all’inizio di questo millennio( poco meno di 20 anni fa) era ritenuta un carrozzone inutile e da privatizzare nelle sue parti essenziali e che vide noi i antagonisti pugliesi alla testa delle lotte contro i piani di smantellamento che Berlusconi e Fitto portavano avanti in Puglia.

 Esattamente 18 anni fa , nel settembre del 2002 eravamo dinanzi alla Fiera del Levante per protestare contro il piano di smantellamento ospedaliero, tanto auspicato da Fitto e paradossalmente,  con rara preveggenza, consigliavamo a Berlusconi ,se avesse avuto a bisogno di ricoverarsi di non farlo in Puglia. Così è avvenuto quest’anno e se oggi se pur mal messo, il Berluska è sopravissuto al Covid19, lo è grazie ad aver avuto una suite personale presso il San Raffaele di Milano e come medico personale il suo direttore. Privilegi che qui in Puglia ben pochi potrebbero permettersi se colpiti da coronavirus. Un piano di riordino ospedaliero respinto dal popolo pugliese in millle contestazioni ma che poi fu mutuato  ed accettato con ritocchi dai successivi amministratori di centrosinistra accogliendo  gli astrusi  calcoli di contabili da quattro soldi  e che quest’anno,  in occasione della pandemia ha messo in luce le carenze che ha prodotto.

Quel giorno , del 2002 c’eravamo noi brindisini, dei COBAS, del Socialforum, di Medicina Democratica,

c’erano i compagni Ostuni-Carovigno, e tra questi il nostro indimenticabile Carlone Moccia,

c’erano i compagni di Taranto tartassati da inchieste degne dei peggiori anni della legislazione d’emergenza con magistrati ammalati di complottismo e coalizzati nel terrore che il Sud Ribelle , potesse divenire un riferimento delle lotte sociali ed ambientali del nostro Meridione e capace di sovvertire equilibri mafiosi e lobbistici,

c’erano i compagni di Bari,Nicola, Titta, Andrea insieme ai compagni di Barletta,tutti  impegnati nella battaglia per l’acqua pubblica, ma anche contro i fascisti baresi che avevano rialzato la testa e, ma anche  impegnati nelle battaglie di solidarietà internazionalista, sventolando le bandiere di Euskadi e del popolo basco e fermandosi a protestare sotto il consolato spagnolo

Antonio Camuso

Archivio Storico Benedetto Petrone

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Brindisi 3 ottobre 2020