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Brindisi,
16Agosto 1990 , no alla Guerra in Iraq! Il miracolo del ciclostile autocostruito in 24 ore. Un volantino che anticipava come il debito pubblico
decida la guerra o la pace. Ricordi del Coordinamento Antinucleare e
Antimperialista pugliese. di Antonio Camuso
Brindisi, agosto 1990, la crisi irachena , con l’invasione del Kuwait,
apre una nuova fase dell’impegno antimilitarista per i compagni pugliesi
che fanno riferimento al Coordinamento Antinucleare e Antimperialista
Nazionale , ed in particolare i brindisini che, da sempre, hanno assunto
la responsabilità delle attività meridionali del Coordinamento stesso.
In quei giorni l’intero gruppo dei compagni di Brindisi è in Calabria a
protestare contro il paventato
spostamento degli F16
con armamento nucleare dalla base spagnola di Torrejon a Crotone.
Per pubblicizzare le manifestazioni, assemblee dibattiti, la stessa
occupazione del Municipio di Crotone, erano state
trasferite in Calabria le attrezzature
di Radio Casbah, ma anche macchina da scrivere e ciclostile,
La crisi irachena e l’annunciato invio di navi della Marina Militare
italiana da Taranto , richiedeva una immediata mobilitazione dei compagni
dell’antimilitarismo pugliese, e del pacifismo di area cattolica,
rimasti sul territorio in pieno periodo di vacanze estive.
Occorreva scrivere un comunicato
e provare a dare una lettura “antagonista”
della crisi irachena e, nella continuità della responsabilità
assunta dal nucleo brindisino, questo comunicato doveva venire da
Brindisi.
A redarlo fummo in due, un “marxista-leninista”
collaboratore di Radio Casbah e
Gabriella G. una pacifista
cattolica che in quel comunicato affrontavano
il problema del debito pubblico ,
e quindi in termini marxiani, come
fosse l’economia a muovere i carri armati decidendo su pace o
guerra.
In questi giorni del 2021, con il ritiro USA
dall’Afghanista, solo pochi
, nel campo antimilitarista e
antimperialista focalizzano, quanto il debito contratto dagli Stati
coinvolti nella guerra Afgana ,(USA in primis,
a fronte di altre sfide,
vedi pandemia) , abbia influenzato la scelta di chiudere l’intervento
militare. Pur con i dovuti
distinguo , è da sottolineare che tra questi pochi,
oggi vi siano i compagni
“marxisti-leninisti” di Proletari Comunisti, di Taranto ,
che furono da sempre
al fianco del Coordinamento AA sui temi antimilitaristi.
Il miracolo del ciclostile.
Ritornando a 31 anni fa,scritto il comunicato e inviato ai giornali,
in attesa cdel ritiro precipitoso
dei compagni da Crotone, per partecipare alla manifestazione
nel porto di Taranto, si trattava di ciclostilare…ma come farlo se
il ciclostile era a Crotone?
L’idea venne al sottoscritto da ricordi di letture di infanzia di vecchie
riviste del “far da te” ed in particolare sistema A,
degli anni 50: il ciclostile in
meno di due giorni fu pronto
e stampò qualche centinaio di
volantini , che io e Gabriella diffondemmo
immediatamente per Brindisi. Di quella
impresa storica è rimasta
la pagina
dattiloscritta, ovvero la copia cartacea della matrice Gestetner che
impiegammo e che a distanza di 31 anni ho recuperato.
Brindisi agosto 2021, …31
anni dopo Antonio Camuso archiviobpetrone at libero.it
NO ALLA GUERRA!
Cosa c'è dietro questa guerra contro l'Iraq?
C'è un regime, quello irakeno, responsabile della morte di decine di
migliaia di oppositori, che fino a ieri è stato sostenuto da tutti, perchè
in guerra contro il Komemismo che minacciava i ricchi paesi arabi del
'petrolio.
Gli stessi paesi, e il Kuwait in particolare, alla fine di questa guerra,
durante la quale hanno fatto fiorenti affari, hano presentato il conto a
Saddam Hussein e chiesto il saldo dei debiti da lui contratti per pagarsi
le armi. La prospettiva per l'Iraq era quella di dover continuare a
svendere il proprio petrolio,
unica ricchezza del paese, per saldare questi debiti e continuare a far
vivere nella fame dieci milioni di irakeni.
Hussein per salvare il suo regime, ha preferito usare l’arma
dell'invasione per risolvere – unico caso al mondo - il problema del
debito.
Tale invasione, che noi condanniamo fermamente, ha gettato nel panico
tutto il sistema finanziario dei mondo capitalista, poichèil problema del
debito del Terzo Morfeo' é una mina vagante che non si vuole che scoppi ih
questi termini, ma passi invece attraverso l'instaurarsi di nuovi regimi
più legati ai ricchi banchieri del Fondo Monetario Internazionale.Tutto
questo passa
Quindi cos’è quest’embargo a cui partecipa militarmente l’Italia con la
partenza delle navi da Taranto?
E’ l’inizio della manovra per far cadere Hussein e sostituirlo con un
altro dittatore più sicuro e fidato per il capitale internazionale.E ciò
valga come monito, affinchè soluzioni simili per il debnito internazionale
dei paesi terzi non siano seguite da nessun altro
a costo di scatenare una sanguinosissima guerra.
Che gli americani poi, non vadano tanto per il sottile ce lo ricordano i
duecento pellegrini iraniani
abbattuti dalle navi USA nel Golfo alcuni anni fa e le attuali
dichiarazioni che affonderanno qualsiasi nave civile che violi il blocco
navale, nel frattempo rafforzeranno il loro potere nel Mediterraneo
con nuove basi (F-16 a Crotone) e potenziando le altre basi Nato.
NO AL COlNVOLGIMENTÓ DELL'ITALIA IN QUESTA GUERRA!
Gli interessi del popoli non hanno mai coinciso con quelli dei grassi
banchieri e signori del petrolio!
LUNEDI' 20 AGOSTO, ORE 10.00, APPUNTAMENTO IN P.ZA GARIBALDI A
TARÀNTO
CONTRO LA PARTENZA DELLE
NAVI
Le firme
Coordinamento Provinciale Antinucleare Antimperialista Brindisi
Democrazia Proletaria Lecce
cip.vìa Annunziata 43 Brindisi 16.08.1990.
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