ARCHIVIO STORICO BENEDETTO PETRONE  

PUGLIA E MOVIMENTI ANNI 70

CATALOGO FONDI

INDICE GENERALE


 

CONTRO L’ABORTO DI CLASSE

Come e perché lottare per l’aborto libero

Un libro una lotta infinita….

Tra le proteste  di piazza delle donne, dopo la recente incursione  della polizia in una corsia di ginecologia dopo un aborto legale e Giuliano Ferrara che  si presenta  nella battaglia elettorale in chiave antiaborista,  la redazione dell’Archivio storico Benedetto Petrone ripropone  al lettura di un libro che ha fatto la storia della battaglia femminista e per la libertà di aborto

MLD- Partito Radicale   CONTRO L’ABORTO DI CLASSE , Giulio Savelli editore, Roma 1975      -Archivio storico Benedetto Petrone, sede BARI, Fondo Nicola la Torre  numero catalogo LM/23

Da esso riportiamo la pagina relativa all’arresto di Adele Faccio

Domenica 26 gennaio 1975, l’arresto di Adele faccio, sul palco dell’Adriano a Roma , al tavolo della presidenza del convegno nazionale sull’aborto organizzato dal MLD (movimento Liberazione della Donna) e dal partito Radicale, avviene nel più assoluto silenzio in un teatro gremito da tremila persone.

Tre ore prima la responsabile del CISA era entrata accompagnata da Pannella e si era seduta accanto a suor Marisa Galli e a Loris Fortuna, accolta da calorosi applausi. Riappariva a Roma dopo dieci giorni di latitanza a causa di un mandato di cattura della procura di Firenze per le imputazioni di procurato aborto pluriaggravato e associazione a delinquere a seguito della scoperta delle attività del CISA presso la clinica fiorentina del dott.Conciani.

Fuori del teatro , centinaia di carabinieri e poliziotti con scudi e lacrimogeni pronti agli ordini del capo della polizia politica di Roma , dottor Improta e del colonnello dei CC Vitali, ad irrompere per eseguire l’ordine di arresto.

Adele al microfono raccomanda la calma.

Sono Improta e Vitali che consegnano il mandato di arresto che la stessa Adele legge al microfono per poi esser portata via.. poi il silenzio è rotto dagli slogan delle donne e Mauro Mellini che intona una vecchia canzone anarchica…

Sì perché di  fede anarchica  era Adele Faccio , biellese, femminista, expartigiana, professoressa di filovia romanza e che aveva fondato il CISA , presso la sede del Partito radicale  in corso Porta Vicentina a Milano. Un centro che aveva organizzato in cinque anni dal 70 circa seimila aborti che erano sfuggiti al mercato della mafia dei dottori dai cucchiai d’oro, di giorno di fede clerico-fascista e antiaborto e di notte dalle parcelle salatissime nelle loro cliniche ambulatori privati  dove praticavano illegalmente l’aborto.

Quel giorno a Roma la campagna antiaborto raggiunse  la fase più incandescente  dopo che il 13 gennaio c’era stato l’arresto del segretario del Partito radicale , Gianfranco spadaccia  che aveva  rivendicato in una dichiarazione pubblica la responsabilità delle attività del CISA.

L’arresto di Spadaccia, tenuto in carcere a Sant.Agnolo a Firenze per un mese, scatenò  reazioni a tutti i livelli, interrogazioni in parlamento e campagne di stampa oltre che la mobilitazione delle femministe e dei compagni….

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Ringraziamo Nicola Latorre che ha posto a disposizione  questo libro  contenuto nel suo fondo personale e che ci ha permesso di riaprie questa pagina di storia che appartiene a tutti noi e che ancor oggi  è pienamente attuale.

LA REDAZIONE DELL'ARCHIVIO STORICO BENEDETTO PETRONE

archiviobpetrone@libero.it

 

 

 

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